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INNIO’ per Pierluigi Cappello (1967-2017)
Non chiederti che cosa può fare per te l’ Associazione Culturale Porto dei Benandanti, ma che cosa tu puoi fare per L’Associazione Culturale Porto dei Benandanti!
Partecipa con un tuo contributo alla realizzazione di notturni 2018!!!
Puoi fare una donazione libera o scegliere tra le ricche e gustose ricompense benandanti!
Il Porto dei Benandanti organizza dal 2005 notturni di versi, piccolo festival della poesia e delle arti notturne, che si svolge a Portogruaro, Fossalta di Portogruaro, Teglio Veneto, Concordia Sagittaria, Cinto Caomaggiore e anche in altri comuni del Veneto Orientale.
Notturni di versi si propone, da sempre, come luogo e laboratorio di ricerca per comprendere, percorrere e sfumare i confini tra le espressioni artistiche. Il festival, che giunge nel 2018 alla quattordicesima edizione, si è consolidato come una delle più significative proposte culturali del territorio, coinvolgendo un pubblico sempre numeroso e attento.
Notturni di versi è un festival di poesia, ma non solo, intorno ai vari eventi poetici (presentazioni di libri, readings, poetry slam, incontri con gli autori) trovano infatti spazio anche teatro, musica e arti visive.
Nel corso di questi anni hanno partecipato al festival più di un migliaio tra poeti, musicisti e artisti di diversa provenienza (locali, nazionali e internazionali), affermati o alle prime esperienze, rendendo questa manifestazione un importante luogo di incontro, di scambio e di confronto culturale.
Da dove nasce il tema?
Esiste luogo per la Poesia nel mondo contemporaneo?
Oggi, chiunque si occupi di poesia ha la sensazione di essere fuori luogo, che non vi sia uno spazio possibile per accoglierla, in quanto si presenta come non necessaria all’efficace svolgimento delle attività umane. Sottratta alla logica funzionale che guida l’agire contemporaneo, la poesia non ha mercato, la poesia non fa spettacolo, la poesia non alimenta il circo dell’informazione mediatica.
Ma proprio perché pare non esistere questo spazio alla vita della poesia, il Porto dei Benandanti tenta di offrire una possibile risposta accogliendo la suggestione ispirata da INNIO’, una delle più significative e lungimiranti poesie di Pierluigi Cappello, poeta friulano scomparso lo scorso anno, tra le voci più importanti ed ascoltate del panorama poetico italiano degli ultimi anni.
Come ricordato dallo stesso Cappello “INNIO’ è un avverbio friulano ormai caduto in disuso, formato da una preposizione e da una negazione. Significa precisamente in nessun luogo, da nessuna parte.”
Il nessun luogo proposto da Cappello ci è sembrato aprire alla poesia uno spazio inaspettato, non calcolabile con la precisione dei moderni navigatori satellitari, uno spazio dato invece dalla possibilità di trovarsi in tutti i luoghi esistenti e immaginabili, svincolati dal tempo e dallo spazio della concretezza. Il luogo della poesia ci è apparso così essere anche quello del rischio, dell’assenza di coordinate rassicuranti che ci garantiscono sul dove siamo. Esso esiste dentro il desiderio di ascolto notturno delle nostre più intime ed inesplicabili emozioni.
E come dice lo stesso Cappello:
“Jo? Jo o voi discôlç viers inniò” (Io? Io vado scalzo verso inniò)
“perché qui c’è da camminare nel buio della parola”
“per trovare la nostra ricchezza più segreta”.
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