Una campagna di
Carlo NeslerContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Ringrazio tantissimo tutti i sostenitori della CibOfficina, in particolare tutti quelli che hanno contribuito economicamente al crowdfunding, e sono:
Antonella Ceccarelli, Lucia Aristei, Alessandra Ripanti, Mara Donchi, Michela Trevisan, Piero Ferrari, Maria Scordo, Elisabetta Maetzke, Romina Iagatti, Andrea Alemanno, Paco Capaldi, Davide Arnone, Gabriella Menicucci, Giordana Zizzari, Laura Fortuzzi, Alessandro Bellingeri, Valentina Burla, Julia Feckler, Luca Bollea, Donatella Steli, Giorgio Agrelli, Manuela Andreetta, Daniela Sinapi, Stefania Di Bonaventura, Paola Calogero, Enrico Ferrini, Giacomo Coppo, Tommaso Orazi, Stefania Pieri, Emanuela Verginelli, Giovanni Posta, Eleonora Marongiu, Dalia Mattioni, Maria Pia Cagnetta, Ignazio Schettini, Deborah Rim Moiso, Elisabeth Kroess, Sara Spinelli, Stefania Ciuffoli, Armando Dolcini, Caterina Marzoli, Piero Consoli, Mark Meer, Sarah Gracci, Yannick Gautier, Marco Masini, Marco Dalboni, Lorenzo Costa, Massimiliano Miatton, Maria Luisa Provvisiero, Sylvia Turiya, Laura Coser, Manuel Devenuti, Xav Duch, Anna Maria Zizi, Matteo Poggelli, Nicola Rota, Genni Candelini, Alexander Diry e Manuela Crippa, Nerino Natali, Fabio Tibaldi, Monica Perfetti, Flora Sarrubbo, Laura Bianciardi, Donatella Mambrini, Juri Biscione, Monica Zoppe', Giulia Signorini, Dario Copetti, Francesca Santarelli. In ordine sparso...
Video:
Di cosa si tratta?
Un laboratorio per la produzione di cibi probiotici fermentati.
MISO, CRAUTI, GIARDINIERA FERMENTATA, SHOYU e altri prodotti sani e naturali.
A cosa serve?
Questa campagna servirà a finanziare le attrezzature necessarie per avviare la produzione di questi prodotti in un laboratorio a norma. Il luogo è già disponibile: la cucina di un agriturismo nei pressi di Viterbo che mi verrà affittata con una parte di terreno. Entro la fine dell'anno anche tutte le pratiche burocratiche dovrebbero essere completate.
Particolarità?
Si tratta di un progetto agricolo, infatti parte delle materie prime sarà prodotta direttamente in azienda, mentre il resto sarà frutto di accordi di collaborazione con agricoltori locali. Intendo utilizzare materie prime di pregio, coltivate senza uso di pesticidi, diserbanti, fertilizzanti o altri prodotti chimici.
Intendo inoltre produrre “cibi vivi”, probiotici, ricchi cioè di microrganismi utili, capaci di ripristinare e mantenere in salute il nostro microbiota (l'insieme dei microbi che vivono in simbiosi con noi nel nostro organismo). Questo significa: non pastorizzati, non sterilizzati, non microfiltrati, ecc.
Tempi e modi?
Inizialmente il focus principale sarà il MISO, poi anche lo SHOYU e i CRAUTI. Ma ben presto inizierò a produrre anche altri prodotti, come verdure fermentate sottolio, olive e altre verdure in salamoia, salsa piccante, kimchi, aceto... e varie piccole sorprese sul cui affinamento sto ancora lavorando.
Il MISO sarà interamente prodotto usando legumi e cereali locali ed evitando la soia.
Il progetto mira anche a continuare la ricerca sulla fermentazione che porto avanti da anni, sia per affinare le tecniche che per realizzare nuovi prodotti e combinazioni.
Tutto qui?
Nooo, la CibOfficina offrirà anche:
- corsi di fermentazione, panificazione, cucina ecologica, ecc.
- cene a base di prodotti genuini e fermentati
- la possibilità di approfondire le tecniche di fermentazione facendo un tirocinio o un periodo di lavoro
- un sostegno a chi volesse avviare un progetto simile, grazie all'esperienza accumulata
- sperimentazione e sviluppo di nuovi prodotti e processi
- la valorizzazione delle piccole produzioni del territorio. Il mio impegno nel ricercare contadini attenti al prodotto e all'ambiente è uno dei motori principali che mi spinge a realizzare questo progetto. Vorrei riuscire a dare una mano, nel mio piccolo, a tutte quelle piccole realtà che cercano ogni giorno di dare nuova vita alla nostra Terra e che producono materie prime straordinarie. Il mio obiettivo è di poterli coinvolgere e di riuscire a sostenerli nel loro impegno quotidiano pagando il giusto prezzo, preferendo varietà locali e semi antichi, garantendo loro l'acquisto di una parte della loro produzione e collaborando nello sviluppo e la commercializzazione dei nostri prodotti. Questa rete, in cui già mi sto inserendo, è un tesoro inestimabile che va custodito e incrementato costantemente.
- la pubblicazione della lista dei fornitori sul sito della CibOfficina, in modo che anche altri possano acquistare da loro. Vorrei contribuire al formarsi di una rete di fiducia tra chi acquista e chi produce
- eventi e degustazioni
- possibilità di visitare la CibOfficina e vedere la produzione con i propri occhi.
Perché questa “fissa” della fermentazione?
I cibi fermentati, probiotici fondamentali per la nostra salute, sono in gran parte spariti dal mercato. Anche i cibi ottenuti con l'ausilio dei cosiddetti microbi buoni vengono infatti in gran parte pastorizzati o sterilizzati.
Oggi la medicina si sta finalmente accorgendo dell'importanza dei microbi simbionti dell'uomo. I cibi probiotici sono considerati fondamentali per la nostra salute... “ma dove li trovo?”, questa è la domanda che spesso sento fare. O li fai in casa, oppure ci vuole qualcuno che li produca. La CibOfficina offre corsi per l'autoproduzione e produce senza pastorizzare.
Anche l'alta ristorazione sta riscoprendo questi cibi antichi, ricchi di sapori unici. L'attività della CibOfficina si rivolge anche a questo settore con corsi di formazione e produzioni “su misura”.
Avviare un laboratorio di trasformazioni alimentari dedicato alle tecniche di miglioramento e conservazione dei cibi mediante la fermentazione non è così scontato. Se si vuole avviare una piccola produzione artigianale, coscienziosa e genuina, in questo campo, connessa con le piccole realtà agricole locali, oggi in Italia (e in Europa) è necessario fare i conti con una normativa che guarda solo all'industria. Le leggi e i regolamenti sono modellati su prodotti standard e processi industriali, ma con un po' di impegno è possibile creare una piccola realtà di prodotti genuini e vivi.
Questa è la sfida, essere tra i primi a farlo e non chiudersi, in modo che anche altri in futuro possano avvalersi dell'esperienza accumulata, fra l'altro, nei rapporti con le autorità.
Io penso che nel campo dell'alimentazione oggi si debba crescere insieme per creare una foresta di piccoli produttori locali coscienziosi.
Come verranno usati i fondi?
Il laboratorio/cucina lo affitto già attrezzato in buona parte, ma dovrò acquistare un po' di attrezzature mancanti e integrare i permessi per poter avviare la mia produzione.
Il denaro raccolto con questo finanziamento servirà principalmente ad acquistare attrezzature: un forno a convezione e vapore, una cella di lievitazione che servirà da incubatore per il koji, un abbattitore di temperatura, un tritacarne che userò per i legumi, un frullatore, un piccolo mulino per cereali, un tritatutto e un essiccatoio, tini, contenitori, teglie, botti...
Queste attrezzature sono necessarie per iniziare, poi negli anni successivi dovrò aggiungere qualche altro strumento, ma lo farò quando saranno disponibili i fondi necessari.
Per riuscire a stare in queste cifre acquisterò naturalmente il più possibile attrezzature usate.
Nel dettaglio, circa in ordine di priorità, si tratta di questo:
forno a convezione e vapore € 2.000,00
camera lievitazione € 1.500,00
barili/tini in legno 50 l n. 30 € 2.200,00
abbattitore di temperatura € 2.000,00
impastatrice € 1.200,00
omogeneizzatore/frullatore € 1.200,00
tritacarne € 500,00
essiccatoio € 600,00
piccolo mulino € 105,00
tritatutto € 500,00
Tini 50 l n. 3 € 30,00
Contenitori 10 l n. 2 € 10,00
Pentola 50 l n.1 € 300,00
placche n. 10 € 100,00
consulenze HACCP, agronomi, pratiche, ecc. € 2.000,00
tasse sito crowdfunding € 750,00
Una piccola parte del finanziamento potrà servire anche a coprire le spese di consulenza e i costi amministrativi per ottenere tutti i permessi necessari (HACCP, SCIA, ecc.).
Io sono
Carlo Nesler, bolzanino di nascita, vivo in Lazio dal 2003. Da quasi trent'anni mi dedico alla fermentazione di cibi e bevande. Negli ultimi anni ho intensificato molto il mio impegno in questo settore, studio, sperimento, produco, tengo corsi. Sto facendo la formazione di progettista in permacultura e da tre anni ho un pezzo di terra in Sabina su cui porto avanti principalmente la coltivazione “naturale” di olivi e alberi da frutta. Ho studiato teatro all'università e ho lavorato in questo settore per qualche tempo, ho lavorato anche in altri settori, tra cui l'edilizia, la traduzione, la falegnameria, la ristorazione e la vitivinicoltura.
Ora porto avanti questo progetto, perché credo che sia importante dare a tutti la possibilità di nutrirsi bene, in modo sano ed ecologico. Per questo ci vogliono tante piccole realtà, impegnate su vari fronti. Nel campo dei cibi probiotici c'è un grande movimento di riscoperta, ma c'è tanto da fare ancora.
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