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La nostra associazione Sat So Ham asd desidera raccogliere 1000€ utili ad acquistare 30 tappetini da donare alla Casa circondariale di Verona, per supportare un progetto di Yoga e meditazione da svolgere con le donne all'interno del carcere.
I tappetini potranno essere utilizzati anche a seconda delle necessità interne al carcere, per le attività sportive di tutta la popolazione carceraria.
da un amico che molti anni fa era presidente di un'associazione sportiva e ne seguiva la gestione..
quando tra noi si parlava di mettere in piedi un'associazione sportiva dilettantistica abbiamo fatto due chiacchiere anche con lui, per farci un'idea dell'impresa a cui andavamo incontro.
Quando il Beppe, questo il suo nome, ha scoperto che volevamo promuovere corsi di Yoga Kundalini disse:
"Sapete che anche noi avevamo un'insegnante di Yoga Kundalini in associazione, avevamo avviato un progetto di yoga col Carcere di Verona, poi col tempo non è stato più portato avanti".
La nostra risposta è stata: "Bellissima esperienza!"
"Informatevi, magari è possibile ripetere la cosa..."
Da una chiacchierata informale si è insinuato il classico 'tarlo': "Perché no?"
È bastato gettare un piccolo sasso nello stagno e l'Universo prontamente ha risposto con una serie di sincronicità in sequenza, che molto dolcemente ci ha portato fino a questo momento, tutto praticamente si è creato da sé e ci sono state fornite le occasioni e le persone, che ci hanno permesso di presentare il nostro progetto alle donne della Casa circondariale di Verona, per questo dobbiamo ringraziare: UISP, Unione italiana sport per tutti, a cui la nostra associazione è affiliata, la direttrice del carcere e il personale coinvolto.
Il 7 luglio finalmente è avvenuto il primo incontro con le donne. Non sapevamo cosa aspettarci, non sapevamo in quante avrebbero accolto la nostra visita e come avrebbero risposto alla nostra proposta. Ma di una cosa eravamo certissime, volevamo creare uno spazio di parità, dove ognuno al suo interno aveva uguale diritto d'espressione, e volevamo trasmettergli un messaggio dal nostro cuore.
Possiamo affermare con tranquillità che anche la loro risposta è giunta dal cuore.
Siamo uscite da quelle mura piene di volontà e desiderose di fare il meglio possibile per ricambiare la gratitudine che quelle donne ci avevano dimostrato.
Perciò quando abbiamo saputo che il carcere non possedeva i tappetini per svolgere l'attività non ci siamo fermate, ma abbiamo pensato che potevamo fare qualcosa in più per loro: attivare una raccolta fondi per comprare dei tappetini e donarli alla casa circondariale.
Come persone, prima che come membri di un'associazione, crediamo fortemente nel fatto che la sola incarcerazione non significhi di per sé la riabilitazione totale delle persone che, per qualsivoglia motivo, nella loro vita incontrano la pena detentiva.
Il Carcere di Verona sotto questo aspetto è molto attivo e sensibile a dare ai propri utenti tutta una serie di attività formative che li aiuti a scontare la pena in maniera più utile per loro, e per la comunità che poi li dovrà accogliere una volta usciti. Ci sono tutta una serie di associazioni e volontari che si occupano di fornire supporto ai detenuti. Lo sport e l'attività fisica è sicuramente un tassello molto importante nella vita di tutti noi, a maggior ragione può essere di supporto anche psicologico, e non solo, per le persone che vivono la detenzione. Noi ci occupiamo di yoga e meditazione, la nostra visione del benessere è olistica, per noi il fisico non è sganciato dal mentale, come non è sganciato dall'emozionale o separato dall'aspetto animico, per chi si occupa di yoga è assodato che attraverso il respiro, il movimento, la concentrazione, il rilassamento, si vanno a toccare tutta una serie tasti che stimolano il miglioramento della persona in tutto il suo Essere.
Ci è stato chiesto di rivolgere le nostre attività alle donne, abbiamo dunque pensato di strutturare degli incontri non troppo formali, dove ci possano essere momenti di libera espressione corporea come il ballo, o momenti di canto attraverso la ripetizione di semplici mantra, momenti di attenzione al respiro, o di concentrazione sul corpo attraverso semplici asana e portare passo passo queste donne a lavorare sull'ascolto del corpo, dei pensieri, delle emozioni, del silenzio. Non pretendiamo di risolvere tutto, ma di far vivere loro un'ora a settimana di benessere in tutti i sensi, stimolando in loro la creatività, l'autostima e aiutandole ad abbassare l'asticella dello stress e l'apatia che vivono ogni giorno rinchiuse tra quelle mura.
Crediamo che al di là di qualsiasi cosa che queste persone abbiano potuto fare per entrare in carcere, meritino il nostro rispetto e la nostra attenzione in quanto fratelli della nostra stessa specie: quella umana. Crediamo che meritino il meglio che possiamo dare loro, quindi abbiamo pensato di donare al carcere dei tappetini di qualità che durino nel tempo e siano creati eticamente, così che un domani possano essere utilizzati anche per altre attività sportive che svolgeranno.
Perciò quando abbiamo pensato a chi rivolgerci per acquistare i tappetini abbiamo contattato ReYoga https://www.reyoga.it/mission/, essendo già a conoscenza della validità dei loro prodotti. L'accoglienza del nostro progetto e la risposta dataci, attraverso un aiuto concreto, ci ha rese piene di gioia e ci ha confermato ancora una volta che lì dove l'intento è puro e la direzione è chiara, le porte si spalancano e i muri si abbattono. Perciò come associazione non siamo mai stufi di ripetere a chi partecipa alle nostre attività, o ci segue sui social, che: "Il vero cambiamento viene dal basso, ed è contagioso. Dunque agite e non abbiate timore di fare ciò che sentite nel profondo di voi stessi, l'Universo cospirerà a vostro favore".
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