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Con i social network molto sta cambiando nelle interazioni umane, specialmente sentimentali. Tutti siamo convinti che la consapevolezza – di noi stessi e dello strumento che adoperiamo – ci metta al riparo dai rischi del “gioco” virtuale, ma non basta dirsi consapevoli per esserlo davvero: non solo delle implicazioni dell'agire nostro e altrui in un ambiente che non è quello della realtà, o dei mille inganni in agguato nella rete, ma della stessa tecnologia che abbiamo a disposizione.
Jole mette in atto una serie di incursioni/escursioni nel complesso mondo delle chat e, mentre esperisce il dolore provocato dalla scoperta di certi comportamenti del suo lui in ambiente virtuale, compie un viaggio iniziatico sia nell'amore che nella scrittura. Una scrittura che si arricchisce, strada facendo, delle tipiche forme verbali della comunicazione multimediale. La disperazione di Jole s'intreccia così alle acrobazie di Arturo che - ingenuo giocoliere che si lancia in chat come un kamikaze (credendo di trovarsi al sicuro “là dove nessuno ti vede”) - viene colto con le mani nella marmellata. Ma, dopo svariati tentativi di subdole giustificazioni, Arturo inizia un percorso di crescita, rivisitando alcuni aspetti della sua misoginia. Un libro introspettivo, insomma, in un contesto storico preciso e attuale: l'era dei social network.
ANNAMARIA POETA. Laureata in lingue all’Università Cà Foscari di Venezia, ha insegnato lingua e civiltà francese nelle scuole superiori. Titolare di un corso di didattica delle lingue e tutor per il Tirocinio Formativo Attivo nel 2015 presso l’Università Carlo Bo di Urbino, ha pubblicato testi scientifici online e su riviste di settore. Dal 2006 al 2012 si è occupata di ricerca educativa presso l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica-ANSAS delle Marche. Ha collaborato con l'Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa-INDIRE di Firenze, per progetti di linguistica, educazione al patrimonio culturale e strategie didattiche multimediali. Dal novembre 2016 è lettrice presso l’ambasciata italiana di Algeri.
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