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1. Ammìdie | 2. Sàziati | 3. L'avaro | 4. Ira |5. Timbe | 6. Lui e Lei |7. Chisse sò loure
Disco celebrativo, registrato per i dieci anni di vita della Sossio Banda, Ceppeccàt è un Concept Album il cui tema principale è il vizio e i sette peccati capitali. Il titolo emblematico, che in dialetto barese significa “Che peccato”, ha un doppio significato: “che peccato” per l’uomo, “c’è peccato” dell’uomo. Un album molto variegato, frizzante, bilingue, in cui sonorità bandistiche e balcaniche, si contrappongono ad ambientazioni malinconiche, dettate dal suono nudo e crudo di un contrabbasso e tammurriate e tarante dal ritmo sfrenato e incalzante, dialogano con delicate melodie dal gusto francese.
Alcuni brani sono in italiano che è la lingua ufficiale, lo scheletro su cui si sorregge la nostra identità come nazione; altri in vernacolo espressione dell’anima, della bellezza e della diversità delle tante comunità presenti in Italia.
I vizi e mai le virtù, già presenti in alcuni scritti di Aristotele, ripresi e trattati dai monaci durante il primo Cristianesimo e catalogati come oggi li conosciamo da Tommaso d’Aquino nel Medioevo, ci hanno sempre raccontato chi è di volta in volta l’essere umano, creando un’opposizione forte della volontà dell’uomo alla volontà di Dio.
Ceppeccàt analizza l’uomo moderno attraverso i suoi peccati, mettendone in luce tutte le contraddizioni che lo caratterizzano e le conseguenze talvolta disastrose, che scaturiscono allorquando le scelte economiche, politiche e sociali della razza umana sono dettate e pilotate dai vizi.
La Superbia nei confronti dell’ambiente e del mondo animale, che sta portando lentamente all’autodistruzione; l’Invidia che serpeggia e mortifica qualsiasi iniziativa distruggendo i rapporti umani; l’Accidia che ha a che fare direttamente con lo scorrere inesorabile del Tempo il quale, stanco di vedersi trascorrere inutilmente, diventa egli stesso accidioso; l’Ira che tante vittime ha provocato nella storia dell’umanità ma che allo stesso tempo ha dato la forza a milioni di individui di emanciparsi e conquistare valori universali come la libertà, la democrazia e la dignità personale; la Lussuria che sistematicamente si presenta e primeggia in un mondo guidato e governato da essa; l’Avarizia che regala una vita misera fondata sul terrore del futuro, in cambio di una morte da ricchi e infine la Gola, fame di potere e denaro, ingordigia di pochi individui che si arricchiscono e speculano a discapito della maggioranza.
Formazione di sei musicisti professionisti guidata e fondata nel 2008 a Gravina in Puglia (Ba), dal sassofonista e compositore Francesco Sossio.
La loro musica nasce da sonorità dell’Alta Murgia pugliese contaminate da molteplici ritmi e suggestioni, attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e contemporanei.
Il repertorio comprende brani inediti e pezzi della tradizione pugliese rivisitati e riproposti con sensibilità moderna, caratterizzati da un sound originale e innovativo.
In questi anni la Banda ha rappresentato la Puglia e l’Italia nei principali Festival di World Music nazionali e non tra cui: Folkest, Sentieri Mediterranei, La notte della Taranta, Umbria Folk Festival, Festival Adriatico Mediterraneo, Festival Sete Sòis Sete Luas (Spagna, Portogallo, Marocco e Francia), Alexandrina World Music Festival (Egitto), Intercentique Festival of Lorien (Francia) e moltissimi atri ed ha ricevuto premi e riconoscimenti molto prestigiosi, tra cui il Premio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Premio per la World Music Italiana “Andrea Parodi”.
Formazione musicale unanimemente apprezzata da critica e pubblico, la Sossio Banda è un gruppo di musica mediterranea, antica e meticcia allo stesso tempo. Il Mediterraneo, il mare in mezzo alle terre, da sempre separa i continenti e insieme unisce nel suo grembo le civiltà che sono nate sulle sue sponde. Nel Mediterraneo i punti cardinali si sono incrociati e la frontiera è sempre stata la casa dei popoli rivieraschi. Ma le frontiere per cosa sono fatte se non per essere varcate?
La Sossio Banda ritrova lo spirito di esplorazione della cultura musicale mediterranea, ereditato da questo continuo guardare, scambiarsi, confrontarsi fra le diverse coste del mare.
E celebrare la curiosità della scoperta, sperimentando la condizione di Ulisse, che solo attraverso un lungo ritorno a casa arriverà a conoscere la vastità del mondo: ma che non si accontenta di ritrovare la propria radice, e la porta lontano, guidato da un’insopprimibile nostalgia per ciò che ancora non conosce.
La musica murgiana, il suono di terra e aria che ha fatto crescere la Sossio Banda, diventa il passaporto per un viaggio diverso da tutti gli altri… attorno al Mediterraneo, puntando la prua oltre alle Colonne d’Ercole.
Francesco Sossio: Voce, sax e fiati tradizionali
Loredana Savino: Voce
Tommaso Colafiglio: Chitarra
Pasquale Barberio: Fisarmonica
Giovanni Montesano: Basso
Valter Vivarelli: Tamburi a cornice e batteria
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