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A volte ci perdiamo.
Può capitare nella quotidianità, come quando ad un incrocio imbocchiamo una strada sconosciuta. Può capitare mentre siamo in viaggio, come quando ci ritroviamo in una città nuova e non sappiamo dove girare la mappa. Può capitare nei musei, come quando ci aggiriamo tra sale piene di opere d’arte, sopraffatti dalla loro bellezza e dalla loro storia.
Può capitare nella vita.
Fino ad oggi, la nostra vocazione è stata proprio questa: occuparci di chi si è perso. Dopo la legge Basaglia ci sono voluti più di dieci anni prima che gli ospedali psichiatrici smettessero effettivamente di esistere. Nel 1993, quando si sono chiusi i cancelli dell’Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, siamo nati noi: il MAPP Museo d’Arte Paolo Pini. Da allora abbiamo riunito artisti contemporanei, psicologi e arteterapeuti, sostenitori e donatori in un’unica missione: prendere per mano chi si è perso e accompagnarlo in un percorso di ridefinizione di se stesso.
Oggi, a più di venticinque anni di distanza dalla nostra apertura, vorremmo fare di più. Il MAPP è già un museo aperto a tutti, ma noi sogniamo che chi attraverserà le nostre stanze in futuro potrà sentirsi ancora più parte delle storie che si intrecciano nella nostra collezione.
Questa campagna mira a raccogliere i fondi necessari per riqualificare il percorso di visita all’interno degli spazi del MAPP.
Come già sanno quelli che ci conoscono, l’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini occupa un’area molto vasta di Affori ed è strutturato in una serie di padiglioni collocati all’interno di un grande parco. Le opere d’arte, realizzate da artisti di fama internazionale sono distribuite su tutta l’area, e sono collocate sia nel parco che all’interno dei padiglioni. Attraverso nuove indicazioni, un nuovo sistema di pannelli informativi e nuove didascalie delle opere, renderemo il più facile possibile orientarsi all’interno del percorso di visita; inoltre, introdurremo un sistema di audioguide che permetterà a tutti di approfondire la nostra storia e i pezzi della nostra collezione in piena autonomia.
Lo stato d’avanzamento del progetto verrà condiviso passo a passo sui nostri social e via mail con tutti coloro che decideranno di sostenerci.
Inoltre, siccome costruire percorsi insiemeè il nostro pane quotidiano, abbiamo scelto di offrire due opportunità a coloro che ci sosterranno:
Oltre a queste opportunità, chi sceglierà di donare almeno 200 euro riceverà un’opera prodotta all’interno delle nostre Botteghe: è il modo migliore che conosciamo per lasciarvi un segno tangibile del nostro “grazie”. Ogni opera prodotta qui è regolarmente inserita nel mercato dell’arte, incarna la poetica dell’autore ed è un pezzo unico.
“Trasformare lo spazio per trasformare la cura”: questa è la filosofia che ci ha guidato nella nascita e nella creazione di questo spazio dal 1993 a oggi. Con questa raccolta vogliamo darci la possibilità di continuare a trasformarci e a migliorare, da ora in poi non più solo per i nostri utenti, ma soprattutto per tutti coloro che decideranno di superare i pregiudizi e varcare le nostre porte, dando fiducia al nostro progetto e alle storie che abbiamo da raccontare.
Il MAPP Museo d’Arte Paolo Pini è una realtà che nasce nel 1993 per conservare e valorizzare una collezione di livello internazionale con opere di più di 140 artisti, tra cui Enrico Baj, Emilio Tadini, Günter Brus, Martin Disler e Sigfried Anzinger, che si arricchisce continuamente di nuovi lavori. Il museo sorge all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, uno dei manicomi più importanti e più affollati dell’area di Milano fino all’applicazione della legge Basaglia. Partendo da un luogo di degrado sia estetico che umano e totalmente asettico, Teresa Melorio ed Enza Baccei hanno costruito un’alternativa che trasformasse la segregazione in scambio e l’impersonalità in attenzione all’unicità di ognuno: la chiave migliore per poter realizzare tutto questo non poteva che essere la creazione artistica. Da questi presupposti sono nate le prime collaborazioni a quattro mani fra artisti e pazienti e i primi interventi di riqualificazione degli spazi, che non si sono mai interrotti fino ad oggi.
In parallelo alla costruzione della collezione permanente, negli spazi del MAPP sono nate le Botteghe d’Arte, veri e propri laboratori di Arteterapia dove “Fare Arte Insieme” è la parola d’ordine. Proprio grazie a ciò che si è sperimentato in questi laboratori nel corso degli ultimi anni, l’Arteterapia è oggi riconosciuta come pratica terapeutica di grande efficacia nel percorso di riabilitazione psicosociale presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Niguarda. Le opere prodotte dagli utenti all’interno delle Botteghe sono oggetto di mostre, convegni e pubblicazioni di settore e sono regolarmente inserite nel mercato dell’arte, essendo il riconoscimento dello status di opera d’arte parte integrante del valore terapeutico della pratica arteterapeutica. Queste opere vengono esposte, conservate e divulgate sempre grazie all’azione del MAPP.
Il MAPP e le Botteghe d’Arte sono gestite da ARCA Onlus - Associazione per il Recupero della Creatività Artistica e la Riabilitazione Psicosociale, in collaborazione con ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.
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