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Ricostruiamo il nuovo cinema Amude in Rojava

Una campagna di
Ya Basta Bologna ODV

Contatti

Una campagna di
Ya Basta Bologna ODV

Ricostruiamo il nuovo cinema Amude in Rojava

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  • Raccolti € 790,00
  • Sostenitori 18
  • Scadenza 181 giorni rimanenti
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Ya Basta Bologna ODV

Contatti

Il Progetto

Il nuovo cinema Amude in Rojava è un sogno necessario, ricostruiamolo insieme

Con questa raccolta fondi vogliamo contribuire alla ricostruzione di un cinema per le comunità del Rojava nella città di Amude, dove l'antico cinema fu distrutto nel 1960. Il progetto è promosso dalla Comune del Cinema del Rojava, collettivo di cineasti che dal 2015 lavora per promuovere le arti visive nella nella regione autonoma del Rojava/Nord-Est della Siria. In Italia la campagna per la ricostruzione del cinema è promossa da Ya Basta Bologna ODV in collaborazione con Un Ponte per, ARCI e UIKI Onlus.

La città di Amude ha una popolazione di poco più di 56.000 abitanti in maggioranza curdi, una folta minoranza araba e una significativa presenza di cittadini assiri. Il cinema di Amude era l’unico presente nella regione, distrutto in un terribile incendio nel 1960.

La città di Amude e la tragica storia del vecchio cinema

L'incendio del cinema ad Amude è una tragedia profondamente radicata nella memoria della società curda. Era il 13 novembre 1960, quando centinaia di studenti furono condotti nell’unico cinema della città di Amude, il Şehrazad, alla proiezione del film egiziano “Il fantasma di mezzanotte". Il regime baathista aveva ordinato una "settimana di solidarietà" con la lotta per l'indipendenza dell'Algeria dalla Francia e raccoglieva donazioni per i "fratelli algerini". Ad Amude, quindi, tutti gli studenti dovevano presenziare alla proiezione del film, pagando il relativo biglietto d'ingresso. Il film era già stato proiettato più volte senza preoccupazioni per il sovraffollamento. Il cinema aveva una capacità massima di 200 posti, ma quel giorno ben più di 400 bambini sedevano nell'auditorium.  Le autorità del regime erano state avvisate dei pericoli per la scarsa sicurezza del cinema, ma decisero di proseguire le proiezioni. Durante quella proiezione, la sala venne invasa da un incendio le cui fiamme si propagarono rapidamente fino alla capriata in legno del soffitto, ricoperto di paglia e fango. Nella fuga attraverso porte strette e inadeguate all’evacuazione, morirono 282 bambini tra gli otto e i quattordici anni.

Il nuovo cinema Amude

Ricostruire il cinema di Amude significa contribuire alla costruzione di una memoria collettiva dei popoli e delle culture che vivono nella città e più in generale nel Nord Est della Siria, oltre che mantenere vivo il ricordo dei tanti bambini le cui vite furono interrotte quel 13 novembre del 1960.

La nuova sala cinematografica sarà pensata e ideata come un luogo di arte, cultura e aggregazione sicuro, accogliente e polivalente.

Grazie all’esperienza e ai legami non solo professionali che molti di noi intrecciano da anni con la comunità curda e con la Comune del cinema di Rojava, espressi nel 2022 tramite una rassegna cinematografica itinerante di cui tre tappe si sono svolte nella città di Mantova, è nato nell’ultimo anno un progetto per la ricostruzione dello storico cinema di Amude, sostenuto dal Comitato “Nuovo Cinema Amude”, che parteciperà attivamente al progetto di costruzione del cinema in collaborazione con la Comune del Cinema del Rojava, sia attraverso un lavoro di sostegno economico sia attraverso l’organizzazione di iniziative culturali e di sensibilizzazione in cui poter promuovere il progetto.

Guidati dai principi di sostenibilità ambientale, gli architetti volontari coinvolti nella stesura del progetto cureranno il concept e seguiranno la realizzazione della struttura, garantendo sicurezza, confort, piena accessibilità per persone diversamente abili.

Capienza, pavimentazione, illuminazione a risparmio energetico, palcoscenico polifunzionale saranno progettati nei dettagli per uno spazio capace di accogliere presentazioni, conferenze ed attività teatrali. 

Non solo eventi ma anche un’attività laboratoriale e di residenza artistica quotidiana, con sale prove ed attrezzature, aperta a bambine e adulti. 

Il Partner locale: La Komîna Fîlm a Rojava

La Comune del Cinema di Rojava - Komîna fîlm a Rojava - è un collettivo di cineasti fondato nel 2015, con sede nella regione autonoma del Rojava/Nord-Est della Siria. La Comune lavora attivamente nella regione per ricostruire e organizzare le infrastrutture del cinema e dell’educazione cinematografica. L’obiettivo della Comune è promuovere la cultura cinematografica locale organizzando proiezioni di film, animando la riflessione sul ruolo del cinema nella società, producendo nuovi film e istituendo l’Accademia del Cinema. 

La Comune ha formato una nuova generazione di cineasti del Rojava, organizzato proiezioni in città e villaggi e prodotto film. La sua mission è rappresentare i valori e gli ideali della rivoluzione del Rojava, ma anche raccontare le lotte quotidiane nella guerra civile siriana e dare voce e forma alla sfida collettiva del Rojava di costruire una nuova società. L’ Accademia di Cinema del Rojava offre corsi annuali per aspiranti registi ed operatori del settore cinematografico tenuti da professionisti del cinema locali e internazionali su storia del cinema internazionale, storia del cinema curdo, teoria del cinema, fotografia, cinematografia, sceneggiatura, montaggio e sound design. L’Accademia ha una struttura orizzontale auto-organizzata e incoraggia gli studenti a partecipare a tutti gli aspetti della sua attività. L’ Accademia mira a rivitalizzare la cultura cinematografica locale, recuperando il potere di raccontare le proprie aspettative e immaginare nuove realtà, dopo decenni di oppressione della lingua e della cultura curda.

Il cinema Kurdo



Il cinema kurdo, come la maggior parte delle arti, riflette la lotta curda e rappresenta la voce della causa curda e del Kurdistan occupato. Non si può parlare di un ruolo chiave del Rojava nel cinema curdo prima della rivoluzione del 19 luglio 2012, perché la persecuzione totalitaria e razzista del regime del Ba’ath ha impedito la pratica dell’intera cultura curda in generale e del cinema in particolare. Lo sviluppo di quest’arte in Rojava è iniziato di fatto con la rivoluzione e molte opportunità sono nate con la creazione della Komîna Fîlm a Rojava - Comune del Cinema del Rojava. I giovani registi, che prima non avevano opzioni, ora hanno delle prospettive di carriera e di promozione nella regione.

Il progetto e le donazioni

Il costo complessivo per la realizzazione del Nuovo Cinema Amude è di circa 240.000 euro.

Questa cifra tiene conto dei costi dei materiali e della manodopera strategica, mentre tantissime persone  sosterranno i lavori su base volontaria. 

Il Budget
Budget Totale: € 238.725
Il nostro contributo: € 50.000

Chi siamo

La raccolta fondi è promossa dall'Associazione Ya Basta Bologna insieme a UIKI Onlus, Un Ponte Per ETS e Arci.

L’associazione Ya Basta! Bologna nasce al ritorno dal Primo Incontro Intercontinentale per l’umanità e contro il neoliberismo svoltosi nel 1996 in Chiapas, Messico, organizzato dall’EZLN, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. A partire da questa esperienza l’associazione è cresciuta e si occupa oggi di solidarietà internazionale, libertà di movimento, giustizia sociale e ambientale, difesa dei diritti e accesso alla democrazia reale. Da molti anni Ya Basta Bologna sostiene la lotta del movimento per la liberazione del popolo kurdo, aderendo alle reti di solidarietà nazionali ed europee che appoggiano il percorso del Confederalismo Democratico. Già nel 2014 ha organizzato la Carovana “Sulle Rotte dell’Euromediterraneo”, coinvolgendo quindici attivist+ dei centri sociali dell’Emilia-Romagna, del Veneto e delle Marche nel confronto con rappresentant+ delle amministrazioni locali nel Kurdistan Kurdo. Successivamente, l’associazione ha sostenuto diversi progetti per l’autonomia del Rojava e della Siria Confederale del Nord. Tra questi ricordiamo: Kobane Roots per la rimessa in vita di quindicimila alberi di ulivo, la Clinica Mobile della Fondazione Donne Libere in Siria-Rojava, la campagna per la ricostruzione dopo il terremoto del 2023, e altri progetti della Mezza Luna Rossa. Queste campagne sono l’occasione per organizzare a Bologna, in collaborazione con i Municipi Sociali Làbas e TPO, iniziative ed eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi sulla violazione dei diritti del popolo kurdo da parte del regime turco di Erdogan e per la liberazione di Apo Öcalan. Ya Basta! Bologna è una Organizzazione di Volontariato regolarmente iscritta al registro delle associazioni della Regione Emilia-Romagna dal 2001.

L’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI-Onlus) dal 1999 promuove la conoscenza del movimento kurdo e delle sue attività, in particolare rispetto alla repressione, alla discriminazione e alla guerra contro il popolo kurdo nei quattro paesi in cui il Kurdistan è stato diviso nel 1923 con il Trattato di Losanna. L’impegno volontario dei suoi membri, sia kurdi che italiani, è focalizzato in particolare sulla lotta contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne, l’opposizione all’utilizzo della tortura nelle prigioni, la sensibilizzazione per il rispetto dei diritti umani in Turchia, l’opposizione alla guerra, la libertà di stampa e d’opinione, attraverso attività di comunicazione, studio e ricerca, creazione di osservatori ed eventi culturali, viaggi e missioni di monitoraggio in Kurdistan. UIKI è membro del Comitato Italiano per lo Sviluppo e la Cooperazione dell’Anatolia del Sud Est (CISCASE), con sede presso la Regione Puglia, che realizza progetti di cooperazione internazionale decentrata fra le amministrazioni locali italiane e quelle del Kurdistan Nord. UIKI fa inoltre parte della Rete Italiana di Solidarietà con il Popolo Kurdo.

Un Ponte Per ETS (UPP) è un’associazione per la solidarietà internazionale e un’organizzazione non-governativa che dal 1991 opera per la prevenzione dei conflitti armati e violenti, in particolare in Medio Oriente, attraverso campagne di sensibilizzazione, progetti di cooperazione, programmi di peacebuilding e la costruzione di reti per la giustizia sociale. Da 30 anni è attiva a fianco del popolo curdo, prima con la campagna “Un Ponte per Diyarbakir” lanciata nel 1993 per denunciare le condizioni di vita della popolazione nel Kurdistan turco e farne conoscere cultura e storia, successivamente sviluppando programmi di cooperazione nel Kurdistan iracheno, fino al 2015 quando ha lanciato l’iniziativa di solidarietà “Un Ponte per il Rojava”, in risposta all’emergenza umanitaria, con l’obiettivo di sostenere la ricostruzione del sistema sanitario nel nord-est della Siria, supportare le donne in percorsi di autodeterminazione e difesa dei propri diritti, tutelare l’ambiente attraverso la costruzione di un sistema di smaltimento rifiuti urbani e ospedalieri.

Commenti (3)

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    angela irma Donazione di Rete Jin Nodo di Bologna
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      Luca fatto...
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        Adriano Sono felice di partecipare a questo progetto di cultura e vita

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