Una campagna di
Vivere la CanapaContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
L'IDEA
Un gruppo di giovani ricercatori, agricoltori e attivisti del Salento in Puglia, vuole effettuare una ricerca comparativa su diverse varietà di canapa e relativi estratti dalle infiorescenze, coltivate su terreni diversi, per capire quale si presta meglio all’attivazione di una filiera corta territoriale in grado di portare benefici economici, sociali e ambientali all’intera comunità.
La coltivazione e lavorazione della canapa (Cannabis Sativa) è stata in voga nel basso Salento per molti secoli, almeno fin dal XIV secolo, quando la regina di Napoli Maria d’Angiò emanò un decreto a tutela della canapa autoctona prodotta nell’area dei Laghi Alimini in Terra d’Otranto.
L’Italia intera è stata leader mondiale della produzione di canapa fino al 1961, anno in cui sottoscrisse la “Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti” (seguita da quelle del 1971 e del 1988), che di fatto metteva al bando la coltura, imponendo la sua sparizione dal mondo entro 25 anni.
Da allora la canapa iniziò a sparire non solo fisicamente, ma anche dal ricordo e dalle tradizioni della gente. Tutte le conoscenze agricole e le pratiche di lavorazione andarono perdute, un’economia fiorente e sostenibile andò completamente distrutta.
Oggi, dopo quasi cinquant’anni, le conoscenze scientifiche hanno ridato lustro alle qualità di questa coltura millenaria. È tempo di riscoprire le sue infinite possibilità e i suoi grandi benefici in termini economici, sociali e ambientali. Facciamolo insieme con il progetto #INNCANAPA.
Dobbiamo ricominciare dall’inizio, dalla scoperta e lo studio delle varietà migliori in relazione ai terreni disponibili. Il progetto #INNCANAPA è proprio questo: una ricerca comparativa su diverse varietà di Canapa e relativi estratti dalle infiorescenze (oli essenziali e CBD) coltivate in Salento, Puglia, nel cuore del Mediterraneo.
Il risultato della ricerca sarà una vera e propria pubblicazione scientifica che, sulla base dei dati, delle analisi e delle produzioni, proverà a dare un quadro migliore delle possibilità che la canapa offre a un territorio come il Salento e il Sud Italia in generale.
FASI
Il tuo contributo sarà fondamentale in tutte le fasi della nostra ricerca, che sono le seguenti:
1. Analisi preventiva dei terreni
2. Preparazione terreni, semina e coltivazione di varietà di Canapa italiane, francesi, rumene e ungheresi
3. Prima raccolta delle infiorescenze destinate alla produzione di oli essenziali e prima analisi comparata
4. Seconda raccolta ed essiccazione delle infiorescenze. Estrazione del CBD e seconda analisi comparata
5. Analisi dei terreni post-raccolta
6. Studio dei risultati e pubblicazione della ricerca
TEMPI
21 marzo -> Inizio della campagna #INNCANAPA
Primi di aprile -> Semina collettiva della canapa
Seconda metà di maggio -> Primo raccolto e produzione degli oli essenziali
21 giugno -> Fine della campagna #INNCANAPA
Settembre -> Raccolta ed essiccazione delle infiorescenze. Produzione del CBD
Dicembre -> Pubblicazione e spedizione della ricerca
Commenti (0)