Questa raccolta fondi finanzia la distribuzione dello spettacolo Terra Mater, per diffondere la poesia come strumento di emancipazione sociale e resistenza contro le pratiche emergenti di distruzione sistematica di ogni valore umano.
L’opera poetica di Sergio Talenti e Fulvio Renzi raggiungerà teatri, luoghi di incontro e centri culturali, ma anche e soprattutto centri di accoglienza, piazze e tutti i luoghi in cui abitano i reietti, i diseredati.
Ad accompagnarla le foto, raccolte in un libro, che Pino Bertelli ha scattato nei Paesi martoriati dalla guerra, in Africa e Medio Oriente.
L'OPERA POETICA
Muovendosi lungo una riflessione che parte dal 1492, quando la barbarie occidentale è già iniziata, gli autori arrivano ad un lontano 2144.
La Terra, devastata dai grandi terremoti del secolo precedente, è ridotta ad una megalopoli elettrificata. La società post-umana che la abita ha cancellato le emozioni, ridotto a nulla la possibilità di errore delle grandi intelligenze umane, sterilizzato la pulsante scatola toracica dell’affettività. In questo asettico ordine digitale bande ribelli di neoumani armati cercano sopravvivenza.
Nella grande discarica di MiTo, tra Milano e Torino, viene recuperato un vecchio VHS. La videocassetta, reperto di un passato ormai cancellato, è restaurata: sullo schermo compare Synthesis, ibrido in cui l’innesto di DNA umano ha permesso la sopravvivenza della natura profonda della specie.
Nell’interpretazione disturbante di Pierpaolo Capovilla Synthesis è profugo del proprio tempo, la scoria di un’umanità perduta, che ha fatto terra bruciata del mondo ridotto all’asfalto di un’immane megalopoli. Egli è l’unico erede di un’umanità sconfitta dalla propria tracotanza, soffocata dai fast-food, violentata dal sesso glabro della ripetizione a video. La sua testimonianza è resistenza che scorre sotterranea attraverso i secoli.
IL LIBRO
Centocinquanta scatti che il fotografo Pino Bertelli ha raccolto dal 2003 al 2014. Dalla guerra in Iraq al golpe in Burkina Faso, un libro che ritrae gli ultimi della Terra. Occhi, labbra, corpi, terra, che parlano del lato oscuro, dell’emisfero sacrificato per il caldo tepore di un Occidente disumanizzato.
GENESI DELL'OPERA
Nel 2016 il gruppo artistico da cui nasce l’opera Terra Mater converge intorno al Manifesto del movimento BEat 2.0 redatto da Fulvio Renzi e Pino Bertelli. Qui inizia un intenso dialogo tra Fulvio Renzi e Sergio Talenti, che collaborano attraverso un intenso scambio tra parola e musica alla stesura dell’opera. Fin da subito verrà coinvolto anche Pierpaolo Capovilla, corpo e voce del simbionte che abita a desertica scena del futuro distopico di Terra Mater. Alex Biagi contribuirà con Fulvio Renzi alla stesura della parte musicale, mentre Sylvia Zanotto e Marina Campagna introducono sulla scena il movimento della danza. Lorenzo Righini lavora invece al montaggio del video che dialoga con gli interpreti presenti in scena. Cristina Tosto, che aveva già organizzato, insieme a Fulvio Renzi e ad alcune associazioni del territorio fiorentino, la rassegna artistica BEat 2.0, contribuisce al coordinamento, alla produzione e alla promozione dello spettacolo.
GLI AUTORI
Sergio Talenti
Esponente storico della beat-generation, realizza numerosi reading e manifestazioni di pojesis dagli anni Settanta fino alla fine degli anni Novanta. Autore attivo in City Lights, il movimento Beat italiano nato a Firenze, ha lavorato insieme a poeti e scrittori come John Giorno, Lawrence Ferlinghetti, Alejandro Jodorowsky, Fernando Arrabal, incontrando migliaia di giovani. Rimarca la sua posizione di dissidente nel campo occidentale opponendosi all’industria culturale e privilegiando il contatto diretto con il pubblico della poesia.
Fulvio Renzi
Violinista, compositore, performer realizza numerosi progetti con artisti e musicisti internazionali che lo portano in tutto il mondo, dall’America al Medio Oriente. Nel 1995 fonda con l'artista Luca Incorvaia l’associazione culturale Azione Sperimentale; realizzeranno, nel 2012, il lungometraggio situazionista “Stay Human - The Reading Movie”. Nel 2016 scrive il manifesto artistico internazionale “Beat2.0.”, in cui decifra la crescente e urgente necessità di un processo di purificazione artistica, sociale e intellettuale. www.fulviorenzi.com
IL PROTAGONISTA
Pierpaolo Capovilla
Cantautore, bassista e attore italiano, inizia a suonare all’età di vent’anni. Nel 1996 fonda il gruppo One Dimensional Man. Nel 2005 nasce Il Teatro degli Orrori, che lo porta sotto i riflettori della scena musicale internazionale. Artista impegnato e dissidente, realizza numerosi reading musicali dedicati a figure disturbanti come Antonin Artaud, Vladimir Majakovskij, PierPaolo Pasolini. Nel 2016 firma il manifesto “Beat 2.0. Le voci del dissenso”.
IL FOTOGRAFO
Pino Bertelli
Pino Bertelli è nato in una città-fabbrica della Toscana, tra Il mio corpo ti scalderà e Roma città aperta. Dottore in niente, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia. I suoi lavori sono affabulati su tematiche della diversità, dell’emarginazione, dell’accoglienza, della migrazione, della libertà, dell’amore dell’uomo per l’uomo come utopia possibile. È uno dei punti centrali della critica radicale situazionista italiana. Numerosi i premi e le esposizioni uniche nel loro genere. Alcuni suoi lavori sono esposti nella Galleria degli Uffizi di Firenze. www.pinobertelli.it
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