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Il crowdfunding per il nuovo libro delle Edizioni Rapporti Sociali
Era il 1898, quando Nadežda Konstantinovna Krupskaja, rivoluzionaria e pedagogista russa, condannata alla deportazione nel governatorato dell'ufa, nella Russia europea, per propaganda illegale e attività sovversiva, chiese di essere trasferita nel villaggio di Šušenskoe, in Siberia. Era lì che era stato deportato Lenin, per le stesse ragioni e fu lì che, in quello stesso anno, esattamente 120 anni fa, si sposarono. Da quel momento, un amore sincero e appassionato si intrecciò costantemente all'infaticabile lavoro politico di entrambi nel costruire la Rivoluzione e poi dirigere il primo Stato socialista della Storia, l'Unione Sovietica.
La biografia avventurosa e responsabile della principale collaboratrice di Lenin, la compagna Krupskaja, tra missioni all'estero e cifrature delle corrispondenze del marito con gli altri attivisti rivoluzionari, lavoro clandestino e preparazione ideologica di massa, sarà presto di nuovo in stampa! Una pubblicazione preziosa e bella, particolarmente utile a noi oggi per gli insegnamenti di vita e di Storia che se ne traggono.
È ai lavori di questa pubblicazione che chiamiamo a partecipare e sostenere con un piccolo versamento nell'arco della campagna di crowdfunding. Perché l'editoria al servizio della lotta di classe lavora così, in pieno autofinanziamento, facendo appello al contributo di tutti. Oggi più che mai vorremmo che i nostri libri non fossero concepiti come merci. Vorremmo poter produrre, realizzare, libri come strumento al servizio della lotta di classe.
In una società dove ogni ente, autorità, istituzione o agenzia obbliga a versare parte dei nostri soldi ad una editoria commerciale ed asservita, possiamo ancora scegliere liberamente di sostenere l'editoria indipendente, possiamo scegliere e invitare altri a scegliere di..vivere con Lenin.
I 1.000 euro che vi chiediamo di aiutarci a raccogliere serviranno a coprire solo una parte del fondo necessario per creare il nostro e vostro libro. In ogni caso grazie per il prezioso supporto che ci darete!
Nadezhda Krupskaja, compagna di Vladimir Lenin ha vissuto una vita lunga e travagliata ed è passata alla storia come il volto femminile e meno conosciuto della Rivoluzione.
«Ci amavamo profondamente. Il fatto che non ne parli nei miei scritti non vuol dire che la nostra vita sia stata priva di poesia o di passione romantica». Tuttavia, il lavoro politico occupò il primo posto nell’esistenza di entrambi. Nel 1900 vagarono per l’Europa dove spesso cambiarono luogo di residenza. In tutto quest’arco di tempo Nadežda restò la principale collaboratrice di Lenin e si occupò, tra l’altro, delle complesse operazioni di cifratura dell’immensa mole di corrispondenza con gli altri attivisti socialisti. Tutta la vita di questa donna, eminente rivoluzionaria, compagna e amica fedele di Vladimir Ilic Lenin, rappresenta un esempio di come si possa servire la grande causa dell’emancipazione dell’umanità dall’oppressione. La sua intimità con Lenin derivava proprio dalla sua straordinaria abnegazione.
La mia vita con Lenin di Nadežda Konstantinovna Krupskaja è un testo che, nel rendere onore, con grande amore rivoluzionario, a Lenin, suo compagno nella vita come nella lotta, testimonia con estrema naturalezza le questioni politiche più importanti del movimento rivoluzionario internazionale di quel periodo. Una dirigente comunista di prima importanza, quale la Krupskaya fu, trasmette nel suo libro, un sunto semplice e sereno delle lotte affrontate per far prevalere la linea giusta, la linea della vittoria e, attraverso la sua vita, quella di Lenin e di altri comunisti e comuniste rifugiati all'estero, permette di scoprire e ritrovare insegnamenti di rigore morale e condotta di vita particolarmente utili.
Un intensa attività politica, l’arresto, l’esilio, i lunghi anni dell’emigrazione, ecco le tappe della rivoluzionaria professionale N. K. Krupskaja, ecco le fasi della lotta per la rivoluzione socialista.
N.K. Krupskaja insegnò gratuitamente al proletariato alla scuola di domenica sera, dove i lavoratori andavano per avere almeno qualche conoscenza. La scuola era abbastanza lontana dietro l'avamposto di Nevsky, ma non spaventava la speranza disperata e audace. Là, non solo insegnò ai lavoratori a scrivere e a contare, ma ha anche propagato il marxismo, partecipando attivamente all'unificazione di piccoli gruppi in un'unica organizzazione. Lenin e gli altri bolscevichi, completarono questo processo. Così fu costituita l'Unione di Lotta per l'Emancipazione della Classe di Lavoro, dove Krupskaya occupava uno dei luoghi centrali.
Quell’attività, come dovette ricordare lei stessa, le dette molto "nel senso che venni a comprendere l’ambiente operaio, la vita quotidiana degli operai. Quegli anni coincisero con gli anni in cui in me acquistava forma e si irrobustiva la concezione del mondo marxista. Appena mi si appalesò la funzione che la classe operaia era chiamata ad assumersi nella causa dell’emancipazione di tutti i lavoratori, inesorabilmente mi sentii attratta dall’ambiente operaio, dal lavoro tra gli operai”.
"Mi saldai all'attività rivoluzionaria con gli operai grazie alle infinite conversazioni e alle lezioni che tenni in classe, conobbi le loro condizioni di vita e di lavoro. Nei miei cinque anni di scuola, ho respirato la vita nel mio marxismo e mi saldai alla classe lavoratrice".
L'amore dietro la causa rivoluzionaria. Nel circolo marxista la Krupskaja incontrò un giovane socialista, Vladimir Ulyanov, passato alla storia come Lenin. Come scrive, erano “già piuttosto intimi” quando nel 1896 Lenin a causa della sua attività rivoluzionaria fu arrestato dalla polizia e finì dietro le sbarre. L’anno successivo venne mandato al confino nel villaggio di Shushenskoe (a 4.500 km a est di Mosca) e affinché la Krupskaja potesse seguirlo dovettero sposarsi in chiesa. “Ci toccò recitare un’intera commedia”, rammenterà in seguito la Krupskaja.
Già nel periodo precedente ai lunghi anni dell'emigrazione (dal 1901 al 1905 in Germania, Inghilterra e Svizzera, e dal 1907 al 1917 in Svizzera, Francia, Polonia e di nuovo in Svizzera), la Krupskaja non fu solo la moglie di Lenin, ma un'attiva, motivata e preziosa collaboratrice della causa rivoluzionaria e, negli anni 1905/1907, rivestì il ruolo di segretaria del Comitato Centrale del Partito socialdemocratico.
Quando Lenin finì in carcere, iniziò tra loro una stretta corrispondenza in codice (usando il latte come inchiostro) per eludere la censura delle autorità. Tra il 1901 e il 1905 la Krupskaja fu segretaria della redazione del giornale Iskra e, come tale, era a capo di tutta la corrispondenza con gli organi di partito e con i compagni isolati della Russia: era lei che organizzava le spedizioni della letteratura clandestina e i passaggi illegali di frontiera. Oltre a ciò curava i rapporti con le donne dell'emigrazione russa e ha partecipato, come capo delegazione, alla Conferenza internazionale della donna a Berna (1915). Due anni dopo pubblicò lo studio dal titolo lstruzione popolare e democrazia, in cui mise in luce l'inconsistenza della scuola borghese.
La Krupskaja era la prima a cui Lenin leggeva i suoi scritti, confidava i suoi pensieri, esponeva i suoi progetti. Quando Lenin dovette defilarsi per sfuggire al mandato di cattura del governo provvisorio di Kerenski, fu lei che lo tenne in contattocon il CC del partito. Più tardi racconterà con ironia che, andandolo a trovare a Helsingfors (Helsinki) in Finlandia, munita d'una carta d'identità intestata ad Agafia Atamanova, domestica, fu costretta a recitare la parte, lei che parlava quattro lingue, di una povera ignorante incapace persino di decifrare i nomi delle strade.
L'attentato a Lenin della terrorista Kaplan cadde come un fulmine a ciel sereno. Nadja cercò coraggiosamente d'aiutare il marito a superare il difficile momento, invogliandolo a scrivere con la sinistra. II mattino lo dedicavano ai giornali e alle riviste, talvolta Nadja gli leggeva dei racconti o delle poesie. Dopo la sua morte, avvenuta il 21 gennaio 1924, ebbe la forza di recarsi alla seduta funebre del II congresso dei Soviet, pronunciandovi un discorso. A chi le chiedeva come avrebbe voluto un monumento per il marito, rispose di non permettere alla loro tristezza di trasformarsi in "venerazione esteriore" della personalità di Lenin. "Se voi volete onorare la sua memoria costruite degli asili nido, dei giardini d'infanzia, edificate case, biblioteche, policlinici, ospedali, ricoveri per invalidi e così via, e soprattutto mettete in pratica i suoi insegnamenti".
"Il nostro partito, un piccolo gruppo rispetto alla popolazione totale, ha assunto questo compito. Questo piccolo gruppo si è impegnato a cambiare tutto e ha cambiato tutto. Che questa non sia un'utopia, ma una realtà in cui viviamo, è stato dimostrato".
Dopo la vittoria della Grande rivoluzione socialista d’Ottobre del 1917 la Krupskaja dedicò tutte le sue forze all’edificazione del primo Stato dei lavoratori al mondo, alla causa dell’istruzione popolare e all’educazione dei cittadini della società socialista. Nadežda Konstantinovna Krupskaja, fu anche un eminente pedagogista sovietica, il suo nome si inserisce nel novero dei maggiori pensatori e pedagogisti. Fondamentale fu il suo ruolo nella fondazione della nuova pedagogia socialista e del sistema d’istruzione sovietico per il quale lavorò ad uno studio di ampio respiro uscito nel 1917.
"Il nostro lavoro all'interno dell'educazione è parte della battaglia per rovesciare la borghesia. Noi possiamo contrastare l'ipocrisia e le menzogne con la completa ed onesta verità. Noi dichiariamo pubblicamente che il divorzio dell'educazione dalla vita e dalla politica è menzogna ed ipocrisia. Di fatto le scuole erano trasformate in nient'altro che in strumenti del dominio di classe della borghesia. Esse erano completamente imbevute dello spirito borghese di casta. Il loro scopo era quello di fornire ai capitalisti, obbedienti lacchè ed abili lavoratori". V.I. Lenin
Al nome di N. K. Krupskaja sono legati la fondazione, lo sviluppo e l’attività delle organizzazioni dei pionieri e dei giovani comunisti (Komsomol). Parlando dei successi raggiunti dall’URSS nel campo dell’istruzione, la gente sovietica ricorda con riconoscenza la figura di N. K. Krupskaja, che per tutta la vita si consacrò alla lotta per la felicità del popolo lavoratore, per la nuova società comunista, per l’educazione dell’uomo nuovo.
“II marxismo mi ha dato la felicità più grande che una persona possa sognare: sapere dove andare, la quieta fiducia nell’esito finale della causa cui si è legata la propria vita”.
I
Per il crowdfunding abbiamo 100 giorni di tempo. Questo è il tempo che ci siamo dati per raccogliere quanto necessario a coprire una parte dei costi di produzione del libro. La mia vita con Lenin andrà in stampa ad Aprile 2018 ed entro Maggio 2018 sarà disponibile nelle librerie e presso i circoli e le sedi in cui le Edizioni Rapporti Sociali operano. Nel frattempo procederà il lavoro di correzione e di impaginatura.
Questa pubblicazione, al pari di altre da noi editate, è una grande sfida che le Edizioni Rapporti Sociali hanno raccolto. Questa sfida merita di essere affrontata e vinta, per far conoscere al più ampio numero di persone, a cominciare da quanti vogliono comprendere il mondo per trasformarlo e sono decisi a darsi gli strumenti per farlo, una storia di vita, di lotta e abnegazione assai utile. La storia di N.K. Krupskaja è assai utile anche a quanti, tal volta presi dallo sconforto, sono tentati di credere che il futuro non ci appartiene perchè non possiamo costruirlo o perchè costruirlo è qualcosa che compete ad altri.
In un paese sano, in un paese che non ha paura di promuovere cultura e memoria storica, basterebbe avere un contenuto di valore per far produrre un libro come questo. Ma l'Italia, al pari di altri, non è un paese normale, è un paese intento a gestire una crisi economica, politica e sociale e della quale dobbiamo ancora vedere gli effetti peggiori. In un paese come questo, se una piccola casa editrice, tanto più se indipendente, è intenzionata a produrre un libro che non rientra tra i gusti e gli interessi delle grandi case editrici o meglio ancora se il libro in questione contiene insegnamenti proprio per cambiare il sistema sociale che queste condizioni determina, bisogna trovare soluzioni differenti, ideare piani per l'autofinanziamento, raccogliere il sostegno delle masse. Le difficoltà che deve affrontare una casa editrice indipendente, non ci scoraggiano, non l'hanno mai fatto. Al contrario, siamo stimolati a trovare nuove soluzioni e questo, per lo più significa scoprire e dare vita a nuovi legami con le persone, con le quali procedere lungo un percorso di vita per la costruzione dell’alternativa politica alla società borghese.
Un percorso di questo tipo è certamente più faticoso, ma anche più appassionante e ci permetterà di restare indipendenti quali siamo da più di 30 anni a questa parte. È con questo criterio che costruiamo e rafforziamo i nostri legami con quanti lottano per comprendere e per trasformare il mondo e ai quali noi stessi apparteniamo.
Fondate da Giuseppe Maj nell’aprile del 1983, le Edizioni Rapporti Sociali, mettono al centro della propria attività lo studio approfondito dell’epoca imperialista, il bilancio dell’esperienza storica del movimento comunista e la sua rinascita, il movimento di resistenza delle masse popolari alla crisi del capitalismo e l’instaurazione del socialismo nei paesi imperialisti, avendone elaborato il quadro pratico, teorico e di esperienza attuale.
Negli anni, il lavoro delle ERS si è esteso e approfondito ulteriormente. Dalle pubblicazioni di carattere politico, ideologico e filosofico che favoriscono l’orientamento e la concezione comunista del mondo, alle produzioni del movimento di resistenza attuale, dalla narrativa della prima ondata della rivoluzione proletaria, ai classici del movimento comunista.
L’obiettivo per cui nacquero le ERS è accumulare e diffondere tra quanti lottano per la trasformazione della società la conoscenza del movimento economico e della storia dell’epoca imperialista come condizione indispensabile per la costruzione dell’alternativa politica.
Edizioni Rapporti Sociali
Via Privata Tanaro, 7 - 20128 Milano
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Tel: 02 2630 6454
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