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Progetto di documentario a cura di VARIANTI.
Da un’idea di Sabrina Tonutti, Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni.
“Perché la vista di questo piccolo e caro essere immobile per sempre mi commuove e mi addolora nel più profondo dell’animo? Nella sua morte io ho pianto la gran morte di tutte le cose, dell’amore, della speranza, degli affetti più cari. Nella perdita amara io ho sentito l’amarezza irreparabile di tutte le perdite, la rivolta disperata ed inutile contro il destino che spegne successivamente intorno a noi tutto ciò che è più intensamente nostro, tutto ciò che è parte di noi”.
Piero Martinetti, Pietà verso gli animali, 1904
produttore_ Varianti società cooperativa
regia_ Paolo Comuzzi
soggetto_ Sabrina Tonutti, Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni
genere_ documentario
riprese e fotografia_ Bruno Beltramini, Paolo Comuzzi, Luca Laureati
audio in presa diretta_ Andrea Trangoni, Mattia Comuzzi
locations_ Italia, Inghilterra, Francia, Giappone
Realizzato in collaborazione con il Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia
Spesso descriviamo gli animali d’affezione come amici, compagni, familiari. La loro presenza nei contesti familiari è un fenomeno di massa. Relazione é la parola chiave per descrivere questo fenomeno. Gli animali familiari infatti sono pienamente inseriti nelle dinamiche affettive della famiglia. Il nostro documentario parlerà di queste relazioni, di quella singolare fusione di biografie che avviene fra certe persone e certi animali, che vengono pensati come amici e compagni. Sono affinità elettive, con risvolti toccanti. Questi animali divengono parte attiva nella costruzione delle dinamiche familiari, agevolano le relazioni, catalizzano l’attenzione, sono presenze minute ma concrete, in altre parole sono famiglia.
Quanto é importante il ruolo dell’animale familiare diventa evidente quando l’animale non c’è più, perché la famiglia attraversa, di solito in forma privata, un trauma emozionale, relazionale e sociale.
Da alcuni anni a questa parte però le forme del lutto assumono sempre più spesso una dimensione sociale e si vanno moltiplicando i cimiteri animali, con la relativa presenza di riti e cerimonie d’addio. La personalità dell’animale e il racconto del legame con il suo compagno umano, la sua individualità e la presenza attiva nella vita familiare acquistano visibilità attraverso la sepoltura. Il rito stesso, una lapide, una foto, talvolta gli oggetti d’affezione, nei pet cemeteries sono l'espressione della dimensione della relazione, suggellata come un ultimo atto di riconoscenza verso l’animale da parte dei suoi “familiari” umani.
Il documentario traccia alcune storie significative, imbevute di vissuto quotidiano, nei più diversi contesti culturali, dall'Italia al Giappone. Fenomeni geograficamente diversi e distanti sono simili nelle dinamiche e nelle emozioni. Lasceremo alle immagini il compito di delineare le sfumature di un pensiero e di un affetto, di scandagliare il microcosmo dei sentimenti. Cercheremo attraverso l’esperienza di un singolo di toccare la sensibilità di molti. Vogliamo guardare anche nel recente passato (dall’Ottocento in poi) e nell’antichità (Roma, Grecia, o antico Egitto), sia in Europa (dove il fenomeno dei cimiteri animali ha avuto origine), che negli Stati Uniti e in Estremo Oriente (soprattutto in Giappone).
Cerchiamo poi di riflettere sulla diversa categorizzazione delle specie animali: alcuni di essi sono pensati e trattati solo come risorse, cibo, più in generale come “cose” e come tali vengono trattati, mangiati o smaltiti come rifiuto, una volta morti. Altri animali sono invece a tutti gli effetti "compagni", nel senso letterale di cum panis, cioè commensali, coloro con cui dividere il pane, e quindi esseri degni di sepoltura e di commemorazione.
IN MEMORY esplora questi fenomeni sociali partendo dai luoghi in cui emergono: cimiteri per animali, tombe, memoriali, siti plasmati dagli intrecci biografici interspecifici (fra umani e animali), e dove la proiezione di sentimenti, storie e aspettative si trasforma in architetture, spazi sociali, paesaggi.
Il contenuto del documentario verrà arricchito dal contributo di ricercatori delle scienze sociali e altri esperti che ci aiuteranno a fornire una cornice teorica e chiavi interpretative.
Altri contenuti verranno da documenti storici e materiale iconografico di archivi pubblici e privati. In primo piano i maggiori Pet Cemeteries a livello internazionale (Le Cimetière des chiens d’Asnières-sur-Seine, vicino a Parigi; il Soldiers’ dog cemetery, al Castello di Edinburgo; lo Hartsdale Canine Cemetery, a New York; il pet cemetery di Hyde Park a Londra, fondato nel 1880; quello di Ilford, fuori Londra;The Presidio, a San Francisco, in California; e i numerosi siti di Tokyo in Giappone). Il confronto fra girato attuale e documenti storici garantirà un interessante approfondimento storico perché molti di questi Pet Cemeteries risalgono già all’Ottocento, e a questo riguardo sono importanti anche i numerosi esempi di tombe e lapidi di animali dell’antichità.
Grazie a queste testimonianze (lapidi o epitaffi che siano), sono giunti a noi i nomi e la memoria di altrettanti animali, valicando, in nome della relazione di cui erano protagonisti, un arco temporale di secoli, o addirittura millenni.
Il Fondo per l'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia ha selezionato e finanziato lo sviluppo di IN MEMORY.
Grazie a questo finanziamento, abbiamo completato una buona parte delle riprese in Italia notando con soddisfazione come l'argomento generi interesse e partecipazione. E' a questa partecipazione che facciamo appello, per raccogliere i fondi per continuare un lavoro che crediamo potrà contribuire a generare un diverso approccio all'animalità.
Ci appelliamo alle persone che non danno per scontato il rapporto con gli animali, che si aprono con stupore alla relazione con essi e che si lasciano guidare alla scoperta di altri mondi interspecifici e alla riflessione su fenomeni universali, come la morte, il diritto alla vita e il nostro rapporto con le altre specie. Noi crediamo fermamente che gli animali possono indicarci nuovi orizzonti di senso che senza di loro ci sarebbero preclusi.
IN MEMORY vuole documentare, evocare, emozionare, raccontare di relazioni con gli animali a noi più vicini, ma anche far riflettere sulla moltitudine di animali a cui vengono negati nome, identità e diritto alla vita.
IN MEMORY è anche per loro.
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