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L'associazione culturale no profit CatArTica Care si pone l'obiettivo di organizzare il FestivalPao Spiti ("Go home") dal 24 al 31 agosto 2017 a Cataforìo (RC), incentrato sulle dinamiche dell'emigrazione e dell'immigrazione.
Talk, proiezioni e installazioni di arte pubblica accompagneranno le opere in mostra di sei artisti contemporanei italiani e internazionali; le opere saranno collocate in diverse case, alcune abbandonate e riaperte per l'occasione, in un percorso all’interno del borgo grecanico di Cataforìo (RC).
Per organizzare il festival, abbiamo bisogno del sostegno di Tutti voi: in favore dell'arte, della tradizione, del territorio e dello sviluppo di nuove culture in questo borgo grecanico nel Sud d'Italia! Grazie!
The nonprofit cultural association CatArTica Care aims at organising the Pao Spiti Festival ("Go home") from the 24th to 31st of August 2017 in Cataforìo (RC), focusing on emigration and immigration issues.
Talks, film screenings, public art installations and events will accompany the artworks by six contemporary local and international artists; the artists' artworks will be collocated in several houses, some of them abandoned and re-opened for this occasion, in a path within the Grecanic village of Cataforìo (RC).
In order to organise the festival, we need a support from All of you: in favor of art, tradition, territory and the development of new cultures together in this Grecanic village in the South of Italy! Thank you!
CHI SIAMO
CatArTica Care è un progetto culturale nato nel 2013 a Cataforìo - piccolo borgo della Vallata del Sant’Agata in provincia di Reggio Calabria - grazie al sostegno dell’Associazione Conservatorio Grecanico,realtà attiva da decenni sul territorio, che ha dato vita alla manifestazione di musica e danza tradizionali U Stegg (per maggiori informazioni questo il link al sito http://www.ustegg.it) a cui CatArTica è particolarmente legata. U Stegg mira a diffondere le tradizioni dell’Aspromonte meridionale coinvolgendo ogni anno a Cataforìo persone da tutta Europa e divenendo crocevia di relazioni e scambi tra culture.
Obiettivi di partenza di CatArTica Care in quanto associazione culturale no profit composta da musicisti, artisti, critici d’arte e curatori indipendenti, sono stati quelli di suggerire nuove riflessioni tramite linguaggi artistici contemporanei per stimolare una conoscenza attiva su varie sfaccettature, culturali e sociali, del territorio.
Il nome Catartica - oltre il gioco di parole tra Cataforìo e Arte - sottolinea un processo di “catarsi” e l'importanza dell’arte e della cultura come agenti di una trasformazione sociale collettiva. Al significato originario, dal 2016 si aggiunge "Care" in relazione al concetto di prendersi cura sia dei luoghi che si abitano che delle persone che li vivono, sensibilizzando le comunità su diverse tematiche culturali e sociali attraverso varie forme di fare arte.
CatArTica Care è composta da: Roberto Giriolo, Elvira Lamanna, Martina Mauro, Luigi Scopelliti, Michele Tarzia e Valentina Tebala.
La condivisione di punti di vista e background differenti ci induce a riflettere sullo status della nostra terra partendo proprio da diversità e punti in comune; una visione che vorrebbe superare confini fisici e politici, non solo nazionali ma anche personali. Il nostro obiettivo è creare un terreno comune per azioni e riflessioni attraverso una proposta “cura” verso le persone e verso il territorio.
LA NUOVA EDIZIONE 2017: PAO SPITI(“GO HOME”)
Dal 24 al 31 agosto 2017 si terrà il festival Pao Spiti ("Go home"). Il titolo in grecanico fa emergere le dimensioni legate all’andare o muoversi verso “casa” o “una casa” in relazione alle due dinamiche dell’emigrazione e dell’immigrazione.
Il progetto di CatArTica per il 2017 sarà strutturato come un festival: talks, proiezioni, installazioni di arte pubblica e momenti di condivisione accompagneranno le opere in mostra di artisti contemporanei, italiani e stranieri, che saranno collocate in diverse case, alcune abbandonate, in un percorso all’interno del paese di Cataforìo.
Il festival Pao Spiti ("Go Home") si incentra sulle delicate tematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione e su come questi fenomeni influiscano sul territorio, sui nuovi modi di abitarlo e sulle dinamiche innescate tra le persone: quelle che partono, quelle che lo vivono e quelle che arrivano. L’immigrazione è una questione complessa che tocca il nostro territorio da vicino, soprattutto con le immigrazioni provenienti dai paesi nordafricani.
Su tali tematiche CatArTica Care ha già sostenuto attivamente la giornata di commemorazione per le persone che hanno perso la vita in mare organizzata al cimitero dei migranti di Armo (RC) da Michele Tarzia e Luigi Scopelliti il 15 ottobre 2016. [qui le nostre riflessioni legate all’evento: http://julietartmagazine.com/it/dove-sono-finiti-tutti-i-fiori/].
CatArTica Care ha inoltre collaborato con Médecins du Monde per diversi progetti culturali attivati all’interno dei centri di accoglienza per minori migranti, come le piccole biblioteche per i ragazzi realizzate a Reggio Calabria e provincia nei centri o il workshop di scultura coi ragazzi a cura di Luigi Scopelliti.
Per Pao Spiti (“Go home”), artisti sia locali che internazionali saranno chiamati a esprimersi in risposta al contesto del luogo: diverse abitazioni private, alcune abbandonate, ospiteranno le loro opere.
Fin dalle prime edizioni CatArTica non ha ricevuto alcun finanziamento esterno ma si è auto-prodotta e auto-organizzata mantenendo sempre una natura indipendente, insieme e grazie all'Associazione Conservatorio Grecanico. Quest’anno abbiamo deciso di richiedere la partecipazione attiva, anche economica, di coloro che vogliono sostenere il nuovo progetto di CatArTica del 2017.
GLI ARTISTI IN MOSTRA PER PAO SPITI ("GO HOME") SONO:
Nausica Barletta, Carolina Ciuccio, Marco Perri, Sergej Tikhnov, Patrick Wokmeni, Mohamed Ziada.
EDIZIONI PRECEDENTI DI CATARTICA
Il primo evento culturale organizzato da CatArTica Care si è svolto nel 2013 e si è focalizzato sul contesto culturale e sulla tradizione coreutica e musicale della Vallata del Sant’Agata; tale evento si è sviluppato attraverso un percorso d’arte contemporanea che comprendeva sculture, disegni, pittura, fotografia, installazioni, performance e murales, tra le vie del paese e nelle stanze di una vecchia abitazione privata abbandonata e riaperta per l’occasione. Per CatArTica 2013 sono stati coinvolti circa una ventina di giovani artisti.
Questo primo esperimento, che ha coinvolto attivamente sia la comunità locale che i visitatori, ha spinto alla progettazione di una seconda edizione di CatArTica nel 2015, I Semi della Tradizione, in cui i lavori si sono invece concentrati sul concetto di radici – vegetali ma anche e soprattutto umane – e su una riflessione più ampia rispetto a una tematica così complessa e attuale. Il recupero e la salvaguardia della memoria culturale individuale e collettiva di un territorio, dunque, considerato come passaggio necessario per affrontare una crisi che è globale in modo da pensare a un futuro che preveda una prospettiva diversa per la nostra specie e il nostro habitat. Gli artisti che si sono interrogati sulla tematica erano: Kreszenzia Gehrer, Roberto Giriolo, {movimentomilc}, Zeroottouno e Luigi Scopelliti.
ENGLISH VERSION BELOW
WHO WE ARE
CatARTica is a cultural project born in 2013 in Cataforìo, a small village in the province of Reggio Calabria (Italy), thanks to the support of the Conservatory Grecanic Association. Since decades the Conservatorio Grecanico Association has been active on the territory and organised the traditional music and dance event U Stegg.
(For more information this is the site http://www.ustegg.it).
U Stegg is an event in the form of a workshop spreading southern Aspromonte’s traditions and every year involves people coming from all Europe. CatArTica Care is particularly linked to this event, a crossroad of relationships and exchanges between cultures, as for years Catartica’s some members have been active for it.
CatArTica Care’s initial goals as an association of musicists, artists, art critics and curators, were to suggest new reflections through contemporary artistic languages, to trigger an “active” knowledge about several aspects, not only cultural ones, of the territory. The name itself Catartica stresses a “catharsis” process and the importance of art and culture as agents of a collective social transformation.
Beyond the original meaning, since 2016 we added "Care" as concept of taking care of both the places and the persons who live there, raising awareness in the community about cultural and social issues through various forms of art.
CatArTica Care is a cultural nonprofit association made up of artists, independent curators, art critics and musicians: Roberto Giriolo, Elvira Lamanna, Martina Mauro, Luigi Scopelliti, Michele Tarzia and Valentina Tebala.
Sharing our different points of view and background leads us to reflect on the state of our land, starting from our differences and points in common. Our perspective aims at overcoming physical and political boundaries, both national and personal ones. Our goal is to create a common ground for actions and reflections through a proposed "care" towards both people and territory.
THE NEW CATARTICA 2017: PAO SPITI (“GO HOME”)
To continue in the spirit of Catartica, the new edition of Catartica will be from 24 to 31 August 2017 with the title Pao Spiti (“Go home”). The title is in Calabrian greek and reveals the dimensions of going or moving towards "home" or "a home" in relation to both emigration and immigration issues.
Catartica 2017 will be structured as a Festival: talks, screenings, public art installations, and events will accompany the artworks by Italian and foreign artists, which will be shown in several homes, some abandoned, in a path within the village of Cataforìo (Rc).
The festival, with a significant title "Go home" focuses on the delicate issues of emigration and immigration and on how these phenomena transform the territory, the new ways of living and the dynamics triggered by people: those ones who leave, those ones who still live there and those who arrive. Immigration is a complex issue that affect our territory directly, especially with the immigration waves from the North African countries.
In relation to these issues CatArTica Care supported the commemoration day for the dead persons in the Mediterranean sea organised by Michele Tarzia and Luigi Scopelliti at the Armo’s migrants Cemetery on the 15th of October 2016.
[Here our thoughts related to this event: http://julietartmagazine.com/it/dove-you-finiti-tutti-fiori/ ].
Catartica Care has also collaborated with Médecins du Monde for several cultural projects in some reception centers for migrant children, such as the small libraries inside the reception centers of Reggio Calabria and the province and the sculpture workshop edited by Luigi Scopelliti.
For Catartica 2017, both local and international artists will be called to express themselves in response to the context of the site: the different houses, some abandoned, will host their works.
Since the early editions Catartica has received any fundings, but it was self-produced and self-organised, maintaining an independent nature. This year we have decided to ask for an active, even economic, participation of those who want to support Catartica 2017.
ARTISTS SHOWING THEIR ARTWORKS FOR PAO SPITI ("GO HOME")ARE:
Nausica Barletta, Carolina Ciuccio, Marco Perri, Sergej Tikhnov, Patrick Wokmeni, Mohamed Ziada.
CATARTICA’S PREVIOUSEVENTS
The first cultural event organised by CatArTica Care took place in 2013 focusing on the cultural context and the dance and music tradition of the Sant'Agata Valley; This Catartica included a contemporary art path with sculptures, drawings, painting, photography, installations, performances and graffiti in the streets of the village and in the rooms of an old private home, abandoned and reopened for the occasion. About twenty young artists have been involved for Catartica 2013.
This first experiment, which has actively involved both the local community and the visitors, has led us to come up with the second year of Catartica in 2015, called The Seeds of Tradition. The artworks focused on the concept of roots - concerning plants but even and especially human origins- and on a wider reflection on such a complex and current issue. The recovery and safeguarding of the individual and collective cultural memory of a territory is therefore a necessary step towards a global crisis in order to think about a future that provides a different perspective for our species and our habitat. The artists who dealt with these issues were: Kreszenzia Gehrer, Roberto Giriolo, {movimentomilc}, Zeroottouno and Luigi Scopelliti.
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