Una campagna di
Andrea GentileContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
“A HUNDRED DEAD FIREFLIES”, una serie ispirata al romanzo "Una Pioggia di Lucciole Morte" di Daniele Converti, è l’incontro tra due mondi che spesso sono in lotta tra loro. La spensieratezza, l’affermazione della propria identità e i sogni dell’adolescenza da un lato; l’ansia di sentirsi un piccolo insignificante numero, la ricerca di ciò che si è realmente e la razionalità forzata della vita adulta dall’altro. TIMIO, il protagonista, nel corso dei cinque episodi della prima stagione, affronterà – in maniera abbastanza inconvenzionale - il passaggio dall’adolescenza al primo vero passo nel mondo degli adulti, rappresentato dall’esame di maturità scolastica.
Timio, nonostante si sforzi di sembrare normale come qualsiasi suo coetaneo alla soglia della maturità, non è un ragazzo come tutti gli altri. Timio, è un sognatore, chiuso nel suo mondo fatto di disegni, film, musica, sogni e soprattutto… INCUBI.
Incubi che diventano esponenziali durante l’ultima settimana di scuola, quando Timio si avvicina – dopo cinque anni d’indifferenza – a LICIA, una sua compagna di classe di cui è sempre stato innamorato. Licia, inspiegabilmente, mostra interesse nei confronti di Timio, considerato, da sempre, lo sfigato della classe.
Gli Incubi sono il filo-conduttore di tutti gli episodi, e sono estremamente connessi l’uno all’altro. Incubi che tormentano Timio, prima durante le ore di sonno, poi anche in pieno giorno, fino a generare delle vere e proprie allucinazioni in cui il ragazzo faticherà a distinguere la fantasia dalla realtà. Le allucinazioni sono rappresentate visivamente da uno stormo di LUCCIOLE che compare in camera del protagonista, tra i volumi della sua libreria.
La comparsa delle lucciole come manifestazione dei sentimenti per Licia, la pioggia di lucciole morte – al termine della prima stagione - come disillusione di un mondo che non ti accetta per ciò che sei: uno strambo, un diverso, un ragazzo pieno di manie ma estremamente sensibile.
L’intero primo arco narrativo è focalizzato sull’ultima settimana di scuola di Timio e i suoi migliori amici, DARIO ed EMMA, fino all’apice degli eventi rappresentato dalla festa di fine anno organizzata da Dario, in cui il cerchio di misteri e d’interrogativi trova una sua prima chiusura.
Timio, Dario, Emma e Licia, mostreranno quattro differenti aspetti della vita adolescenziale. L’insicurezza, l’ insolenza, la finzione, il pregiudizio; ma Timio si confronterà in prima persona anche con gli adulti: i suoi GENITORI. La casa, per Timio – ad eccezione della sua camera - non rappresenta un porto sicuro dove Timio può ripararsi dal mondo esterno, e la famiglia, soprattutto sua madre è un mare in tempesta colmo di tradimenti e malinconia.
Timio, in una realtà che, spesso, non vede come tale, non può fare altro che rinchiudersi nel suo mondo e interrogarsi sulle sue allucinazioni. Le lucciole sono la meraviglia e lo stupore. Timio non sa, che è la manifestazione della sua natura, in cui le visioni sono delle vere e proprie premonizioni, annunciate dall’enigmatica figura di un PRETE.
La serie ha un impianto narrativo fortemente teen drama, disseminato da elementi di tensione e horror, che fanno da cornice all’intera trama. Alto elemento che ricorre sono i silenzi, spesso eloquenti e rappresentativi degli stati d’animo sia dei ragazzi, sia degli adulti, i genitori, a loro volta alle prese con i loro problemi.
Il progetto sarà diretto dal giovane regista Andrea Gentile. Si tratta della sua terza opera dopo due cortometraggi: “Le Voci del Lago” (2014) e “Un arbitro in fuorigioco” (2015) prodotto dalla “Medusa”. Andrea si laurea in Canada in Regia e cinematografia e in seguito fa un master in scrittura cinematografica alla LUISS di Roma. Ha lavorato come assistente alla regia per la web-series “Under” di Ivan Silvestrini. Attualmente lavora per Rai Tre.
Commenti (1)