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"NessunaScusa, allwomanshow"

Una campagna di
NessunaScusa allwomanshow

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Una campagna di
NessunaScusa allwomanshow

"NessunaScusa, allwomanshow"

Campagna terminata
  • Raccolti € 30,00
  • Sostenitori 2
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura

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NessunaScusa allwomanshow

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Il Progetto

Nei primi cinque mesi dell'anno già 55 donne sono state uccise dai loro partner o ex. Le vittime spesso da anni subivano violenza psicologica, fisica. È infatti raro che l'uccisione avvenga con un raptus senza precedenti, così come è raro che la donna che subisce violenza trovi da sola il coraggio di denunciare. Spesso i figli, la paura di non essere creduta, la vergogna, il senso di colpa costituiscono la muraglia in cui la donna resta prigioniera.
Il testo si orienta a dare un messaggio forte per aiutare le donne a riconoscere la violenza subita e non aver paura o vergogna di esternarla perché le dinamiche della violenza sulle donne purtroppo sono sempre le stesse.

La performance entrerà nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, girerà tra associazioni, feste, piazze, teatri ecc con l’intento di divenire strumento di sensibilizzazione della violenza di genere aiutando gli spettatori, attraverso l’emozione, a riconoscere gli atteggiamenti che caratterizzano una relazione violenta all’interno delle mura domestiche. Nella stesura del testo l’autrice si è confrontata con molte donne che hanno attraversato sportelli e centri antiviolenza ed ha scelto di partire raccontando la storia vera di Isabella (nome di fantasia), una donna istruita, emancipata e madre che ha attraversato uno sportello antiviolenza perché subiva violenza psicologica che stava degenerando anche in primi accenni di quella fisica. Nel caso specifico l'uomo violento era per l'ambiente esterno il classico bravo ragazzo con l'aria mite e gioviale. Grazie al supporto dello sportello e alla sua ferrea volontà è riuscita a rompere le sbarre di questa escalation di violenza che come una prigione invisibile ha paralizzato e massacrato la sua vita.

Isabella oggi  lotta per reinserirsi nel mondo del lavoro,  vive serena con i suoi figli e si dedica alla ricostruzione di un’esistenza felice. Isabella intreccia il suo cammino con le storie di tante donne: migranti, operaie e altre lavoratrici discriminate e/o abusate sul luogo di lavoro.

Purtroppo nel mondo del lavoro le discriminazioni iniziano già a partire dagli annunci di lavoro con richiesta di bella presenza, aspetto piacevole, nazionalità italiana, libere da vincoli familiari, età ecc,  per degenerare nei colloqui di selezione con domande tipo: hai intenzione di farti una famiglia? Che tipo di relazione hai? Che lavoro fa tuo marito?

Dopo la caduta del fascismo con il conseguente percorso di liberazione femminile una gran parte della cultura dominante, musica, cinema, letteratura, televisione, ha contribuito alla costruzione di stereotipi femminili tipo “Madre /angelo del focolare” o “donna in carriera” o “donna di spettacolo/escort” senza mai impegnarsi alla considerazione del mondo femminile come un universo libero di esprimersi e di esistere nella totalità e nell’indipendenza  dei molteplici aspetti che lo caratterizzano.

Con Ironia e leggerezza la performance cerca sia di far luce sugli aspetti concreti e quotidiani che caratterizzano la violenza che di viaggiare nella storia  di antichi culti femminili e società matriarcali senza guerre fino a giungere alle streghe, quelle dell’antica saggezza e quelle più moderne che si sono battute per i diritti civili quali il voto, l’aborto e il divorzio.

Uno spettacolo che accenna anche alla violenza assistita da parte dei bambini che spesso le madri cercano di proteggere sopportando la violenza per non traumatizzarli con una separazione necessaria.

Fondamentale il lavoro fotografico: L’attrice Alessandra Magrini fotografata da Chiara Graziosi interpreta in ogni fotografia le storie e le emozioni raccolte attraverso le testimonianze delle donne che sono riuscite a liberarsi dalla violenza.

Dopo lo spettacolo sarà possibile confrontarsi e connettersi con sportelli antiviolenza, attiviste, delegate sindacali contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, supporto legale e psicologico.

Alessandra Magrini con la compagnia teatrale indipendente  AttriceContro da anni Gira l’Italia con spettacoli itineranti d’importante impatto sociale. L’autrice e attrice teatrale è stata per anni la voce che ha portato il teatro sulle frequenze di radiocittaperta, con la trasmissione “la carriola” che per 10 anni ha appassionato molti ascoltatori.  (spettacoli teatrali: I fantasmi de Roma 2003, Se questo è un Operaio, viaggio nell’inferno Ilva 2006, Partigiane della libertà 2007, Madama Cie 2007, Rosso Vivo, la storia di Carla e Valerio Verbano 2008, La bellezza resistente 2015, La bocca de Roma 2015, docufilm Gli occhi di Renato 2016.

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