Una campagna di
AUTOCTONI - Rimboschimento di comunità APS ETSContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Come associazione “APS ETS Autoctoni – Rimboschimento di Comunità” vogliamo creare un nuovo bosco nella città metropolitana di Bari utilizzando gli oltre 700 alberi e arbusti autoctoni tipici del territorio pugliese che in più di 4 anni abbiamo coltivato all'interno dei vivai forestali casalinghi e di comunità gestiti dai nostri volontari.
Abbiamo scelto di realizzare questo primo bosco di comunità nell'area periurbana di Bari, un territorio fortemente popolato e cementificato, il cui suolo è impoverito dalla presenza quasi esclusiva di agricoltura intensiva.
“Un bosco didattico di comunità per Bari” rientra nel network di Banca Etica e ha ottenuto il patrocinio gratuito della Commissione politiche Giovanili ed Educative del Comune di Bari, del Comune di Bari e del Municipio 2.
L’obiettivo della campagna è quello di acquistare un terreno idoneo di minimo un ettaro, tutto il necessario per la bonifica, la messa a dimora degli alberi e la manutenzione dello stesso, oltre che l’ampliamento del nostro principale vivaio di comunità. Nello specifico il progetto si sviluppa su due fronti:
Al momento disponiamo di circa 700 alberi e arbusti da destinare a questo primo progetto di afforestazione. Per metterli a dimora tutti abbiamo stimato di dover raccogliere 50 mila euro per un terreno di almeno un ettaro, ma molti dei nostri alberi hanno davvero bisogno di una casa. Quindi abbiamo previsto degli obiettivi intermedi che ci permettano comunque di acquistare terreni più piccoli in modo da dare inizio al processo di afforestazione.
Il bosco di comunità sarà un luogo di divulgazione ed educazione ambientale in cui tenere i nostri workshop di propagazione e piantumazione e in cui svolgere attività di benessere come sedute di yoga, meditazione ecc..
Inoltre ogni albero verrà etichettato creando così un percorso didattico destinato a famiglie e scuole per insegnare ai più piccoli il riconoscimento delle piante e le tante curiosità ad esse legate.
L’obiettivo principale del progetto è cominciare un processo di rinaturalizzazione dei terreni abbandonati situati in aree cementificate o soggette ad impoverimento causato dall’agricoltura intensiva; restituire spazi verdi alle comunità locali, alla flora e alla fauna, perché gli ambienti urbani siano circondati da aree boschive caratterizzate da ecosistemi completi e biodiversità.
Perchè questo processo sia efficace non possiamo prescindere dall’educazione e sensibilizzazione, da qui il vivaio di comunità, i workshop che terremo al suo interno, il percorso didattico che svilupperemo nel nuovo bosco, rappresenteranno la fucina all’interno della quale allenare le menti ad un modo nuovo di intendere lo sviluppo del verde sul territorio.
GOAL DI CAMPAGNA: 50 MILA EURO
I due obiettivi principali di progetto sono:
Cosa finanzia nello specifico la raccolta fondi:
Qualora si vada in overfunding valuteremo la realizzazione di una recinzione per il terreno se questo dovesse risultare in pericolo o l’acquisto di terreni più grandi di quelli da noi precedentemente stimati, nonché più vicini alla città di Bari.
Obiettivo 1 – fino €10.000
Acquisto terreno compreso 0.2 e 0.5 ettari nei comuni della città metropolitana.
Ampliamento del vivaio di comunità di Parco Gargasole acquistando una serra più grande e materiali professionali
Obiettivo 2 – da €10.000 a €25.000
Acquisto terreno di una superficie compresa tra 0,5 e 1,0 ettari nei comuni della città metropolitana.
Tra le 300 e le 600 essenze messe a dimora in base alla grandezza del terreno.
Ampliamento del vivaio di comunità di Parco Gargasole
Obiettivo 3 – da €25.000 a €49.000
Acquisto terreno di una superficie a partire da 1 ettaro principalmente nell’area periurbana del comune di Bari, riservandoci di valutare terreni più grandi per un impatto ambientale maggiore nei comuni della città metropolitana.
A partire da 700/900 essenze piantumate in base alla grandezza del terreno.
Ampliamento del vivaio di comunità di Parco Gargasole
Coltiviamo essenze autoctone tipiche del territorio rispettando le normative e le indicazioni regionali in materia di riforestazione.
Non campi di alberi ma ecosistemi: nei nostri vivai abbiamo a disposizione circa il 51% delle specie autoctone indicate dai registri regionali. Per il restante 49% non ancora propagato ci riferiamo ai vivai forestali dell'ARIF Puglia.
Ecco alcune delle essenze che metteremo a dimora:
Leccio, Quercia spinosa, Sughera, Roverella, Fragno, Farnetto, Carrubo, Acero campestre, Corbezzolo, Biancospino, Orniello, Mirto, Rosa canina, Prugnolo, Cerro, Alaterno e molti altri…
Le ricompense sono immateriali. Significa che non stai adottando un alberello ma ci stai aiutando a mettere a dimora una tra le essenze elencate.
Abbiamo un animo romantico, chi ci conosce lo sa bene, altrimenti non faremmo ciò che facciamo!
Ma per dimostralo ai nostri sostenitori, e come gesto di gratitudine verso tutti coloro che hanno a cuore il verde e questo territorio, abbiamo pensato di metterci le mani.
Con la complicità di LAN - Laboratorio Architetture Naturali dell'Arch. Francesco Poli e dell'Ing. Michele Todisco, realizzeremo un laboratorio di auto-costruzione con l'obiettivo di creare una panchina in legno sulle cui assi incideremo i nomi di tutti coloro che hanno finanziato il nostro progetto.
La panchina degli Autoctoni diventerà il luogo dal quale osservare il bosco crescere.
Ci aspettiamo di poter raggiungere il goal e poter realizzare il primo ecosistema boschivo di comunità nell’area periurbana di Bari dove sviluppare anche percorsi di divulgazione, apprendimento e sensibilizzazione verso le tematiche ambientaliste e naturalistiche.
Fasi del follow up successive all’acquisto del terreno:
Fase 1
Progettazione di un piano di piantumazione in relazione alle caratteristiche del terreno acquistato e alle essenze autoctone a disposizione con la successiva messa a dimora delle stesse in un processo partecipato in cui coinvolgere la comunità locale.
Fase 2
Acquisto del materiale necessario alla messa in sicurezza del bosco e al suo mantenimento. Successivamente alla messa in sicurezza si passerà alla catalogazione ed etichettatura delle essenze creando un percorso didattico. In questa fase costruiremo “la panchina degli Autoctoni”.
Fase 3
Il bosco sarà un luogo di incontro dove terremo i nostri workshop di propagazione e piantumazione, dei brevi percorsi di formazione e informazione per gli appassionati di semina, propagazione e piantumazione di piante forestali in cui raccontiamo come attivare un proprio vivaio casalingo e intraprendere un percorso di coltivazione forestale privato o di comunità.
Inoltre verranno attivati i percorsi didattici destinati alle famiglie e alle scuole per insegnare ai più piccoli il riconoscimento delle piante e le tante curiosità ad esse legate, oltre che il rispetto per l’ambiente e per i luoghi comuni.
Fase 4
Verrà ampliato il Vivaio di comunità di Parco Gargasole che ci servirà come laboratorio per la coltivazione di nuove essenze da piantumare su questo ed altri terreni.
Il bosco di comunità diventerà presto un bosco da seme, ovvero un luogo dove attingere per la raccolta del materiale di propagazione utile ai nostri vivai e di conseguenza dei futuri progetti di afforestazione e rimboschimento. Inizialmente raccoglieremo semi e talee solo dalle piante che impiegano meno tempo a raggiungere la maturità, per poi passare, negli anni, alla raccolta di ghiande e altro materiale dalle essenze più lente.
Fase 5
Immaginiamo questo nuovo futuro bosco come uno spazio di condivisione all’interno del quale svolgere attività di benessere ed equilibrio mente-corpo in connessione con la natura come ad esempio sedute di yoga, meditazione ecc.
Sin dalla sua nascita l’associazione Autoctoni si è occupata di creare vivai forestali in una rete gestita da scuole, aziende e privati, con l'obiettivo di insegnare a coltivare le essenze tipiche del territorio per poi acquistare terreni da restituire alla comunità sotto forma di aree boscate, ecosistemi che aiutino a migliorare la qualità dell’aria, mitigare il clima e frenare la cementificazione del suolo.
SCOPRI DI PIÙ SUL NOSTRO SITO WEB.
È stato già individuato un terreno idoneo?
Siamo in trattativa con alcuni proprietari terrieri.
È necessario che il terreno abbia un'estensione almeno di 1 ettaro, non abbia coltivazioni ad alto fusto pre-esistenti come uliveti e mandorleti e che si trovi nell'area periurbana di Bari o nei comuni più vicini della città metropolitana.
Cosa farete se non arriverete al goal?
Abbiamo predisposto degli obiettivi intermedi. Raggiungere il goal di 50.000 € è importante
per realizzare il progetto del Bosco didattico di comunità per intero.
Se non dovessimo riuscire a raccogliere tutta la cifra, cercheremo un terreno più piccolo, o in un'area più lontana dal centro cittadino dove i prezzi sono inferiori, e amplieremo il vivaio di comunità di Parco Gargasole.
Ci sono dei premi in cambio della donazione?
Si tratta di una campagna di crowdfunding con ricompensa immateriale.
Ogni donazione andrà a finanziare la piantumazione di erbe aromatiche, conifere, alberi da frutti antichi e querce, tutto fondamentale a ricreare un ecosistema boschivo ricco di biodiversità!
Con la mia donazione adotto un albero?
Non proprio: contribuisci alla realizzazione di un bosco bene dell'intera comunità in cui bambini e ragazzi della città di Bari potranno apprendere le buone pratiche dell'ambientalismo e conoscere le piante autoctone del nostro territorio.
Solo con la donazione "Quercia" verrà appesa una targa con il nome del donatore o donatrice.
Le aziende possono fare da sponsor?
Sì! Aziende, enti, associazioni e privati possono donare liberamente se credono nel progetto.
In particolar modo per le aziende ci riserviamo la possibilità di valutare la sponsorizzazione per evitare in ogni modo operazioni di Green-washing.
Ogni contributo è ben accetto sulla base di trasparenza e valori comuni!
Se doveste superare il goal?
Se dovessimo riuscire a superare il goal di 50.000 €, in base all'ammontare dell'over-funding, cercheremo di acquistare un terreno più grande, piantare più alberelli, realizzare una recinzione per proteggere le piantine da atti di vandalismo, creare un impianto di irrigazione più capillare e molto altro!
Più soldi verranno raccolti più grande e più vicino alla città sarà il bosco.
La mia donazione è detraibile?
Si, puoi richiedere una ricevuta inviandoci una mail all'indirizzo autoctoni.puglia@gmail.com indicandoci Nome, Cognome, Codice fiscale, Ragione sociale e Partita IVA (se azienda), indirizzo di domicilio completo e una copia della transazione o uno screenshot dal tuo in-bank per nostra verifica. Per ulteriori info consulta il tuo commercialista.
Cosa succede al terreno se l'associazione si scioglie?
Come descritto nel nostro statuto, qualora l'associazione fallisse, i terreni inboschiti verranno donati ad uno o più enti pubblici o privati previa sottoscrizione di un accordo che sancisca la loro cura e tutela per gli anni a venire.
Perchè non chiedete in gestione un terreno comunale?
Vogliamo la piena gestione del nostro progetto, senza vincoli o scadenze da dover ricontrattare, lavorando affinchè il bosco resti tale per sempre, chiunque sia alla guida della nostra associazione.
Siamo comunque in contatto con le amministrazioni locali per individuare terreni comunali dove far nascere progetti paralleli.
Il terreno sarà pubblico?
Si! il terreno sarà pubblico e vogliamo che resti tale per sempre.
Valuteremo l'installazione di una recinzione solo se il nuovo ecosistema dovesse risultare in pericolo a causa di atti vandalici, incendi ecc...
Perchè un crowdfunding se siete nella rete di Banca Etica e avete il patrocinio del Comune di Bari?
Banca Etica finanzierà il progetto con il 10% solo al raggiungimento del 90% del goal di campagna, e comunque per un totale massimo mai superiore a 7.500 euro.
Il patrocinio del comune di Bari, per il momento, è gratuito.
Per la rassegna stampa cartacea guardare la gallery.
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bari/1557350/al-via-la-campagna-per-realizzare-il-primo-bosco-didattico-di-comunita-di-bari.html
https://www.telebari.it/storie/178627-bari-avra-il-suo-primo-bosco-didattico-di-comunita-al-via-la-raccolta-fondi-cerchiamo-terreno-per-700-alberelli-la-storia.html
https://www.baritoday.it/attualita/bosco-didattico-bari.html
https://www.giornaledipuglia.com/2024/10/un-bosco-didattico-di-comunita-per-bari.html
https://ledicoladelsud.it/puglia/bari/bosco-didattico-comunita-bari-lanciata-raccolta-fondi-terreno-700-alberi/
https://barilive.it/2024/10/02/la-citta-di-bari-avra-il-suo-primo-bosco-didattico-di-comunita/
https://rivistaeco.it/https-rivistaeco-it-crowdfunding-bosco-bari/
https://www.idearadionelmondo.it/2024/10/12/bari-la-citta-avra-il-suo-primo-bosco-didattico/
https://www.ambienteambienti.com/bari-il-bosco-cerca-casa/
https://www.puglianews24.eu/bosco-didattico-bari-campagna-raccolta-fondi-90476.html
INTERVISTA SU TELENORBA - MATTINO NORBA WEEKEND
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Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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