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Pellegrinaggio interiore lungo i sette santuari dedicati all'Arcangelo Michele. Popoli, persone, luoghi diversi che toccati dalla Spada si uniscono per creare armonia e bellezza e per accompagnare il pensiero verso la visione e la forza dell'anima.
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La linea dell'arcangelo Michele è una lay-line che unisce i principali santuari dell'arcangelo Michele in Europa: Monte Carmelo (Israele), isola di Symi (Grecia), Monte S. Angelo (Gargano- Italia), Sacra di S. Michele in Val Susa (Italia), Mont St. Michel (Francia), St. Michael's Mount (Cornovaglia), Isole Skellig (Irlanda). Secondo la geografia sacra le lay-lines sono la manifestazione di una piantina sotteranea della Terra che determina la forma e la posizione di templi, luoghi di guarigione spirituale e fisica. La linea che attraversa l'Europa seguendo i principali santuari dedicati a Michele evoca la spada dell'Arcangelo.
QUALE DUNQUE IL MISTERO CUSTODITO
Il documentario ci accompagna all'interno di questo mistero. Ogni tappa racchiude un messaggio, un'indicazione, uno strumento per risolvere il mistero della Linea della Spada, che altro non è che il mistero custodito nel nostro cuore: chi sono io? Quale è il mio dono? Attraversando la linea attraversiamo noi stessi. Più proseguiamo nel cammino più ci avviciniamo all'incontro con la nostra anima. Il documentario del viaggio e' dunque un'esperienza: esperienza di immersione verso le parti più profonde del sé, per guarire dal dolore, per risanare le ferite, per risolvere ogni separazione. Scegliendo di viaggiare scegliamo di cambiare. Questo è l'invito che ci arriva dalla linea della spada.
IL SIMBOLO DELL'ARCANGELO
Michele (in latino: Quis ut deus? , Chi è come Dio?) è un arcangelo presente in tutte le religioni monoteiste. È spesso rappresentato come un combattente con la spada o la lancia in mano che sottomette Satana ai suoi piedi. L'Arcangelo, secondo la tradizione, ha anche il compito della pesatura delle anime dopo la morte. Per questo, in diverse rappresentazioni iconografiche, insieme alla spada, compare con in mano una bilancia. Sia la bilancia che la spada fanno pensare a elementi di netta separazione tra bene e male, di lucido discerninento. Ma il bene ed il male sono intrinsecamente legati nell'essere umano e per separarli senza causare una ferita mortale ci vuole un'alchemica maturazione. Dell'immagine dell'Arcangelo si conoscono altre varianti che lasciano intuire la complessità simbolica racchiusa nella figura di Michele. In Cornovaglia per esempio, a Saint Michael's Mount, troviamo una bellissima ed unica statua dove San Michele tiene la spada per la lama, usandola come una croce, e porge la mano con il palmo verso l'alto, offrendo aiuto al diavolo. È il simbolo del San Michele guaritore. Un'immagine che, a differenza delle altre, non crea il binomio bene e male, ma fa pensare ad un superamento degli opposti in cui il male viene integrato e trasformato all'interno del cuore accogliente del bene.
LA FERITA COME DONO
La linea della spada è una metafora, un simbolo, che rimarca la presenza di una tradizione perenne che accompagna il genere umano. Questa tradizione, per la sua straordinaria conservazione e continuità, è stata simbolicamente paragonata ad un filo d’oro, una viva linea spirituale che aumenta o diminuisce di chiarezza e d’intensità di secolo in secolo. La linea della spada rappresenta la manifestazione terrena di questa tradizione, metafora di un viaggio che dalla dimensione spaziale si traduce in viaggio interiore, da geografia terrestre a geografia dell'anima. Essa ci riporta al cuore della Saggezza Eterna, ossia quel "luogo" in cui si sviluppa una graduale realizzazione del Tutto e in cui si acquisisce una nuova prospettiva nel vivere la vita e nel modo di rapportarsi alle difficoltà. L' Arcangelo Michele, nel suo significato più profondo, diventa così il simbolo della trasfigurazione del dolore in amore, della paura e dell'angoscia in energia vitale. Esso è una figura alchemica di trasfigurazione, un invito non solo a cogliere la presenza delle ferite all'interno della nostra vita ma a interrogarci in merito alla possibilità di una loro trasformazione, in quel delicato passaggio che dalla ferita porta al dono.
MARIA MADDALENA E MICHELE: LA VIA DELL'AMORE ETERNO
Michele, così come è ben rappresentato all'interno della mistica ebraica, è l'arcangelo che fa da mediatore, da messaggero. Non solo tra Uomo e Dio, ma anche tra male e bene, tra uomo e uomo. È proprio questa figura del messaggero divino a conferirgli la sua fisionomia decisiva, quella di essere simbolo di un'esperienza di fede che presuppone un canale di conoscenza diverso rispetto a quello razionale: l'esperienza del trascendente, dell'esperienza mistica. Solo aprendoci all’invisibile, infatti, è possibile accedere ad un' esperienza della vita umana che non elimina o nega la sofferenza, ma che a partire da questa, riesce ad andare oltre la finitezza del mondo esperienziale (la morte, la fine delle relazioni, i cambiamenti) per accedere all'eternità dell'amore. La mistica presuppone inoltre una com-posizione degli opposti, dove i contrari (spirito e materia, corpo e anima, mente e cuore, logos e mythos, sentimento e ragione, maschile e femminile, conoscenza e amore…) sono riconosciuti e tenuti insieme, in armonia. Tutti questi elementi avvicinano, in un incastro armonioso, il simbolo di Michele con quello di Maria Maddalena. Maria Maddalena simboleggia la Conoscenza (gnosi), e rappresenta dunque l’incarnazione umana di Sophia. Essa porta con sé l' immagine della ierogamia o hieros gamos , le nozze sacre, in cui si accede ad una fusione totale tra la natura divina e quella umana, al legame tra il mondo della materia e quello dello spirito e in cui tutti gli opposti vengono eliminati a favore di una nuova forma, profonda e totalizzante, del proprio vivere e morire. Maria Maddalena è la mediatrice di questa rivelazione. Per tale motivo l'Arcangelo Michele e Maria Maddalena sono uniti nel Cammino della Spada come guide spirituali di un viaggio che ci può portare alla conoscenza profonda della nostra reale identità e a riscoprire la forza e la potenza dell'amore eterno che vive nel cuore di ogni essere umano, strada prediletta per il ritorno all'unione divina.
NOTE DI REGIA
L'opera filmica attraverserà tutti i sette punti che compongono la linea, dall'Irlanda fino a Israele. Verrano mostrati i suggestivi scenari in cui si erigono i santuari, raccontati i riti e le feste che si sono sviluppate a partire dal culto dell'Arcangelo.
L'itinerario geografico mostrerà fin da principio il suo parallelismo con il viaggio interiore. L'intento dell'opera è di accompagnare lo spettatore attraverso i luoghi più profondi del Sè. Le sette tappe del cammino rappresenteranno sette diversi momenti della discesa dell'anima nel percorso verso la conoscenza. L'opera, riflettendo il processo alchemico contenuto nella simbologia dell'Arcangelo, diventa invito e stimolo per lo spettatore ad attuare un percorso di consapevolezza e di trasformazione del proprio vissuto personale.
Michele attua consapevolmente una scelta in direzione del bene e ci insegna che la trasformazione è possibile, che si può giungere ad una guarigione non solo intesa in senso fisico, ma soprattutto in senso spirituale. Guarigione che passa dall’amore, che si oppone alla paura.
La linea che unisce l’Europa con il Medio Oriente, il Nord con il Sud, in un periodo di grandi separazioni, ci parla di un amore universale, crea un pensiero nuovo, una nuova maniera di vivere la spiritualità come una forma di unione, condivisone e incontro. La Spada immaginaria squarcia il velo della diffidenza, abbatte muri, crea relazione, tiene uniti maschile e femminile. Apre al tempo dell'Eterno, luogo in cui l'Io si trasforma in Noi.
CHI SIAMO
ANNA FERMI - PRODUTTRICE E IDEATRICE
Mi sono laureata in filosofia all’Università Cattolica di Milano. Mi sono occupata di marketing editoriale a Mediaset, diventando assistente capostruttura e poi autrice di programmi televisivi. Ho ideato le tre serie del programma “Angeli” di Rete 4, condotto da Marco Liorni, e una rubrica ispirata ai libri di John Gray intitolata “Marte e Venere”.Da anni mi dedico agli angeli, scrivendo libri su come entrare in unione con loro e su come sviluppare la coscienza angelica per guarire il dolore aprendosi alla visione dell'anima. Il mio interesse per gli angeli è legato al destino che mi volle salvata alla nascita dagli angeli e che da sempre guidano ed ispirano il mio lavoro.Una notte di tre anni fa l'arcangelo Michele mi apparve chiedendomi di fare un viaggio lungo la linea della Spada per portarne alla luce il mistero custodito e comunicarlo scrivendo un libro. Ho viaggiato in quei luoghi sacri che sono diventate tappe di guarigione, di trasformazione spirituale per riconoscere il significato di quel mistero. Grazie ai preziosi doni raccolti e ricevuti lungo il viaggio ho fondato L'ACCADEMIA ANGELICA PER COCREATORI DI PACE, l'insegnamento del Cammino per arrivare a riconoscere il proprio dono e per imparare a donarsi. Ho scritto numerosi libri sul tema degli Angeli tra cui: " VIVERE CON GLI ANGELI",ed. Armenia; " HO INCONTRATO IL MIO ANGELO", ed. Piemme; " UN ANGELO DRITTO AL CUORE", ed. Piemme; " GLI ANGELI CI GUIDANO", ed. Piemme; " I MIRACOLI DEGLI ANGELI", ed. Piemme; " I DONI DEGLI ANGELI", ed. Armenia.
ALESSANDRO SEIDITA - REGIA
Sono nato a Palermo. Mi sono laureato in Filosofia della Conoscenza e della Comunicazione trattando una tesi sulle tecniche di trasformazione dell'Io nel percorso psicanalitico. Dopo la laurea mi sono trasferito a Torino per approfondire gli studi di antropologia. Sarà proprio l'amore per tale disciplina, unita alla passione per il cinema, ad avvicinarmi al mondo del documentario.
Nel 2011 firmo il mio primo lavoro filmico con l'amico regista Joshua Wahlen, un viaggio on the road alla ricerca delle nuove forme di spiritualità. Da quella esperienza nasce il progetto Jurodivye.
Nel 2012 intraprendo un lungo viaggio in Asia per approfondire gli studi sulla mistica e sulle tecniche di meditazione.
Il legame costruito con la mia terra d'origine mi spinge a rientrare in Sicilia, dove firmerò insieme a Joshua Wahlen due lungometraggi che raccontano la condizione attuale dell'Isola, Viaggio a sud (2014) e Corrispondenze (2015) girato all'interno delle carceri di Noto con la partecipazione degli stessi detenuti e di numerose figure di spicco del panorama culturale siciliano tra cui il poeta Sebastiano Burgaretta e il cantautore Franco Battiato.
Le tematiche affrontate nei miei lavori filmici - la tossicodipendenza (Manuela), la follia (L'approssimatio in tempora / Cosimo), la situazione carceraria (Corrispondenze) - mi hanno portato ad approfondire il valore terapeutico del cinema e delle arti in generale. Nel 2018 firmo insieme a Wahlen "Voci dal Silenzio" un documentario sull'esperienza eremitica in Italia. Vincitore della call “Life” indetta da Infinity, recentemente premiato al Concorso Internazionale Vittorio De Seta, premio miglior documentario al Festival di Sestriere, Premio d’eccellenza al Festival of Visual Cultures Prospe(c)tiva B.r.i.o., presentato in anteprima alla XXI ed. del CinemAmbiente di Torino, Voci dal silenzio è entrato in pochi mesi a far parte delle selezioni ufficiali di numerosi Festival cinematografici, nazionali e internazionali, tra cui il Branson International Film Festival in Missouri (USA), il Festival International de Cinéma et mémoire commune di Nador (Marocco) e il Diorama International Film Festival di New Delhi (India).
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