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Il film Caterina è il ritratto di una delle maggiori interpreti e ricercatrici del canto popolare in Italia, Caterina Bueno. Cominciato nei primi anni ‘60, il suo lavoro ha reso possibile il recupero e la diffusione di un vasto repertorio di canti, tramandato oralmente fino al ventesimo secolo e altrimenti destinato all’oblio.
Una vita divisa tra ricerca e spettacolo ha portato Caterina a calcare i palchi nazionali e internazionali, rendendola una figura imprescindibile del mondo culturale dell’epoca e facendole incrociare il cammino con alcuni tra i più importanti intellettuali come Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Umberto Eco e artisti come Giovanna Marini, Fausto Amodei e Francesco De Gregori.
Caterina rappresenta anche una parabola significativa della trasformazione sociale e culturale che ha subìto l’Italia a partire dagli anni del boom economico e, più in generale, sul rapporto di un Paese e di una comunità con la propria memoria storica e con la propria cultura.
Caterina
Un viaggio alle radici del folk italiano attraverso le immagini e le parole di una delle sue più grandi interpreti
Regia di Francesco Corsi
Produzione Kiné
Formato HD
Durata 75’ Theatrical – 52’ TV
In collaborazione con Istituto Ernesto De Martino, AESS - Archivio di Etnografia e Storia Sociale Regione Lombardia, Associazione Culturale Bueno, Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia.
Nell'immagine dal basso verso l'alto, Caterina Bueno, Antonio De Rose e Francesco De Gregori
A partire dagli anni ’60, la figura di Caterina Bueno ebbe una notevole risonanza sui palchi e nei media (tv, radio, carta stampata) nazionali e internazionali. Addirittura, nel 1967 Caterina fu la protagonista di un documentario sul suo lavoro pionieristico di ricerca, "Caterina Raccattacanzoni", in cui una piccola troupe seguiva la giovane ricercatrice nelle zone più isolate della campagna toscana.
Di molti di questi preziosi documenti si erano perse le tracce: il loro ritrovamento, a cinquant’anni di distanza, offre l’occasione di raccontare la vita e le opere di Caterina Bueno attraverso un viaggio “parallelo”, che percorrerà le stesse tappe e servirà a ricomporre, grazie a numerosi frammenti sul filo della memoria e della musica, il ritratto di un’artista tanto significativa.
I luoghi e i volti incrociati da Caterina durante i suoi viaggi e i suoi spettacoli portavano i segni di un passaggio storico epocale, in cui le campagne si svuotavano a causa dei mutamenti sociali determinati da un boom economico che sembrava capace di seppellire le tracce di un intero patrimonio di musica e cultura popolare. Ad accompagnarci sarà la viva voce di Caterina che racconterà, attraverso registrazioni inedite, interviste, canzoni e altro materiale di repertorio, la propria straordinaria esperienza di ricerca e spettacolo.
A completare il quadro, interverranno puntualmente le testimonianze di alcuni esponenti del mondo della cultura e della musica che hanno condiviso il proprio percorso artistico e umano con quello di Caterina.
Caterina Bueno nasce a Fiesole il 2 aprile 1943, figlia della scrittrice svizzera Julia Chamorel e del pittore spagnolo Xavier Bueno. Sin da ragazzina comincia a girare per campi, mercati e osterie registrando le modalità, le formule, le melodie e i testi della tradizione orale contadina.
La sua voce si trasforma presto nella voce-simbolo della Toscana degli ultimi: basti pensare a canzoni come Maremma Amara o il Lamento del carbonaro, ritratti di una complessa e drammatica epoca storica che, senza il suo intervento, avrebbero continuato a far parte di un vero e proprio patrimonio culturale sommerso.
L’attività di ricerca è poi coronata da un’incessante impegno sui palchi italiani e internazionali, a partire dagli anni ’60, con il pionieristico spettacolo Bella Ciao del Nuovo Canzoniere Italiano (insieme a Giovanna Marini, Giovanna Daffini, Michele Straniero e altri) e con la partecipazione allo spettacolo Ci ragiono e canto di Dario Fo, fino a spettacoli rivolti alle varie espressioni del folk italiano, come Ed ora il ballo, o alle esibizioni all’interno del Folk Studio di Roma, accompagnata dal giovane chitarrista Francesco De Gregori (che le avrebbe in seguito dedicato la canzone Caterina).
Caterina è diventata, col tempo, una figura cardine per ampi settori del mondo musicale: è stata ispiratrice e maestra per cantanti, interpreti e cantautori, ma ha anche contribuito a mantenere viva e attuale la memoria della terra e la cultura popolare.
Clicca per conoscere la discografia essenziale di Caterina
Il costo complessivo di un film comprende tutte le fasi di lavorazione, a partire dalle prime ricerche e dai sopralluoghi fino ad arrivare al montaggio ed alla post-produzione.
Gran parte dei filmati può essere ottenuta solo a pagamento e ad un costo estremamente elevato (ca 2500 euro al min), purtroppo non sostenibilecon le sole forze della nostra produzione.
Per questo motivo abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi tramite crowdfunding: le vostre donazioni ci permetteranno di acquistare i diritti di filmati che provengono dagli archivi (RAI, Luce e altri archivi istituzionali), un materiale "prezioso" e assolutamente necessario per raccontare al meglio la storia di Caterina Bueno.
Nello specifico, abbiamo previsto tre segmenti: al raggiungimento della prima soglia, 5000 euro, riusciremo ad acquistare 2 minuti di filmati; con la seconda, 10000euro, otterremo 4 minuti; infine, con la raccolta completa, 15000 euro, potremo acquistarne 6.
Tutti i sostenitori entreranno in una mailing list che li aggiornerà passo dopo passo dei nuovi materiali creati e dello sviluppo del progetto Caterina.
I sostenitori che ci aiuteranno con una quota superiore ai 10 euro saranno ringraziati pubblicamente sulla pagina facebook Caterina Bueno e sul sito caterinabueno.com
Per le quote a partire da 50€ il ringraziamento comparirà anche nei titoli di coda del film
Ogni quota darà diritto a ricompense esclusive dettagliate nel menù a destra
Se hai scelto una ricompensa dai 500€ in su, contattaci per i dettagli!
Condividi il progetto via email o sui tuoi canali social: aiutaci a far conoscere quanto fosse speciale il lavoro artistico di Caterina Bueno!
Francesco Corsi (Siena, 1980), regista, è laureato in Storia del Giornalismo e ha diviso studi e formazione tra le università di Siena, Pisa, Barcellona e Madrid. E’ co-fondatore di Kiné, per cui si occupa principalmente di scrittura per documentari e progetti di comunicazione integrata. Il suo primo lungometraggio, Memorias, è un viaggio tra la Spagna e l’Italia, attraverso i territori ancora segnati dalle ferite della guerra civile, alla ricerca delle voci dei testimoni e di tracce di memoria. È autore del libro L’utopia della base, edito da PuntoRosso (Milano, 2011).
Kiné realizza documentari e produzioni per il cinema, la televisione e le nuove piattaforme digitali. Fin dalla sua nascita, Kiné ha preso parte a importanti coproduzioni internazionali e presentato i propri lavori nei festival e nei principali mercati europei e internazionali.
Tra le prime produzioni, nel 2012 Anita, di Luca Magi, è stato in competizione al Torino Film Festival e a DocLisboa. Nel 2013, Vacanze al mare, di Ermanno Cavazzoni, è stato selezionato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, mentre Il Treno va a Mosca, di Federico Ferrone e Michele Manzolini è stato tra i film più apprezzati al Torino Film Festival e distribuito con successo da Istituto Luce Cinecittà. Nel 2014, ancora al Torino Film Festival, è stato presentato Una nobile rivoluzione, di Simone Cangelosi, distribuito da Cineteca di Bologna. Nel 2015, al Festival dei Popoli è stato presentato L’ombelico magico, di Laura Cini. Nel 2016 L’ombelico magico si è aggiudicato la Menzione Straordinaria “BIM 60” al 34/mo Bellaria Film Festival mentre Circle, prodotto con Rai Cinema e diretto da Valentina Monti, è stato presentato al Filmmaker Festival di Milano. Nel 2017, Il Principe di Ostia Bronx, di Raffaele Passerini, ha conquistato il Biografilm Festival aggiudicandosi tre premi: LifeTales Award (premio della giuria “al più travolgente racconto biografico” della sezione Italia); Audience Award (premio del pubblico per la sezione Italia); Biografilm Follower Award (premio attribuito dai follower del Festival al film più amato di tutto il Biografilm 2017). Nel 2018, L’uomo con la lanterna, di Francesca Lixi, si è aggiudicato il Premio Corso Salani al 29° Trieste Film Festival, mentre Storie del dormiveglia, di Luca Magi, si è aggiudicato la Mention Spécial Interreligieux al 49° Visions du Réel International Film Festival. Nello stesso anno, Il Principe di Ostia Bronx e L’uomo con la lanterna vengono distribuiti nelle sale italiane da Kiné in collaborazione con Movieday.
Vuoi saperne di più e rimanere aggiornato sullo sviluppo del progetto? Scrivici o seguici sui nostri canali!
Sito: www.caterinabueno.com
Email: info@caterinabueno.com
Facebook: caterinadoc
Instagram: caterinabueno
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