“Troilo e Cressida. Storia tragicomica di eroi e di buffoni” è il secondo lavoro teatrale del
collettivo LunAzione. La preparazione di “Troilo e Cressida. Storia tragicomica di eroi e di buffoni” è iniziata lo scorso giugno con la riscrittura, curata da
Alessandro Paschitto, del testo originale “Troilo e Cressida” di
William Shakespeare. La regia è a cura di
Mario Autore ed
Eduardo Di Pietro.
Questo spettacolo sarà presentato in
anteprima nazionale il 6 e il 7 marzo a Napoli presso il Lanificio 25 (p.zza E. De Nicola, 46 -
www.lanificio25.it).
Gli attori in scena saranno
Mario Autore, Annalisa Direttore, Martina Di Leva, Michele Iazzetta, Cecilia Lupoli e Alessandro Paschitto. Per leggere informazioni a nostro riguardo, clicca
qui.
La nostra associazione si impegna a rigettare la mentalità diffusa e ignorante che confonde la pratica teatrale con il passatempo, per confermare che
il teatro è un lavoro e rivendicando tale statuto per noi stessi. Alla luce delle attuali condizioni professionali del teatro italiano, ci proponiamo l’apertura verso
nuovi canali di comunicazione e di coinvolgimento del pubblico: condividere la fase preparatoria di una messinscena, oltre al lavoro concluso, può socchiudere agli spettatori nuove possibilità di sostegno alle compagnie e di rapporto con l’evento teatrale.
Perché scegliere una produzione dal basso?Perché a una giovane compagnia si presentano
due possibilità per realizzare uno spettacolo: rinunciare, oppure auto-prodursi, andando incontro a tutta una serie di limitazioni economiche e tecniche facili da immaginare che, in prospettiva, offrono talvolta risultati qualitativamente discutibili e, più in generale, un abbassamento della proposta culturale. Supporto economico non equivale ad arte, anzi. Ma se la maggior parte dei giovani (e meno giovani) professionisti del teatro non riescono a operare in maniera accettabile – rispetto alle più basilari esigenze di vita ed espressione artistica, come da vari anni a questa parte possiamo notare in Italia, - si verifica un appiattimento sempre più grave dell’offerta teatrale, a cui è necessario porre rimedio con metodi alternativi e consapevoli.
Chiediamo per questo allo spettatore di divenire co-produttore del nostro progetto di spettacolo (già in atto), allo scopo di assumere una posizione critica e attiva nei confronti delle suddette problematiche. Attraverso la co-produzione del nostro spettacolo, si farà sperimentatore e sostenitore di un nuovo modo di cooperare con un neonato gruppo di operatori teatrali che vogliono affrontare le difficoltà strutturali del sistema teatro, ben oltre le obsolete barriere che separano l’artista dal pubblico, uno da una parte, gli altri dall’altra. È necessario confondere le posizioni, cominciare a esplorare entrambe le parti, per evitare il rischio concreto di restare
fermi e soli, ognuno al proprio posto.
Che cosa offriamo ai co-produttori?L’acquisto di una quota di produzione offrirà l’
accesso gratuito all’anteprima nazionale dello spettacolo “Troilo e Cressida. Storia tragicomica di eroi e di buffoni”, che si terrà
il 6 e il 7 marzo a Napoli, presso il Lanificio 25 (p.zza E. De Nicola, 46 -
www.lanificio25.it). Tale anteprima avrà luogo unicamente per i produttori. In tale occasione ci saranno momenti di confronto con la compagnia e ai produttori verrà fornito del materiale riguardante il percorso di realizzazione del lavoro a cui hanno contribuito. A tutti i produttori verrà inviato il
progetto di messinscena.
Sarà inoltre possibile
seguire giorno per giorno le prove e gli sviluppi riguardanti “Troilo e Cressida. Storia tragicomica di eroi e di buffoni” ed interagire con noi, attraverso i canali del collettivo LunAzione: il sito
www.collettivolunazione.it e le pagine
facebook e
twitter.
Perché richiedere questa cifra?A differenza di molte esperienze opache di produzione dal basso, il collettivo LunAzione ha stilato per questo spettacolo un
piano di produzione dettagliato e giustificato. A tutti i produttori verranno presentate le attestazioni di spesa che progressivamente affronteremo, in modo da poter seguire in tempo reale la produzione effettiva dello spettacolo, coerentemente con gli ideali di
trasparenza ed eticità propri dell’associazione.
Cos’è il collettivo LunAzione?LunAzione è un collettivo di attori, registi, scrittori e tecnici della scena, che formalizza la propria unione a Napoli nel 2013. L’associazione nasce con finalità di studio, promozione e pratica del teatro, inteso come forma di espressione ad alta funzione sociale, e fissa tale caratteristica come linea-guida per tutte le sue attività culturali. Si propone inoltre una rinnovata attenzione per la portata comunicativa ed empatica dell’atto teatrale e l’agevolazione della riflessione critica intorno a tale evento tramite metodi alternativi di comunicazione e di espressione scenica. Sostiene una ridefinizione della socialità determinata dal teatro e mira a sperimentare forme alternative di produzione e distribuzione dello spettacolo, basate su principi di trasparenza ed eticità. Si oppone a concetti quali sfruttamento delle prestazioni lavorative, ambiguità delle relazioni e qualsiasi altra problematica costituisca un ostacolo agli ideali di ecologia sociale a cui l’associazione si riferisce. Si prefigge tra l’altro la sostenibilità ambientale del percorso di preparazione e della messinscena stessa. Si concentra altresì verso operazioni di rilievo civile quali riqualificazioni di spazi urbani, specie se degradati, e verso il recupero di realtà disagiate o insufficientemente valorizzate. Aspira alla creazione di una rete di respiro nazionale e internazionale che, ricorrendo alla collaborazione e allo scambio con altre realtà professionali nell’ambito del teatro e della cultura in genere, permetta la ricezione e la sperimentazione di proposte, soluzioni e istanze di vario genere.
La nostra prima iniziativa è stata
“Canti di donne”, una giornata-evento in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, tenutasi il 25 novembre scorso a Palazzo Venezia, Napoli. Grazie a questa esperienza abbiamo concentrato l’attenzione su un vero e proprio allarme sociale attraverso laboratori scolastici, proiezioni cinematografiche, poesia e musica. Per l’occasione è stato organizzato un concorso fotografico sul tema della donna, con un’ampia partecipazione di artisti e operatori del settore, a cui è seguito l’allestimento di una mostra fotografica. A tal proposito il collettivo ha realizzato
"Canti di donne", uno spettacolo sul tema per le scuole medie inferiori e superiori, in distribuzione presso gli istituti scolastici campani, che sta riscuotendo grandi soddisfazioni.
Sì sì, ma di che tratta “Troilo e Cressida”?La scena è a Troia: la guerra imperversa da sette anni e le speranze di vittoria per i Greci sembrano allontanarsi sempre di più da quando Achille non scende in battaglia. Per proporre un’azione risolutiva, Ettore, il più forte guerriero troiano, sfida i campioni avversari a uno scontro diretto. L’astuto Ulisse coglie l’occasione per ordire un piano che porti Patroclo, l’amato di Achille, a combattere e a perire, così da suscitare l’ira del Pelide. Intanto in città il principe Troilo, fratello minore di Ettore, corona il suo sogno d’amore con Cressida, ma per breve tempo: uno scambio di prigionieri coinvolge la ragazza, che passa al campo greco e diviene oggetto delle attenzioni del generale Agamennone, da lei ricambiate. La sfida di Ettore offre a Troilo la possibilità di raggiungere l’amata e scoprire il suo tradimento. Subito dopo il giovane sarà testimone dell’assassinio del fratello, vedendo a un tempo crollare le proprie aspettative rispetto all’amore e alle sorti della guerra.
Note di regia: La riscrittura di Alessandro Paschitto mantiene tutte le peculiarità che fanno del “Troilo e Cressida” di William Shakespeare una
tragedia fuori dal comune, pregnante di significati fortemente contemporanei. Appare infatti adeguato, in entrambi i testi, il termine “tragicommedia” per un’opera che dipana una trama continuamente oscillante tra il carattere drammatico, e quello sarcastico più o meno raffinato, finanche sguaiato e urticante. L’argomento e l’ambientazione bellica definiscono uno sfondo inquieto, che materializza la guerra solo in poche situazioni, circoscritte a scontri aperti tra i personaggi che di eroico conservano solo la reputazione o un obsoleto senso dell’onore. Per il resto, fuori e dentro Troia si parla del conflitto senza che lo si veda: riunioni di guerra, schiere di soldati osservati in lontananza, messaggi di sfida e proclami. Tanto parlare, ma l’azione si è infiacchita sia tra i Greci, con l’assenza di Achille e l’inettitudine dei re, sia tra i Troiani, dove i governanti confrontano le rispettive opinioni, senza essere in grado di prospettare una soluzione che non sia combattere a oltranza.
In tali condizioni di sospensione, si rivela con progressiva determinazione per tutti, un unico, preminente
senso di inadeguatezza alla vita. La guerra, emblema della stupidità, si dimostra un pretesto per palesare questa sproporzione. Ne deriva un disincanto che si riflette nelle vicende di ciascun personaggio e, per la prima volta, negli occhi del giovane Troilo, che vive sulla propria pelle l’assurdità della battaglia e, parimenti, dell’amore. I sogni romantici del ragazzo s’infrangono contro il muro del cinismo e della materialità. Ogni azione genera quindi degli errori, degli imprevisti – degenera – e gli eventi
travolgono tutti indistintamente, chi aveva provato a mutare la realtà e chi si era lasciato portare dalla corrente.
Proprio questa sostanziale impossibilità di scelta costituisce l’elemento cardine che viene elaborato nella riscrittura del testo shakespeariano, con un numero ristretto di personaggi e un intreccio organizzato ex novo. Linguaggio e atmosfera sono certamente rimasti immutati per un’opera che, come si è visto, non si lascia mai catalogare strettamente sotto il termine “tragedia”.
Se Troilo soffre ma non muore e Cressida tradisce ma non paga, i riferimenti formali e le aspettative catartiche della messinscena vengono a mancare, resta il disorientamento dell’esistenza. Di fronte a tanto imponderabile,
la misura del riso costituisce così una possibilità estrema per tentare la comprensione e l’accettazione forse disperata della realtà.
Organizzazione e ufficio stampa:
Giulia Esposito.
Contatti: lunazione@gmail.com - 3355432067 - 3349648516
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