Il Progetto
Molto di personale - Storie di vita vissuta è una rappresentazione teatrale messa in scena grazie al contributo di alcuni volontari dell'Associazione Elisabetta d'Ungheria, della Caritas Diocesana di Padova e di un gruppo di persone accolte in strutture per senza fissa dimora della città. L'idea è nata proprio da loro, i cosiddetti "clochard" o "barboni", che hanno manifestato la voglia di mettere in scena e condividere le proprie storie di vita personali in maniera creativa, commovente e a tratti anche divertente. Da qualche bozza, da idee in continuo movimento, e sotto il prezioso coordinamento del regista Adelchi Munaron, è stato creato un vero e proprio collage di storie che finora è riuscito a coinvolgere fortemente il pubblico. Storie di persone che a volte riteniamo gli ultimi, gli sfortunati, gli emarginati, ma che ci fanno riflettere sulla fragilità della condizione umana e sul sentimento di speranza che nonostante tutto ci tiene in vita e ci spinge avanti. Spunti preziosi per tutti, per farci apprezzare di più la vita, che ci comunicano quanto queste vite assomiglino almeno in qualcosa alle nostre, facendosi sentire tutti "sulla stessa barca", tutti insieme con le proprie debolezze, uniti per cercare di andare avanti con coraggio nelle difficoltà della dell'esistenza. Finalità Portare in scena e testimoniare il disagio di chi aveva una vita normale e, a causa della perdita del lavoro e/o della famiglia e senza strutture di sostegno, si è trovato in mezzo a una strada. Quando la normalità si può trasformare in disagio esistenziale, dove il dolore è il comune denominatore sia dal punto di vista di un immigrato che cerca un futuro migliore sia di un padre di famiglia che perde il posto di lavoro. Beneficiari diretti • Gli spettatori di alcune parrocchie, quartieri disagiati del territorio di Padova e provincia. • Istituti superiori della città di Padova. • Le associazioni che lavorano sul territorio. • Enti locali e culturali presenti nel territorio Beneficiari indiretti • Gli ospiti e i volontari dei centri di accoglienza di I°, II° e III° livello dell’ Associazione Elisabetta d’Ungheria e della Caritas Diocesana di Padova. • Tutto il mondo del volontariato attivo nelle associazioni del territorio e i giovani. Obiettivi specifici 1. Sensibilizzare le persone sul un problema sociale dei senza fissa dimora; 2. Portare in scena storie di vita reale, raccontate dai protagonisti, e novelle scritte dai protagonisti. L’obiettivo ultimo è il recupero, attraverso il teatro, di un’autostima e di una forza di vivere che gli “attori - persona”, avevano smarrito a causa degli eventi nefasti della vita; 3. La ricaduta che lo spettatore (dal politico al singolo individuo che sta vivendo una situazione di dolore o disagio) riceve è che anche da queste situazioni si può uscire, sia attraverso la solidarietà e le strutture di volontariato che il territorio locale offre, sia grazie alla volontà interiore di non lasciarsi inghiottire dal momento difficile; 4. Entrare in empatia con le storie che diventano catartiche e vestire i panni dell’altro; 5. Riscatto sociale e opportunità di farsi conoscere per gli attori coinvolti, sul palco e sulla vita, richiedendo e offrendo esperienze lavorative anche come richiesta diretta e indiretta verso il pubblico. Come sostenerci Clicca “Sostieni" e inserisci il numero di quote che vuoi prenotare. Compila il form inserendo i tuoi dati e conferma. Al momento della prenotazione non dovrai anticipare il denaro, quando tutte le quote saranno prenotate ti sarà richiesto di effettuare il versamento. Se non puoi sostenerci economicamente diffondi il nostro progetto! Sarà ugualmente un importante aiuto!
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