Una campagna di
Cecilia Frajoli Gualdi & Fabio PulsinelliContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Crediamo che il consumatore sia un elettore e che con i propri acquisti possa influire sulle politiche del mercato.
Dress the Change è una piattaforma digitale e un’ app che sostiene e informa i consumatori/utenti attraverso differenti servizi digitali nella scelta di un acquisto responsabile dei propri indumenti.
Nel 2013 nella capitale del Bangladesh crollò una palazzina di otto piani dove erano collocate 5 diverse fabbriche tessili di abbigliamento per marchi internazionali, morirono 1.129 persone e rimasero ferite più di 2.500.
Da questo momento in poi, anche fra i non addetti ai lavori si è iniziato a parlare di moda etica.
L’aumento del consumismo di massa nel campo dell’abbigliamento, la FAST FASHION, ha portato ad emergere nel mercato della moda sempre più imprese che sfruttano i propri lavoratori.
In Guandong, in Cina, le giovani donne fanno fino a 150 ore mensili di straordinari, il 60% di loro non ha un contratto ed il 90% non ha accesso alla previdenza sociale.
In Bangladesh i lavoratori che realizzano indumenti guadagnano 44 dollari al mese.
In un'indagine condotta su 91 marchi di abiti: solo il 12% di questi ha intrapreso azioni dirette a garantire un salario minimo legale per i propri lavoratori.
Nel solo periodo di gennaio-febbraio 2016, il valore delle importazioni dal Bangladesh all’Italia ammonta a 274mln. di euro.
Oltre 271mln. di questi, quasi il 99%, è rappresentato da prodotti tessili, articoli di abbigliamento e articoli di pelle.
ll Bangladesh Child Right Forum stima che siano 7,4 milioni i bambini bangladesi costretti a lavorare fin da piccoli per contribuire al mantenimento delle proprie famiglie, divenendo vittime di abusi e torture nel 17 % dei casi.
Dress the Change vuole aiutare il consumatore nella scelta di acquisto di capi di abbigliamento realizzati nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente.
Informare
Sulle tematiche connesse agli abusi che risiedono dietro al mondo della moda.
Partecipare.
Alle azioni organizzate dai movimenti internazionali dirette a fare pressione sulle multinazionali dell’abbigliamento.
Mappare e condividere.
Con il consumatore le informazioni raccolte sulle realtà imprenditoriali che lavorano nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.
Cambiare
Le proprie abitudini attraverso un semplice strumento digitale al servizio dei consumatori per aiutarli in una scelta di acquisto responsabile e coinvolgerli attivamente nel cambiamento.
Chiediamo il tuo sostegno e quello di tutta la tua rete per la progettazione grafica e lo sviluppo tecnologico di un'app mobile e di una piattaforma web con la consulenza e collaborazione professionale di esperti e di società di programmazione.
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