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Stairway to heaven (titolo provvisorio)
Lucia,una donna di 32 anni rientra a casa da un cinema. Piove e nel portone trova una ragazza bagnata e contusa, Cristina, che afferma di aver litigato col fidanzato che l'ha picchiata. La medica e trovano una strana sintonia, tanto che rimane qualche giorno ospite di Lucia. In questo tempo si confidano e Cristina organizza una cena con Gianni, un ragazzo che abita nel palazzo e che a Lucia piacerebbe conoscere. Alla cena partecipa anche Alberto, il figlio dell'uomo, che aiuterà a creare scompiglio Durante la cena accadono una serie di eventi che fanno uscire la vera natura dei personaggi.
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L'incontro/scontro - non casuale - di due donne, Lucia e Cristina, e la loro amicizia tormentata, tra generosità , voglia di comprendersi, verità non dette, bugie ostentate, storie incerte: eppure possibili.
Due donne di età e vissuti diversi, "dentro" lo spazio intimo e claustrofobico di un appartamento.
"Fuori" è periferia metropolitana.
Quella periferia, di cui spesso si parla in termini di degrado e difficoltà esistenziali, ma nondimeno ricca di vita solidale, e dove nascono fermenti, che poi si diffondono altrove, nello spazio sempre più liquido che confonde i quartieri, il centro con la periferia e la periferia con la campagna.
Lucia e Cristina sono anime e corpi di questo paesaggio urbano.
Un cinemino - chiamato con orgoglio Cineforum - proietta sogni che s'infrangono, appena fuori, contro il cemento dei casermoni che mordono i campi, incolti.
E subito si è di nuovo nel reale: le due stanze dove vive Lucia.
Cristina, per corcostanze apparentemente fortuite, è ospite dell'amica.
Il "dentro" dell'appartamento di Lucia diventa il teatro virtuale di una messa in scena di Cristina, di cui Lucia diventa complice, pur prevedendone fili e trame occulti.
E se la nostalgia per la storia di un vecchio film viene annegata nell'alcool, basta una canzone per farla riemergere, trasformata, in struggimento.
Stairway to Heaven è la scala che porta all'appartamento di Lucia, al quarto piano senza ascensore. Ma è anche la scala capace di portarle altrove: un ricordo fisso per Cristina, un auspicio per Lucia.
Le storie, se le sai raccontare, sono tutte belle e ti fanno star bene: anche quelle brutte.
E che siano vere o inventate, poco importa.
Cristina, le storie, le sa raccontare: e Lucia - cosa ancora più rara - sa ascoltare.
Ma sono tutte balle: la vita vera è un'altra.
E quella di Cristina - la più giovane delle due - è complicata, tortuosa.
Mentre Lucia conduce un'esistenza più facile, apparentemente.
Al termine del loro percorso di vita in comune, si scoprirà …
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Questo è il nostro progetto che sta nascendo in questi giorni. Noi ci crediamo molto, ma per realizzarlo ci serve il vostro aiuto
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Nei prossimi giorni aggiorneremo le nostre pagine social con le novità e i riconoscimenti a chi vorrà darci una mano alla realizzazione di questo film.
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