Una campagna di
Matteo TortoraContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Mi chiamo Matteo Tortora e sono il regista del documentario "Il calciatore invisibile".
Il calciatore invisibile è un documentario speciale. Speciale perchè è il primo in assoluto realizzato in Italia a parlare di omosessualità nel calcio ma anche perchè per farlo abbiamo scelto di passare attraverso la storia del Revolution Soccer Team e grazie ai contributi di alcune personaggi importanti del mondo calcistico come Alessandro Costacurta e Cesare Prandelli.
Il documentario racconterà l’attuale “stato delle cose”: ricorderemo al pubblico la breve ma complessa lista degli episodi legati all’omosessualità, accaduti in campo, negli spogliatoi o in conferenza stampa. Cercheremo di ricostruire alcuni di questi incidenti, in particolare ci focalizzeremo sulla vicenda “Sarri Mancini” attraverso l'uso di attori e di animazione.
Mostreremo anche il Revolution Team, la squadra di calcio a 5 gay di Firenze, seguendo le fasi della sua vita, mostrando i giocatori in campo e fuori campo, chiedendo loro di rilasciare dei commenti, delle riflessioni sulla loro stessa esistenza e sui motivi che li hanno portato all’aggregazione, sia focalizzando l’attenzione su uno o due giocatori.
E poi ci saranno i contributi che andremo a raccogliere intervistando i tifosi della Fiorentina per capire il rapporto tra giocatore, squadra e tifo calcistico e come questi legami possano influenzare o meno le scelte di un calciatore di dichiararsi omosessuale.
Chiederemo a uno psicologo dello sport di spiegarci se e come l’omosessualità è affrontata dagli organi ufficiali calcistici preposti alla formazione dei giovani calciatori e termineremo il lavoro con una conclusione che tirerà le fila di tutto quanto trattato, chiedendo a ragazzi giovanissimi che si affacciano al mondo del calcio le loro opinioni.
Il documentario è realizzato grazie alla partecipazione attiva del Revolution Soccer Team, squadra gay e gay-friendly di Firenze.
Come ogni produzione indipendente, stiamo già facendo tutto il possibile per contenere al massimo le spese, ma un budget sarà necessario. Lavoreremo con delle splendide persone che, come è giusto, devono essere pagate, noleggeremo attrezzatura e location per alcune delle interviste e delle parti di fiction, ma soprattutto viaggeremo. Vogliamo intervistare personaggi autorevoli in tutta Italia e dovremo spostarci in lungo e in largo per farlo. E poi ci sono le ricompense che vi daremo per il vostro sostegno.
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