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Bernd “Barnelli” Witthüser
Vorrei cantare ancora questa canzone
Ho avuto il privilegio di conoscere da vicino Bernd con la consapevolezza di aver incontrato una persona straordinaria. Barnelli era unico, con un'energia e una forza fuori dal comune, completamente rapito dalla musica, il suo vero amore, alla quale ha dedicato la sua vita.
Un uomo coerente con le sue scelte: fare il musicista, farlo in strada e vivere in armonia con la natura.
Viaggiando con lui in moto in Germania, ho avuto l'occasione di scoprire i suoi successi passati, di quando aveva poco più di vent'anni, un lavoro che ha lasciato il segno nella scena pop-rock tedesca, conosciuta poi come “Krautrock”. Le sue canzoni, cantate in tedesco con strumenti acustici, avevano però un proprio stile e da “cantautore di protesta della Ruhrgebiet”, attraverso la sperimentazione di droghe psichedeliche, si trasforma e forma, con il polistrumentista Walter Westrupp, il duo “Witthüser & Westrupp” creando un genere originale, difficile da etichettare. In una sua intervista recente, lo definisce “Cosmic KrautFolk”.
A seguito della sua scomparsa, il 4 agosto del 2017, ho avuto modo di rincontrare in Germania i suoi vecchi amici, i primi autentici hippy della regione della Ruhr, che conservano la stessa energia ribelle delle contestazioni del 1968; giovani impegnati in battaglie civili e sociali che, assieme a Bernd, sono stati e alcuni lo sono ancora, i protagonisti della scena musicale tedesca. Quegli amici che a distanza di tanti anni conservano vivo il ricordo di Bernd, l'emozione e il piacere di condividerlo mi hanno dato l'idea: realizzare un documentario.
In Germania, dove Bernd ha mosso i suoi primi passi artistici, hanno aderito all'idea con entusiasmo, raccontando e raccontandosi.
Anche in Italia, in Maremma, dove ha vissuto per circa 40 anni, molti hanno voluto lasciare il proprio ricordo. Sedici testimonianze raccolte in video sono il primo risultato di questo progetto, autoprodotto, in autentico stile Barnelli.
L'obiettivo è rivelare un altro Bernd o Barnelli. Nei due paesi dove era di casa, uno non sapeva molto dell'altro, però le due facce della medaglia, Bernd Witthüser/Barnelli, sono piene di sorprese, dipende da quale lato le guardi. Da un lato il “One Man Band” vivacemente sfacciato che abbiamo incontrato per decenni nelle strade e nelle piazze italiane, con il suo “socio” nel rumoroso duo “Otto & Barnelli”, e dall'altro il cantastorie di fiabe romantiche.
Vorrei far scoprire al pubblico italiano il giovanissimo Bernd Witthüser che animava la vita culturale di Essen, come co-organizzatore del “Essener Songtage”, primo grande festival Folk-Rock tedesco e come direttore artistico, insieme a Walter Westrupp, del “Podium”, un music pub della sua città. Però mi piacerebbe anche far scoprire ai tanti fan di lingua tedesca le scorribande in strada di “Otto & Barnelli”, che per 27 anni hanno suonato in ogni angolo del paese e girato il mondo intero.
Viveva in una zona di minatori immigrati italiani, circondato dall'aria pesante delle miniere di carbone e fantasticava che suo padre fosse proprio uno di loro, poiché si sentiva per metà tedesco e per metà italiano. Un “pastore maremmano”, per citare una delle sue colorite definizioni.
Un doppio nome, una doppia carriera e due paesi diversi. Bernd è stato un camaleonte musicale: Bernd Witthüser, Witthüser & Westrupp, Barnelli, Bordelli, Otto & Barnelli sono state le sue diverse vite artistiche.
Nella Germania dei primi anni '70, elevato nella sfera delle pop-star, Bernd Witthüser/Barnelli è lo stesso artista che mai disdegna di suonare in strada, malgrado la fama e nel momento di maggior successo, molla tutto e viene in Italia.
Incomincia una nuova storia e, come di routine, ogni passo nella sua carriera lo porta al successo. Prima da solo come One Man Band sui trampoli e dopo con il suo socio del futuro, Otto Richter, al violino elettrico, come duo di OMB. Con un suono selvaggio e folle il duo unico di one man band “Otto & Barnelli” diventa famoso e partecipa a diverse produzioni televisive in Germania e poi, in Italia. Fondamentale è l'incontro con Arbore, la partecipazione alla trasmissione televisiva “L'Altra Domenica” e il film “Il Pap'occhio”. Ancora una volta la fama televisiva lascia i due indifferenti e l'intossicazione della strada, il contatto diretto con il pubblico e la libertà di sceglierla come palco, è irresistibile, specialmente con lo stile di vita, dal moto irrequieto della generazione beat sempre presente.
Abbandona definitivamente lo show business e si dedica alla vita di musicista di strada per oltre quarant'anni.
Devo a Bernd questo documentario, per il sentimento profondo che mi lega a lui, ma anche perché so che con i suoi differenti partner musicali, in più di 50 anni, ha toccato l'anima, intrattenuto e strappato il sorriso a migliaia di persone.
Al momento giusto, per strane coincidenze astrali, (talvolta è stato Herr Witthüser dall'aldilà), il mio personale cammino si è incrociato con quello di Gerard “Gee Gee” Kettel, musicista di strada che per molti anni è stato un “one man band” e che, non solo è stato un gran fan di W&W dagli anni '70, ma, pochi anni dopo, si è convertito a percorrere la stessa strada di “Otto & Barnelli” dopo un impressionante incontro con i due, nella sua città. Aveva 17 anni e da allora non ha più smesso, da circa 40 anni. Lui, come nessun altro, sembra essere predestinato a dare un nuovo impulso a questo progetto cinematografico. E lo sta facendo attraverso la sua conoscenza delle lingue tedesco e inglese, la sua esperienza come musicista di strada e conoscitore della scena musicale tedesca e internazionale, ma soprattutto per la sua disponibilità a sostenere questo documentario dedicando il suo tempo con entusiasmo.
Ho mosso i primi passi di questo progetto sostenendolo anche finanziariamente. Per completare le riprese, procedere al montaggio, fare le traduzioni e sostenere tutte le voci di spesa ho bisogno del vostro aiuto.
A seguire troverete il dettaglio delle voci di spesa che serviranno acompletare un lavoro che sta già riscuotendo un grande interesse. Avrete la possibilità di conoscere gli step della raccolta fondi e le iniziative che si realizzeranno durante i prossimi nove mesi attraverso la pagina Facebook dedicata al documentario: “Barnelli, un uomo libero. Il documentario”.
Ci piacerebbe incontrare i suoi partner, Otto e Walter, i due artisti che sono stati le pietre miliari della carriera e nella vita di Bernd e che di sicuro avrebbero tanto da raccontare. Ci sono molti altri che intendiamo incontrare, Renzo Arbore, Andy Luotto e alcuni amici, per scoprire nuovi aneddoti.
Perché lo facciamo?
Così come Gerard e Barnelli ho scelto la strada per i miei spettacoli, sapendo molto bene come, da una parte possono scorrere “lacrime, sudore e sangue” e dall'altra può scaturire quel sentimento di piena e pura felicità fatta da quell'abbraccio meraviglioso e unico.
Specialmente in questi giorni è ancora più importante ribadire che la strada non è solo una soluzione di emergenza, come molti credono, ma una scelta precisa.
Questo viaggio in direzione contraria e nella sua storia mi è servito a consolidare quello che già conoscevo di lui e a restituirmi l'uomo che è stato, oltre che l'artista, accompagnandomi in questo primo anno senza Bernd.
Io e Gerard abbiamo la forte convinzione che la memoria e la vita del leggendario artista multiforme Bernd Barnelli Witthüser, debba essere mantenuta sveglia, viva e trasmessa alle future generazioni.
Ringraziamo con tutto il cuore tutti voi che ci supporterete con una donazione e nella divulgazione di questa lunga campagna di raccolta fondi dal basso.
Serena Galella
Gerard “Gee Gee” Kettel
Visita la “Gallery”
Oggi per terminare il progetto necessitiamo di nuove interviste in Italia e in Germania e di riprese a Essen e nei dintorni. Dovremo, inoltre, acquisire i diritti dei materiali di archivio dello stesso Bernd. Sappiamo che questo è uno dei punti più complessi.
Il documentario avrà due versioni: una italiana e una tedesca e questo prevede un team di traduttori. Si occuperanno delle interviste italiane inedite e quelle d'archivio tedesche, delle canzoni di Bernd e di tradurre le testimonianze che si aggiungeranno con le nuove riprese.
Tutti i fondi raccolti con questa campagna saranno destinati alla produzione del documentario e in nessuno modo ci sarà volontà di lucrare su questo progetto; se riusciremo a realizzare il documentario, gli eventuali proventi saranno devoluti per creare un fondo a sostegno degli artisti di strada in difficoltà, che chiamarei “Bordello Barnelli”, certa dell'approvazione del nostro ribelle e amabile provocatore.
Dopo questa prima raccolta fondi, intendiamo trovare una coproduzione tedesca per favorire la circolazione del documentario in Germania. Cercheremo, inoltre, di distribuire il documentario attraverso la nostra rete di festival ed eventi legati al mondo degli artisti di strada in Italia e all’estero.
Per noi artisti di strada la donazione è fondamentale e il “cappello” è il mezzo con il quale raccogliamo le offerte spontanee durante o a fine spettacolo. E' una pratica. Siamo artisti-artigiani, abituati a produrre e realizzare i nostri progetti da soli, come ha sempre fatto Barnelli. Per un collettivo di artisti di strada è una scelta naturale fare a un musicista come Barnelli, che ha preferito la strada e la libertà alla fama, un omaggio che realmente si è guadagnato.
Speriamo di essere capaci a riempire anche questo “cappello” e raggiungere il nostro obiettivo.
Ringrazio chi ha collaborato aderendo al progetto:
Antonio Veneziano che ha curato il montaggio del teaser del documentario e del video di lancio al crowdfunding;
Jonas Clementoni per le riprese del video di lancio al crowdfunding;
Katharina Pesch interprete in Germania e traduttrice delle interviste dal video per i sottotitoli;
Marina Mesnic per la traduzione dei testi dall'italiano al tedesco, per il crowdfunding;
Cristina Firriolo per la revisione delle traduzioni delle didascalie del teaser del documentario;
Mark di Giuseppe per la traduzione in inglese dei testi per il crowdfunding;
Andrea Wöhr per il progetto grafico;
Fabio KoRyu Calabrò per il suo contributo come grafico;
Gerard “Gee Gee” Kettel per la collaborazione alla stesura definitiva dei testi del progetto, per la revisione delle traduzioni in tedesco e in inglese per crowdfunding e per aver aderito al progetto come “corrispondente” tedesco.
Tutti gli amici di Bernd in Germania che hanno lasciato in video la loro testimonianza:
Frank Baier, Manie Terzok, Pw Krise, Thomas Klatt “Tom Tornado”, Stefan Stoppok, Ulle Bowsky, Frank Stukenbrock, Tobia Averesch, Ludger Preussner, Marita Arndt.
Ringraziamento speciale a Walter Westrupp per i contributi video e la rassegna stampa dell'epoca che mi ha spedito, raccolta dallo stesso Bernd e a Marita Arndt per aver coordinato l'organizzazione delle interviste a Recklinghausen.
Tutti gli amici della Maremma in Italia che hanno lasciato in video il loro ricordo: Piero Fedeli, Linda Savarese, Jochen Strobel, Antonio Savarese, Antonio Macchi, David Vegni.
Amici e sostenitori del progetto che hanno contribuito a vario titolo:
Aleksandar Caric', Adolfo Brunacci, Carla Petricca, Daniele Villa Zorn, Gabriele Gianni, Eli Macbet Jacomini, Maurizio Silvestri, Beppe Boron, Paolo di Massimo, Serena Modena, Maria Senette, Gianni Fronteddu, Maria Rosaria Galella, Claudio Fiorelli, Riccardo de Massimi, Nadia Bove, Enrico Barbini, Sarah Georg, Lina Senserini, Massimo Agus.
Tutti gli amici artisti che mi aiuteranno in questa avventura: Laura Kibel, Maurizio Fabbri, Guglielmo Bartoli, Fabrizio Spera “Blutòpia”, Federico Berti, tutti gli artisti che si esibiranno nei vari eventi che accompagneranno la raccolta fondi.
La FNAS (Federazione Nazionale Arte Strada) per l'appoggio e la divulgazione del crowdfunding.
TERZOSTUDIO Progetti per lo Spettacolo srl e Alberto Masoni per il libro “Otto & Barnelli 1977 -1997 Too much brothers international” e per la collaborazione futura.
L'Associazione culturale e rivista on-line Tessere per la collaborazione futura.
I primi donatori sulla fiducia:
Maria Galante e Mike Cooper, Franco Fiore, Gerard “Gee Gee” Kettel.
Crediti vanno anche a:
Sandro Podda operatore video di questa prima serie di riprese; Agostino Giannetti consulente crowdfunding; Cyprian Budzay archivista digitale.
Deutsche Version
Bernd “Bärnelli” Witthüser
“Ich möchte dieses Lied noch singen”
Ich hatte das Privileg, Bernd Witthüser näher kennen zu lernen, mit dem Bewusstsein, eine aussergewöhnliche Person getroffen zu haben. Bärnelli war einzigartig, mit einer Energie und einer Kraft, die von ausserhalb zu kommen schien. Konsumiert von Musik, seiner wahren Liebe, der er sein ganzes Leben gewidmet hatte.
Als ich mit ihm auf dem Motorrad durch Deutschland reiste, hatte ich die Gelegenheit, seinen frühen Ruhm als Musiker zu entdecken. Ein Erfolg, der Spuren hinterlassen hat in der deutschen Musikszene.
Nach seinem Tod, am 4. August 2017, hatte ich die Gelegenheit seine alten Freunde kennenzulernen. Unter ihnen einige der ersten authentischen Hippies der Region Ruhr. Sie konservieren auch heute noch dieselbe rebellische Energie wie 68. Damals waren sie junge Leute, die sich für Bürger und Menschenrechte einsetzten und von denen einige zusammen mit Bernd die damals noch neue alternative deutsche Musik-Szene formten.
Dieselben Freunde, die nach so vielen Jahren mit ihren Emotionen und ihrer Begeisterung immer noch die Erinnerung an Bernd wach halten, brachten mich auf eine Idee: Die Realisierung dieses Dokumentarfilms.
Dort wo Bernd seine ersten musikalischen Schritte unternommen hatte, wurde diese Idee sogleich mit Enthusiasmus aufgenommen. Man erzählte allerlei Geschichten: Über ihn und über sich selbst.
Aber auch in Italien, in Maremma, wo er über 40 Jahre lang gelebt hatte, wollten viele Menschen ihre Erinnerungen beitragen.
16 Beiträge von Menschen, die ihn persönlich kannten, sind das erste Ergebnis dieses Projektes. Selbst produziert, ganz im Stil von Bärnelli.
Das Ziel ist es, den jeweils anderen Bernd oder Bärnelli zu enthüllen. In beiden Ländern, in denen er zuhause war, kannte man nur wenig bis gar nichts von seiner anderen Seite. Aber beide Seiten der Medaille Bernd Witthüser / Bärnelli stecken voller Überraschungen, je nachdem von wo man sie betrachtet.
Dem italienischen Publikum möchte ich den jungen Bernd Witthüser vorstellen. Ein Mann, der die damalige Kulturszene seiner Region belebte. Als politischer Sänger, als Mit-Organisator eines des ersten großen Rockfestivals in Deutschland, die Essener Songtage, als musikalischer Direktor des Musik Pubs Podium, und vor allem als Mitbegründer des Erfolgsduos Witthüser & Westrupp. Obwohl oft unter dem Label Krautrock kategorisiert, liess sich die auf Deutsch gesungene und meist auf akustischen Instrumenten gemachte Musik nur schwer etikettieren. Witthüser bezeichnete sie in einem Interview einmal ironisch als “Cosmic Krautfolk”.
Seinen alten Fans in den deutschsprachigen Ländern möchte ich gerne nahe bringen, wie eben dieser schon fast im Popstar-Himmel schwebende Bernd Witthüser, auf dem Gipfel seiner Popularität 1973 alles hin wirft und nach einer Indienreise beschliesst, professioneller Strassenmusiker zu werden. Ganz im Sinne des alten W&W Songs: “Lass uns auf die Reise geh’n, anderes Land zu suchen.”
Der Beginn einer neuen Geschichte und wie bei jedem seiner radikalen Karriereschritte, wieder ein Erfolg, als sei dies Routine.
Zuerst alleine als One Man Band auf Stelzen und später mit seinem zukünftigen Partner Otto Richter an der Geige als OMB Duo. Ihr wilder Sound und ihre elektrisierende Strassenshow machten Otto & Bärnelli schon bald in verschiedenen deutschen und später vor allem in italienischen TV Produktionen berühmt.
Und trotzdem: Irgendwann lässt der Ruhm als TV Entertainer die beiden kalt. Der Rausch des direkten Kontaktes mit dem Publikum und der Freiheit, die Strasse als Bühne wählen zu können, ist stärker und im vollen Einklang mit dem auserwählten Lebensstil. Das rastlose Motto der Beat Generation immer vor den Augen: “On The Road“
Bernd schliesst definitiv mit dem Showbusiness ab und widmet sich nur noch der Strassenmusik.
Die Idee des Dokumentarfilmes kommt nicht nur von meinem tiefen inneren Gefühl, dies Bernd schuldig zu sein, nicht zuletzt weil ich weiß, dass er mit seinen musikalischen Mitstreitern in über 50 Jahren abertausende Menschen berührt und unterhalten hat.
Über merkwürdige Umwege hat mir das Schicksal im richtigen Moment einen Straßenmusiker, Kollegen und Bekannten von Bernd zugespielt (oder vielleicht war es ja auch der Herr Witthüser aus dem Jenseits). Gerard “GeeGee” Kettel, der selbst lange als One Man Band unterwegs war, ist nicht nur seit den frühen siebziger Jahren bekennender Witthüser und Westrupp Fan. Er wurde nicht zuletzt auch durch eine eindrückliche Begegnung mit Otto und Bärnelli Ende der siebziger Jahre selbst zum Straßenmusiker Dasein bekehrt. Ein Job mit dem er sich seit 40 Jahren erfolgreich sein Brot verdient. Wie kein anderer scheint er dafür prädestiniert zu sein, diesem Filmprojekt noch mal einen weiteren Schwung zu geben. Durch seine Kenntnisse der deutschen und englischen Sprache, seine Erfahrungen als Straßenmusiker und als Kenner der deutschen und internationalen Musikszene, aber vor allem durch seine Bereitschaft, dieses Projekt mit seiner Zeit und seinem Enthusiasmus zu unterstützen, fühle ich mich einmal mehr beflügelt, diesen Dokumentarfilm zu verwirklichen.
Die ersten Schritte zu diesem Projekt wurden von mir selbst angestoßen und finanziert.
Um die Aufnahmen zu vervollständigen, mit dem Schnitt fortzufahren und um alle weiteren Ausgaben bestreiten zu können, brauchen wir eure Hilfe.
Im Anschluss könnt ihr einen ersten Einblick in die Sache nehmen über die Schritte, die in den kommenden neun Monaten zu unternehmen sind, um die notwendige Summe auftreiben zu können, damit dieser Dokumentarfilm, der jetzt schon grosses Interesse erzielt hat, beendet werden kann.
Ihr könnt dieses Filmprojekt auf der ihm gewidmeten Facebook Seite mitverfolgen: “Barnelli, un uomo libero. Il documentario” ( Bärnelli, ein freier Mann. Die Dokumentation)
Wir haben noch vor, uns mit seinen musikalischen Ex Partnern Otto und Walter zu treffen. Zwei Künstler, die ein Grundstein in der Karriere und im Leben von Bernd waren und sicher viel erzählen könnten. Ebenso wie andere Freunde und Bekannte, die wir aufsuchen würden, um die ein oder andere Anekdote über Bernd zu erfahren.
Warum machen wir diesen Film?
Wir wollen diesen Film nicht zuletzt deshalb machen, weil wir Bernds große Leidenschaft für das freie Leben eines Strassenkünstlers teilen. So wie Gerard und Bernd habe auch ich ebenfalls die Strasse für meine Aufführungen gewählt und weiß nur zu gut, wie einerseits oft “Blut, Schweiß und Tränen“ fliessen, aber ich andererseits eben auch dieses pure Glücksgefühl kenne, aus dem Stegreif etwas wunderbares und einmaliges zu kreieren. Gerade heute ist es umso wichtiger zu zeigen, dass die Strasse für einen Künstler eine Wahl ist und nicht eine Notlösung, wie viele glauben.
Diese Reise zurück in seine Vergangenheit dient dazu, mir diesen Mann, über den Künstler hinaus, zu vergegenwärtigen und zurückzubringen. Ich und Gerard sind der festen Überzeugung, dass die Erinnerung an das Künstlerdasein des legendären und facettenreichen Bernd “Bärnelli“ Witthüser wach gehalten werden muss und an neue Generationen weiter geleitet werden sollte.
Wir bedanken uns von ganzem Herzen bei all denjenigen, die uns mit einer Spende bei dieser Crowdfunding Kampagne unterstützen möchten.
Serena Galella
Gerard “GeeGee” Kettel
So werden wir deine Spenden ausgeben
Für die Realisierung des Dokumentarfilms (Dauer: 55min.), benötigen wir ein Budget in Höhe von 35.000,00€.
Dieser Budgetbetrag bezieht sich auf alle Kosten, die für die Produktion der nächsten Phasen des Dokumentarfilms und der Postproduktion anfallen.
Schon seit über einem Jahr sind einige Personen mit der Vorproduktion beschäftigt: Film-Aufnahmen in Italien und Deutschland, Übersetzungen, Vorbereitungen für die Crowdfundingkampagne und Organisation der Eröffnungsveranstaltung.
Wir brauchen weitere Interviews in Italien und Deutschland verbunden mit Filmaufnahmen in Essen und Umgebung. Ausserdem müssen wir auch die Rechte für das Archivmaterial von Bernd erwerben. Wie wir wissen, ist das eine sehr komplexe Angelegenheit.
Der Dokumentarfilm wird in zwei Versionen erscheinen: Auf Deutsch und auf Italienisch. Hierfür benötigen wir jeweils ein Übersetzerteam vor allem für die noch nicht veröffentlichten Interviews aus Italien und die aus deutschen Archiven. Ebenfalls müssen wir uns noch um die Lieder von Bernd sowie um Übersetzungen weiterer Interviews in Deutschland kümmern.
Alle Gelder, die in dieser Kampagne gesammelt werden, dienen alleinig dazu, die Produktionskosten des Dokumentarfilms zu decken. Es geht uns nicht darum etwas zu verdienen. Sollte nach der Realisation dieses Films etwas übrig bleiben, dann wird die Restsumme zu Gunsten eines Fonds für “Strassenkünstler in Not” gehen. Ganz im Sinne unseres provokanten Rebellen würde ich diesen gerne den “Bordello Bärnelli Fond” nennen.
Produktion und Distribution
Nach dieser ersten Spendenaktion wäre die Idee, eine deutsche Co-produktion zu finden. Damit könnte eine grössere Verbreitung des Films in Deutschland ermöglicht werden.
Auf jeden Fall werden wir versuchen, den Dokumentarfilm mit Hilfe unserer Vernetzung mit Festivals und anderen Veranstaltungen für Strassenkünstler in Italien und Deutschland zu verbreiten.
Die Wahl des Crowdfundings: Der “Hut”
Für uns Strassenkünstler ist die Spende fundamental und der Hut ist üblicherweise das Mittel, in den uns unser Publikum seine Spenden legt, entweder während unserer Darbietung - oder mit dem wir diese nach einer vollbrachten Show einsammeln.
Wir sind Künstler und Handarbeiter und sind es gewohnt, unsere Projekte alleine zu produzieren und zu realisieren. So wie es Bärnelli auch immer machte.
Für ein Strassenkünstlerkollektiv ist es selbstverständlich, einem Musiker wie Bärnelli, der die Straße und die Freiheit dem Ruhm vorgezogen hat, eine hochverdiente Hommage zu widmen.
Hoffentlich werden wir auch diesen Hut füllen und somit unser Ziel erreichen.
Danksagungen
Ich danke allen, die durch ihre Mitarbeit dieses Projekt unterstützt haben:
Antonio Veneziano für den Schnitt des Teasers und des Crowdfundingvideos;
Jonas Clementoni für die Aufnahmen des Crowdfundingvideos;
Marina Mesnic für die Übersetzung der Crowdfundingtexte aus dem Italenischen ins Deutsche
Katharina Pesch für ihre Mitarbeit als Übersetzerin in Deutschland und der anschliessenden Übersetzungen der Interviews für die Untertitel;
Mark di Giuseppe für die Übersetzung der Crowdfundingtexte ins Englische;
Cristina Firriolo für die Revision der Untertitelübersetzung des Teasers;
Andrea Wöhr für das Grafik Design;
Fabio KoRyu Calabrò für seinen Beitrag als Grafiker.
Gerard “Gee Gee” Kettel für seine Mitarbeit und die Überarbeitung der entgültigen Textversionen des Projektes, für die Revision der Übersetzung aller deutschen Texte und seinen Beitritt zum Projekt als künftiger Mitarbeiter in Italien wie auch als “deutscher Korrespondent“.
Allen Freunden von Bernd, die einen Videobeitrag hinterlassen haben:
Frank Baier, Manie Terzok, Pw Krise, Thomas Klatt “Tom Tornado”, Stefan Stoppok, Ulle Bowsky, Frank Stukenbrock, Tobia Averesch, Ludger Preussner, Marita Arndt.
Ein besonderer Dank geht an Walter Westrupp für die Bereitstellung des von Bernd persönlich gesammelten Videomaterials und den Presseberichten von damals, ebenso wie an Marita Arndt für die Koordinierung der Interviews in Recklinghausen.
In Italien allen Freunden in der Maremma, die in Videobeiträgen ihre Erinnerungen hinterlassen haben:
Piero Fedeli, Linda Savarese, Jochen Strobel, Antonio Savarese, Antonio Macchi, David Vegni.
Den Freunden und Unterstützern, die auf verschiedene Art und Weise einen Beitrag geleistet haben:
Aleksandar Caric', Adolfo Brunacci, Carla Petricca, Danielle Villa Zorn, Gabreiele Gianni, Eli Macbet Jacomini, Maurizio Silvestri, Beppe Boron, Paolo di Massimo, Serena Modena, Maria Senette, Gianni Fronteddu, Maria Rosaria Galella, Claudio Fiorelli, Sarah Georg, Lina Senserini, Riccardo de Massimi, Nadia Bove, Enrico Barbini, Massimo Agus.
Allen Künstlerfreunden, die mir in diesem Abenteuer helfen wollen:
Laura Kibel, Maurizio Fabbri, Guglielmo Bartoli, Alberto Longo, Fabrizio Spera “Blutopìa”, Federico Berti.
Allen Künstlern, die gerne an den verschiedenen Aufführungen für diese Fundraisingkampagne teilnehmen möchten.
Der FNAS für ihre Unterstützung und der Verbreitung des Crowdfundings
(Nationaler Verband der Strassenkünstler),
dem Verein TERZOSTUDIO Progetti per lo Spettacolo srl und Alberto Masoni für das Buch “Otto & Barnelli 1977 - 1997 Too much brothers international”,
dem Kulturverein und Zeitschrift on-line TESSERE für die zukünftige Zusammenarbeit.
Den ersten Spendern – auf Vertrauensbasis:
Maria Galante und Mike Cooper, Franco Fiore, Gerard “Gee Gee” Kettel.
Weitere Danksagung:
Sandro Podda, Kameramann der ersten Videoaufnahmenfolge
Agostino Giannetti als Crowdfunding-Berater
Cyprian Budzay als Digital-Archivar
English version
Bernd “Barnelli” Witthüser
"I still want to sing this song"
I had the privilege of being close to Bernd, knowing that I had met an extraordinary person. Barnelli was unique, with uncommon strength & energy. He was completely consumed by music, his true love, to which he dedicated his life.
Traveling with him by motorcycle to Germany, I had the occasion to discover his past fame. A success story that has left a mark on the German music scene.
After his passing on August 4th, 2017, I had the chance to meet up again with his old friends in Germany. Amongst them some of the first authentic hippies, that still conserve the same rebel energy from the protests of 1968. Youth occupied in civil and social battles who, together with Bernd, were some of the protagonists of the German music scene. His friends, who after many years, still keep the memory, the emotions and the pleasure of these times, gave me the idea to realize this documentary.
In Germany, where Bernd took his first artistic steps, they welcomed this project with enthusiasm. In Maremma and other places in Italy, where he lived for 40 years, many wanted to leave their memories as well. Sixteen testimonies collected, are the first results of this auto produced project. The same way Barnelli would have done it himself.
The Objective is to get to know the other Bernd or Barnelli. A man full of surprises. In both countries he called home, people know next to nothing about his other musical sides. But both sides of the Witthüser / Bärnelli coin are full of surprises.
To the Italian public (of which many the older crowd still remember him well) I want to show the young Bernd Witthüser, who animated the cultural life of his city Essen and his region, the Ruhrgebiet, zone of mining, Italian immigrants and heavy factories. The protest singer, the administrative director of the first big German Rock and Folk Festival “Internationale Essener Songtage”, as a musical director of the Music Pub Podium and most importantly as a co-founder of the successful psychedelic Folk Duo Witthüser & Westrupp. Often called Krautrock, their acoustic sounding music with its German lyrics and unique instrumentation, created a genre that was and is difficult to categorise. In an interview Witthüser once ironically labeled it as “Cosmic Krautfolk”.
To his early fans in mostly German speaking countries, it will be of interest how this almost Popstar like figure, at the apex of his success in 1973, left it all and went to India. Only to come back with the decision to become a professional street musician. Just like a famous W&W song tells it: “Lass uns auf die Reise geh’n, anderes Land zu suchen.” - “Let us hit the road and look for new horizons”
The beginning of another story where, once again, success characterizes his every move, as if it was routine.
First solo, as a One Man Band on stilts, but soon with his new musical partner on electric violin, the artistic union was perfect and complete. They formed the true and unique One Man Band duo “Otto & Barnelli”.
After an immediate success in the streets of Germany and neighboring countries, they soon moved to Italy where their wild show, played at truly ground shaking volume, soon made them famous in various Italian TV productions.
But once again: Getting bored with this kind of artificial fame, he eventually pulled the emergency brake.
The thrill of direct contact and freedom granted by choosing the road as a stage, is priceless and above all consonant to the lifestyle chosen, the famous motto of the beat generation: “On The Road”.
He closed definitively with show business and dedicated his life to playing in the street.
The idea of this documentary not only comes from my deep inner conviction that I owe this to Bernd, but also because I know how much he, together with his musical brethren, touched and entertained countless folks in over 50 years.
In just the right moment, through some strange alignment of the stars, (or maybe it was Herr Witthüser directing from the hereafter) fate has let me cross my path with Gerard “GeeGee” Kettel, a friend and college of Bernd. For many years himself a One Man Band, he not only has been a long standing fan of Witthüser & Westrupp, but also was “converted” after seeing Otto & Barnelli perform in the streets in Germany in the late 70s. He saw the light and is earning his bread as a street musician ever since.
Like no one else, he seems to be predestined to give this project another push. Because of his experience as a busker, as well as his knowledge of both the international and German music scene, but most of all because of his readiness to invest time and energy into this project, I once again feel wind under my wings to complete this documentary.
The first steps of this project were my own initiative, as was the first funding. To complete the shooting, editing, do the translations and cover the rest of the costs, I need your help.
Following this, you'll find a detailed budget and the steps we have to take in these following nine months, needed to collect the funds required to complete the work in progress, which is already sparking great interest.
You can follow things up on our Facebook site which we dedicated to the making of this film:
Barnelli, un uomo libero. Il documentario (Barnelli, a free man. The documentary)
We still need to visit Otto Richter, his legendary companion for 27 years in Italy and Walter Westrupp, his partner from '68 -'73 in Germany. Two artists fundamental in Bernd's career who probably have some interesting tales to tell. And there are other important figures in the life of Bernd, both in Italy and Germany, who for sure have something to offer.
Why are we doing this?
Not least of all, because we also share Bernd’s great passion to work in the street. Like him and many others, I also chose the street as my stage and well know the “blood, sweat & tears” that can come with it. But I also know the pure joy of performing and the unbeatable rush one gets out of creating something magical and unique at the spur of a moment. Today, more than ever, it is necessary to reinitiate, that performing in the street is for many artists a choice of life and not a fallback like many of the public might believe.
This journey into his past helped me to consolidate what I already knew and bring back the man behind the artist. But above all, me and Gerard believe that the memory of this legendary and multi faceted artist should be honored and passed on to new generations.
We thank all those of you who will contribute with donations and help spread this long fundraising campaign.
Thank you all, from the heart.
Serena Galella
Gerard "Gee Gee" Kettel
See the video of the project in the "Gallery"
How we’ll spend the money you will donate
To complete the documentary (duration 55 min) we need a total budget of € 35.000,00.
The costs that make up the budget are based on the expenses that the production will have to face both in the remaining production phase and in the post production phase.
The work already done, pre-production, consisting of filming in Italy and Germany, translations, the preparation of this crowdfunding campaign and the organization of the launch event, saw a group engaged for over a year.
Today, to finish the project, we need new interviews in Italy and in Germany and filming in and around Essen. We will also have to acquire the rights of the archival material of Bernd himself. We know that this is one of the most complex points.
The documentary will have two versions: One Italian and one German and this includes a team of translators. They will take care of the unpublished Italian interviews and those of the German archives, of the songs of Bernd and of translating any interviewees, who will be added with the new shots.
All the funds raised through this campaign will be used for the production of the documentary and in no way will there be a willingness to make money on this project; if we get to make the documentary, any future proceeds will be donated to create a fund to support street artists in difficulty. And like our street rebel and friendly provocateur would surly have approved of, I would call it “The Bordello Bärnelli fond”. (go to description).
Production and Distribution
After this first fundraising, we would like to look for a German co-production to allow a greater diffusion of the documentary in Germany. We will try to distribute it through our network of festivals and events related to the world of street artists in Italy and abroad.
The choice of Crowdfunding: The "hat"
Because we are street artists, donation is essential, and the "hat" is the means by which we collect spontaneous offers during or at the end of the show. It's the usual practice. We are artists and artisans, we like to build, create and improvise. And are used to realize and produce a project on our own. The same way Barnelli did it as well. For a collective of street artists it is more than natural to dedicate this tribute to an artist like Barnelli, who always chose the street and freedom over fame and success. We feel he deserves it.
We hope to be able to also fill this hat and reach our goal.
Thanks to all those who collaborated with us:
Antonio Veneziano documentary teaser editing and the crowdfunding launch video; Jonas Clementoni filming of the crowdfunding launch video;
Katharina Pesch translator in Germany and later translated the interview subtitles;
Marina Mesnic translation of texts from Italian to German and crowdfunding;
Cristina Firriolo revision of the translations of the documentary teaser captions;
Mark Di Giuseppe english translation of the texts for crowdfunding;
Andrea Wöhr for the graphic design;
Fabio KoRyu Calabrò contribution as a graphic designer;
Gerard “Gee Gee” Kettel for co-working with me on the final text versions of this project. For revising the translations of the German and English text of the crowdfunding and last but not least to have joined this project as a co-producer in Italy and as our “German connection”.
All the friends of Bernd in Germany who left their testimonial video:
Frank Baier, Manie Terzok, Pw Krise, Thomas Klatt "Tom Tornado", Stefan Stoppok, Ulle Bowsky, Frank Stukenbrock, Tobia Averesch, Ludger Preussner, Marita Arndt.
Special thanks to Walter Westrupp for the video contributions and the press review of the era he sent me, collected by Bernd himself as well to Marita Arndt for the coordination of the interviews in Recklingshausen.
All the friends of the Maremma in Italy who left their memories: Piero Fedeli, Linda Savarese, Jochen Strobel, Antonio Savarese, Antonio Macchi and David Vegni.
Friends and supporters of the project who have contributed in various ways:
Aleksandar Caric ', Adolfo Brunacci, Carla Petricca, Danielle Villa Zorn, Eli Macbet Jacomini, Gabriele Gianni, Maurizio Silvestri, Beppe Boron, Paolo di Massimo, Serena Modena, Maria Senette, Gianni Fronteddu, Maria Rosaria Galella, Claudio Fiorelli, Riccardo de Massimi, Nadia Bove, Enrico Barbini, Sarah Georg, Lina Senserini, Massimo Agus.
All the artist friends who will help me in this adventure: Laura Kibel, Maurizio Fabbri, Guglielmo Bartoli, Alberto Longo, Fabrizio Spera "Blutòpia", Federico Berti, all the artists who will perform in the various events that will accompany the fundraising.
The FNAS for the support and the popularization of the crowdfunding (National Federation of Street Art).
The association TERZOSTUDIO Progetti per lo Spettacolo srl and Alberto Masoni for the book “Otto & Barnelli 1977 -1997 Too much brothers international”.
The Cultural Association and online magazine TESSERE for future collaboration.
The first donors on the trust:
Maria Galante and Mike Cooper, Franco Fiore, Gerard Gee Gee Kettel.
Credits also go to:
Sandro Podda was the video operator of this first series of filming; Agostino Giannetti was the crowdfunding consultant; Cyprian Budzay the digital archivist.
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