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Il crowdfunding per non far morire una realtà, davvero indipendente, della cultura.
BLUE DESKè una delle associazioni pulsanti del paese: cinema, documentari, teatro, progetti nelle scuole, avanguardia sui temi sociali, laicità, grandi eventi gratuiti. Ha realizzato retrospettive sui più grandi cineasti contemporanei, ha prodotto alcuni dei più significativi documentari e spettacoli teatrali degli ultimi anni, ha fatto da battistrada raccontando i tanti nervi scoperti della società e dato risposte concrete ai vuoti delle istituzioni.
Blue Desk è una realtà dinamica che lavora in tutta Italia e che fa progetti anche all'estero, ma che ha le fondamenta a Roma, in un piccolo luogo 'magico' dove si sostiene il cinema-documentario attraverso proiezioni ed incontri con gli autori, dove suonano musicisti di grande livello, dove vanno in scena libri e performance, dove nascono le idee ed il coraggio per intraprendere sfide impari ( come solo i progetti culturali sanno essere...).
Un luogo che ora è a rischio chiusura.
L’associazione nasce nel 2008 in periferia, a Centocelle, e nel 2012 dopo infinite ricerche riesce a trovare un luogo fisico a Furio Camillo. Una zona che si è dimostrata essere il ponte perfetto per portare istanze reali alla città. A Roma molte realtà gravitano in quartieri gentrificati e si rapportano ad un pubblico che già chiede certe cose, mentre noi sin dalle origini ci siamo trovati nella sfida di dialogare con un pubblico più eterogeneo, ancora da creare in qualche modo, ed un luogo stretto tra le arterie Appia e Tuscolana in questo senso si è rivelato un terreno davvero fertile.
Oggi, nel nostro ‘piccolo’ spazio (30 mq), le persone vengono da tutta Roma. Oggi il posto come dicono tutti 'è magico', ma quando l'abbiamo preso era una cantina ammuffita che affacciava sulla strada. Uno spazio anonimo, uno stanzone 7X4 in stato di abbandono, che era in mano ad un partito politico della sinistra ormai senza più iscritti. 'Se lo sistemate a spese vostre, preferiamo ospitarvi piuttosto che lasciarlo marcire. Quando scadrà il contratto a nostro nome faremo in modo di farlo fare a nome vostro'.
Pieni di entusiasmo siamo partiti con questa nuova sfida. Per renderlo il luogo che è ci abbiamo messo più di 5 mesi di lavoro. Tanti amici ci hanno regalato il loro tempo e grazie alle attività parallele dell'associazione siamo riusciti piano piano a comprare l'attrezzatura, e a renderlo accogliente e tecnicamente efficente.
Tanta sinergia. Tanto olio di gomito. Tanto investimento affettivo e materiale e ad inizio 2013 la nostra piccola sala ha debuttato con la retrospettiva completa dei documentari di Werner Herzog dagli anni 60 ad oggi. La rassegna è stato un successo di pubblico e stampa e dal quel momento non ci siamo più fermati...
Il fantomatico contratto di cui sopra era in realtà già scaduto ai precedenti locatari. E questo si è scoperto nel 2015 quando l'Ater, l'azienda territoriale proprietaria dell'immobile, facendo un censimento dei locali ci ha intimato di lasciare il posto perchè a tutti gli effetti lo stavamo occupando illegalmente.
Noi siamo cascati dalle nuvole e abbiamo iniziato una lunga battaglia per non essere cacciati. Più di un anno di tavoli con gli avvocati e trattative sfiancanti non sono serviti però a farli desistere. L'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è un'assurda richiesta di 15.000 euro di saldo che corrispondono agli affitti non pagati dal 2008 dai precedenti locatari. Questa è per l'Ater l'unica condizione per farci il contratto e permetterci di non perdere quello che con dedizione e costanza abbiamo costruito in questi anni.
A luglio 2017, quando ci eravamo ormai quasi arresi all'inevitabile abbandono del luogo, abbiamo dato un colpo di reni. E abbiamo deciso che non potevamo mollare. Che nessuno avrebbe voluto che mollassimo. Che mollare avrebbe significato 'mollate tutti'. Ancora una volta abbiamo raccolto tutte le nostre forze e ci siamo messi a lavoro per creare un grande movimento, di artisti, di amici, di spettatori... per non cedere all'onda burcocratica che sta affossando tutti gli sforzi culturali del paese.
Con un piccolo aiuto di tanti possiamo farcela!
Quando abbiamo deciso di lanciare la campagna di visibilità per questo crowdfunding, coinvolgendo tutti gli artisti che hanno condiviso con noi 10 anni di storia, ci è venuto naturale usare l'hastag #MY DESK IS BLUE ... perchè tutti sentissero proprio il nostro progetto culturale, perchè le scrivanie degli artisti e di chi non può vivere senza cultura sono sicuramente colorate...
Il primo a metterci la faccia è stato uno dei più grandi registi viventi, il mitico Ken Loach, con cui siamo in contatto da quando, nel 2008, lo intervistammo per un documentario sulle battaglie dei lavoratori. Da allora il filo con lui non si è mai interrotto e nel 2015 abbiamo organizzato alla Casa del Cinema di Roma un'intera settimana gratuita attorno al suo cinema: proiezioni, incontri, approfondimenti.
Insieme alla sua sono cominciate ad arrivare le foto di tutti gli altri artisti con cui abbiamo lavorato e con cui lavoriamo ancora. E allo stesso modo stanno facendo tutti gli amici e tutto il nostro pubblico.
Seguici sui social. Scattati una foto con la scritta #MY DESK IS BLUE, pubblicala sulle tue bacheche insieme al link di produzionidalbasso e poi inviala anche a noi: info@bluedesk.it, la inseriremo sulla wall del nostro sito. Contribuisci con quello che vuoi al nostro crowdfunding, se quello che puoi è anche solo dedicargli un tempo per ampliarne la visibilità sarà quello il tuo contributo economico...
Retrospettiva su tutti i documentari dagli anni '60 ad oggi. Due mesi di proiezioni.
Una settimana sul suo cinema: proiezioni, incontri, approfondimenti. Ingresso gratuito.
La prima retrospettiva in Italia sul regista de 'Il Grande Silenzio'. Ingresso gratuito.
Distribuzione in Italia, con Amnesty International, del documentario censurato in Russia.
Un mese di di proiezioni e incontri con grandi professioniste del cinema italiano.
Retrospettiva su uno dei più grandi documentaristi italiani, che negli anni '60 lavorò al fianco di Ernesto De Martino.
Blue Desk porta al più importante festival di SanPietroburgo una rassegna di documentari italiani.
Un'arena totalmente dedicata al suo cinema, all'interno del cortile dove realizzò 'Una giornata particolare'. Ingresso gratuito.
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E' la globallizzazione bellezza! Un gruppo di europei gira il paese per riscoprire il senso dei campesinos. In lavorazione
Vincitore del MigrArti, presentato al Festival di Venezia. Il ritorno di Hamza in Anatolia, dopo 19 anni di esilio politico.
Realizzato nell'ambito della Mostra 'Schedati, perseguitati, annientati - I malati psichici durante il Nazionalsocialismo'
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Vincitore del Premio Ilaria Alpi, programmato da Rai Tre. Il primo doc in Italia sulle seconde generazioni, proiettato dovunque
Il racconto dall'interno delle condizioni di schiavitù degli Indiani Sik nell'Agro Pontino.
Film riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale. Proiettato in tutto il mondo. Uno spaccato sulle battaglie dei lavoratori.
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Musicista e compositore tunisino. Membro e fondatore de L'Orchestra di Piazza Vittorio
Raffinata chitarrista italo-francese. Considerata da Giovanna Marini tra le più originali interpreti contemporanee
Musicista e ricercatore di musica popolare. Dal 2000 suona e dirige la Stage Orchestra di Moni Ovadia
Un trio che reinterpreta colonne sonore con l'esperienza delle tournèe dell'Orchestra di Ennio Morricone
Fisarmonicista rom che suona con Moni Ovadia e Vinicio Capossella
Uno dei più bravi chitarristi italiani che fa miracoli con le sue corde d'acciaio.
Unica data italiana di uno dei tradizionali chitarristi flamenchi dell'Andalusia.
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Il canto di una generazione che emigra. Tre anni di tournèe nazionale. Considerato da pubblico e critica tra i lavori più importanti degli ultimi anni.
Prima del femminicidio c'è la perdita di umanità. Un giallo psciologico che apre nuove letture e nuovi orizzonti.
Il dramma argentino a 40 anni dalla dittatura. Una lettura scenica che mette a sistema l'alleanza potere, chiesa, economia.
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