Vi piacerebbe sapere di quando Roger Glover ha ballato sui tavoli dopo una bottiglia di grappa? 

O preferite i racconti hard di Carmine Appice, le groupie ed il suo dito medio?

Forse vi interessa di più di quando Eric Bloom mi chiese di jammare con i Blue Öyster Cult, di quando guardai la finale dei campionati del mondo di calcio con Clive Bunker o di quando Glenn Hughes rimase chiuso nel bagno di un ristorante cinese ...

Magari vorreste sapere di quella volta che vidi Ian Gillan ubriaco baciare un pastore tedesco alla francese o di quando prese in braccio mia madre, ubriaco e a dorso nudo ...

Oppure di quando io e Ritchie Blackmore parlammo della comune passione per i giochi di prestigio.

«Second Hand Rockstar» sarà il titolo della mia autobiografia alla quale sto lavorando da tempo. 

“Un’autobiografia? Ma chi ti credi di essere?” potrebbe giustamente chiedersi qualcuno.

In realtà non credo di esser proprio nessuno, se non una persona innamorata della Musica, che nel corso della propria vita ha avuto la possibilità (fortuna, sfortuna ... o quel che volete) di vivere molte esperienze musicali ed umane a fianco di nomi leggendari del panorama Rock internazionale.

Mi chiamo Matteo Filippini, sono chitarrista e songwriter rock. Ho realizzato due album in studio, a nome Moonstone Project, con materiale originale e la partecipazione di autentiche leggende del rock come Ian Paice e Glenn Hughes dei Deep Purple, Graham Bonnet (Rainbow), Carmine Appice (Rod Stewart, Ozzy Osbourne), Steve Walsh (Kansas) e molti altri. 

Ho suonato sul palco assieme a Glenn Hughes, Ian Paice, Roger Glover, Don Airey, Michael Schenker, Bobby Kimball, Steve Lukather, Uli John Roth, Blue Öyster Cult e molti altri.

Questo è il principale motivo per cui ho deciso di metter nero su bianco le mie esperienze rock, raccontandovi (quasi) tutto: il bello ed il brutto, il buono ed il cattivo, i successi e le cocenti delusioni, i momenti di gioia e le incazzature, insomma davvero tutto quello che ho ritenuto poter essere interessante per qualsiasi appassionato di musica rock.

Non sono mai stato un perbenista, un ruffiano o semplicemente una persona «politicamente corretta». La maggior parte delle volte sono stato iperbolico, esagerato, emotivo, una sorta di «mina vagante», spesso additato, deriso e criticato, anche da chi avevo a fianco. Ma di una cosa sono certo; ho sempre cercato di metter un sacco di cuore in ogni progetto intrapreso. Poi il passo per diventare stronzo (e molti altri epiteti) agli occhi degli altri è più che breve. Ma cosa volete che importi ad un rocker di esser chiamato stronzo? Sarebbe preoccupante il contrario.

Le pagine di Second Hand Rockstar saranno uno spasso per alcuni, altri le troveranno offensive e scabrose, altri probabilmente ne rimarranno delusi. Per me riesumare alcune delle vicende che mi hanno visto direttamente coinvolto è stato motivo di gioia, nostalgia e divertimento, ma anche dolore e frustrazione; insomma una sorta di terapia d’urto ed un modo, forse un po’ sui generis, di ritrovare se stesso. 

Sono comunque certo che, in un modo o nell’altro, Second Hand Rockstar riuscirà a lasciarvi qualcosa di me, dei grandi musicisti con cui ho avuto a che fare e della grande passione che ho dedicato alla musica in tutti questi anni.

Oggi chiunque, grazie alla piattaforma di crowdfunding Produzioni Dal Basso, può in qualche modo diventare «produttore» del mio libro, sostenendo la sua realizzazione e contribuendo con una quota. Vi sono diverse formule che danno diritto a diverse «ricompense».

Cliccando appunto sulla scheda «ricompense» è possibile acquistare Second Hand Rockstar in versione eBook, in versione cartacea (paperback), in edizione limitata (tiratura di sole 50 copie con copertina rigida, numerate ed autografate) oppure acquistare il “supporter pack„ che prevede anche l’inclusione negli «special thanks» del libro!

L’uscita è prevista per il 15 ottobre 2017 ma fin da subito chiunque può aiutare Second Hand Rockstar a prendere forma, in modo che sia anche un po’ il vostro libro.

Grazie di cuore e keep on rocking!

Matteo Filippini