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LABORATORIO NUVOLE
Il Laboratorio Nuvole, ideato dal regista Giovanni Cioni e promosso dall’Associazione Itinerari, dal PerSo Film Festival, dal GIT di Banca Etica e dal cinema Postmodernissimo, sarà una rivisitazione e reinterpretazione di Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini, pensata, scritta, interpretata dai detenuti, in un film di una durata tra i 15 e 20 minuti.
Da questa fiaba poetica cinematografica sono tanti gli spunti che possono essere sviluppati e che comunque "parlano", per i detenuti, nel senso che permettono loro di esprimersi attraverso la fiaba crudele del film.
Una fiaba che si svolge in un mondo di burattini, dove i burattini impegnati in una rappresentazione dell'Otello di Shakespeare si interrogano sul loro destino, su chi li costringe a compiere il loro infausto destino, si interrogano sulla propria identità, sul perché non si riconoscono nelle cattive azioni che la rappresentazione fa compiere loro. Burattini che vengono poi travolti dalla vendetta del pubblico (che li giudica per quel che la rappresentazione li obbliga a compiere) e buttati nella monnezza – dove scoprono la bellezza del creato, le nuvole.
IMMAGINARE LA REALTÀ
Ogni laboratorio è un percorso nel quale inventare ed elaborare, in uno scambio di idee e di immaginari, una storia da realizzare insieme.
Fare cinema è innanzitutto un’esperienza: dove imparare a guardare, ascoltare gli altri, mettersi in gioco, rielaborare i propri vissuti, immedesimarsi nell’altro, dare voce alle proprie fantasie, paure, ansie, imparare a immaginare la propria vita, il proprio futuro, il mondo in cui viviamo.
L'esperienza di fare cinema è anche quella di mettersi in gioco davanti allo sguardo degli altri, gli spettatori che vedranno il film, e acquisire in questo modo consapevolezza e riconoscimento.
Lo scopo del laboratorio non è un rifacimento del film di Pasolini. Si tratta di prenderne spunto, anche in maniera ludica, per riflettere e inventare. Il ricorso alla fiaba crudele di un film già esistente ha una valenza liberatoria di coinvolgimento. Innanzitutto perché può essere un modo di parlare di sé, dei propri sogni, desideri, paure, in maniera più vera proprio perché proiettata in una finzione.
Si tratta dunque di dare spazio alla parola delle persone, ai loro sogni, a quello che possono immaginare. Immaginare è una parola importante, politicamente e socialmente. Dobbiamo immaginare la realtà, per non sentirsi prigionieri di un reale ineluttabile. Il reale viene sempre più dato e quasi imposto come ineluttabile. Un reale contro il quale non si può fare nulla. Subirlo, o fuggire. Consideriamo, invece, che ognuno di noi fa parte di questo reale. Ognuno di noi può lavorarci, cercare di cambiarlo, agire, e per questo bisogna anche immaginare la vita. Immaginare le nuvole.
Ecco. Se questo laboratorio può essere un piccolo tassello di un percorso più vasto che vada in questo senso, lo può fare soltanto promuovendo la capacità di inventare e di inventarsi con gli altri, e questo percorso deve dare prova di originalità, nel suo realizzarsi e nella sua divulgazione dopo.
Questo è quello a cui miriamo. Attraverso l'esperienza del cinema, l'esperienza di sé, degli altri, del mondo nel quale tornare, liberi amministrativamente, certo, ma un po' più liberi anche nella testa.
SU GIOVANNI CIONI
«Il cinema di Giovanni Cioni è una dedica all’Uomo, all’umanità che avanza nei racconti, immersa nel presente e nel ricordo del testimone, al dialogo attraverso il quale poter condividere esperienze, riconoscersi nel vissuto degli altri, diventando ognuno il testimone della storia che gli viene narrata; interpretando il ruolo dell’Altro da se’, indossando i suoi abiti ed in lui riconoscere qualcosa di Noi. Un cinema che si rivolge allo spettatore includendolo nel dialogo e nell’emozione che genera, uno sguardo limpido oltre il fuoricampo del reale, attraverso i racconti di tanti Ulisse di ritorno da realtà alla deriva, trascinati dalle proprie esperienze umane al racconto delle proprie avventure» (Giorgio Sedona, Point Blank, febbraio 2015)
I suoi film (tra cui In Purgatorio, Per Ulisse, Dal Ritorno) sono stati selezionati e premiati in vari festival internazionali.
Per Ulisse (2013), vincitore al Festival dei Popoli in competizione internazionale, è stato girato a Firenze con persone che hanno conosciuto il carcere, la tossicodipendenza, il ricovero psichiatrico, la vita di strada.
SULL' ASSOCIAZIONE ITINERARI
L'Associazione Itinerari, costituitasi all'inizio del 2016, intende rilanciare l'impegno politico e culturale a Perugia e in Umbria avendo come orizzonte una trasformazione sociale ed economica centrata su giustizia e solidarietà sociali, sulla difesa dei diritti umani, civili e di cittadinanza, sulla difesa e la pratica della democrazia partecipativa, sulla difesa del patrimonio storico-culturale.
L'obiettivo è promuovere la ricerca di modelli alternativi alla cultura individualista e liberista dominante, nella convinzione che ciò sia realmente possibile solo con una battaglia politica e culturale imperniata sulla rivalutazione e primazia dei diritti e dell'interesse collettivi. L’Associazione si impegna a muoversi ispirandosi ai valori della Costituzione nella convinzione che la sua difesa dalle quotidiane aggressioni sia più efficace attraverso la sua effettiva e dinamica applicazione.
Visita la Pagina FB ufficiale di Itinerari
SUL PERUGIA SOCIAL FILM FESTIVAL
Mostrare e raccontare, attraverso l’eco e la dirompenza della pellicola e delle immagini, il panorama del cinema sociale e il delicato universo di problematiche e sfumature a cui attinge: questo il motore ideale del PerSo – Perugia Social Film Festival.
“Sociale” come tutto ciò che abbraccia la dimensione umana: la relazione dell’uomo con se stesso e con numerosi altri mondi; l’uomo inteso come colui che cerca di svelare se stesso, al di là del ruolo che ha scelto nella società. Cerchiamo storie che rappresentino la realtà vissuta o desiderata, storie universali, cause ed effetti del proprio vivere e sentire, che confondano il giusto, che trovino senso nel conflitto. Sociale è questo e tanto altro che abbiamo ancora da scoprire e ritrovare.
Visita la Pagina FB ufficiale del PerSo Film Festival
SUL CINEMA POSTMODERNISSIMO
Il PostModernissimo è il luogo ideale dedicato al cinema di qualità, allo spettacolo e alle arti visive. A 14 anni dalla chiusura del Modernissimo d’Essai, storico cinema di Perugia, rinasce un luogo che mette lo spettatore al centro della propria iniziativa. Un’idea di arte e società, di formazione e partecipazione nel cuore del centro storico della città.
Tre sale dove godere del miglior cinema della stagione e non solo. Progettato su esperienze internazionali, il PostModernissimo è nato grazie al sostegno fondamentale di centinaia di cittadini che hanno contribuito alla sua nascita con azionariato diffuso e crowdfunding.
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