Una campagna di
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Sulla spiaggia di Rimini si sono schiuse 3 uova di Fratino. A un passo dalla torretta di salvataggio da dove Roberto, il bagnino, le ha vegliate fino alla schiusa. E c'è bisogno di salvataggio, perché quel nido si trova esattamente dove sarà posizionato il palco del concerto di Jovanotti. Da quelle uova sono usciti 3 pulli, 3 “Uovanotti” che poche ore dopo la loro nascita erano già in grado di muoversi e cibarsi autonomamente. E ce ne sono altri 3 appena nati, a soli duecento metri di distanza. Tenerissimi, buffi, batuffoli in corsa, come beep beep in miniatura già scorrazzano tra i mille pericoli di una delle più affollate spiagge italiane nel bel mezzo della stagione balneare. Sono loro il vero evento delle spiagge italiane, e a loro spetta il vero palcoscenico della nostra ammirazione.
I conti sono presto fatti: ai nostri Uovanotti serviranno circa 30 giorni per sviluppare le loro ali e volare. Volare, non nelle classifiche pop, ma nel grande cielo protettore, ed essere finalmente al sicuro dalle miserie umane.
Peccato che il 10 luglio a Rimini sia prevista una tappa del Jova Beach Tour! Si presume che i giganteschi lavori di costruzione di quella che Jovanotti, nella sua delirante visione, chiama “una vera e propria città che si sposta”, cominceranno almeno 3-4 giorni prima. I nostri Uovanotti riminesi avranno circa 20 giorni di vita, troppo piccoli per difendersi con le proprie ali dalla gigantesca – e mostruosa – macchina di questo evento. Che fine faranno? Chi è quell'incosciente che ha avuto l'idea di fare questo tour sulle spiagge italiane? E chi è stato ancora più incosciente da stargli dietro e spalleggiarlo?
Il Fratino ha nidificato anche a Barletta, e a Fermo, e a Castel Volturno, e a Roccella Jonica - lido storico anche per la Caretta Caretta, le cui uova si schiuderanno proprio nei giorni del concerto - e al Lido degli Estensi, dove per i lavori preliminari al concerto, che hanno danneggiato nidificazioni in atto, è stato presentato un esposto all'autorità giudiziaria. E una diffida è stata inoltrata al Comune di Vasto per altri lavori – o disastri - preliminari, paradossalmente proprio da parte del wwf, partner di questo evento. Mentre a Torre Flavia tutto è stato annullato, e non per un lampo di resipiscenza del nostro cantante, bensì per le associazioni ambientaliste locali, che sono riuscite a mobilitare la collettività e a metterlo con le spalle al muro.
Ma torniamo a Rimini, A Roberto, che è un semplice bagnino, una persona normale che ha il coraggio di ragionare e agire in una maniera normale, in un momento di follia collettiva; di rallegrarsi perché “anche a Rimini abbiamo queste espressioni della bellezza della natura”, come mi ha raccontato al telefono. Con lui ci sono Cristian, Roberta, Fabio e Lucia, gli attivisti che da anni pattugliano quella zona, e che hanno svelato il tesoro dei nidi nascosti agli occhi di Roberto, il quale ha preso talmente a cuore la questione, che l'ultimo nido lo ha scoperto lui. E ora veglia agguerrito sui 6 Uovanotti, perché nessuno gli faccia del male. “Finora ce l’abbiamo fatta, vediamo adesso che succede con Jovanotti”.
Voglio ringraziarlo particolarmente perché purtroppo spesso capita che siano proprio gli operatori balneari i primi a rendere impraticabile la nidificazione dei fratini, talvolta addirittura a distruggere i nidi, incapaci di rendersi conto di quale ricchezza, anche in chiave turistica, rappresenti questo uccellino. E con lui ringrazio tutti gli attivisti impegnati nelle spiagge di tutta Italia, perché ci permettono di raccontare un Paese che sa ancora commuoversi di fronte alle “espressioni della bellezza della natura” e combattere per tutelarle, una Italia che nessuno conosce, perché nessuno sa quanto si deve sbattere un volontario sulle spiagge per provare a salvare un solo nido di fratino. Una Italia lontana anni luce dal frastuono megalomane di un artista che non aveva nessuna necessità di scomodare i pochi pezzi di ecosistema ancora integro, per renderlo palco delle sue esibizioni.
Roberto da buon bagnino ci salva tutti, o almeno ci regala la speranza di poterci salvare dal degrado ambientale e civile che pesa come un macigno sul nostro futuro.
Questa campagna di crowdfunding parte insieme a un blog omonimo, che vuole raccontare l’altro lato della spiaggia, quella che non sarà illuminata dai riflettori del tour incalzante. Avendo dedicato al fratino e agli attivisti coinvolti nella sua tutela un fumetto intitolato “Fratini d'Italia – cronache di resistenza dalle nostre spiagge” non posso fare a meno di provare a raccontare con parole e immagini questa resistenza anche nei confronti di Jovanotti, perché rappresenta una vicenda emblematica di un degrado culturale e morale che sta sgretolando gli argini, faticosamente costruiti in decenni, a difesa del nostro patrimonio ambientale.
Sento il dovere di vicinanza a tanti compagni di battaglia, a tante persone che la pensano come me, e soprattutto al Fratino, bandiera di un popolo della spiaggia al quale, in nome del nostro divertimento, viene negato qualunque elementare diritto. La mia sarà solo una voce in aggiunta alle tante di sdegno che si stanno sollevando in tutta Italia contro questo evento, che spero siano sempre di più, poiché il tour può rappresentare un pericoloso precedente e aprire una nefasta stagione di megaeventi in spiaggia. Forse ci muoviamo in difesa di una causa persa, ma egualmente non possiamo stancarci di far presente che la spiaggia non è una piattaforma per tintarella e divertimenti, bensì un ecosistema estremamente fragile. Che ha bisogno di tutti noi per resistere alle mareggiate di volgarità che rischiano di travolgerlo. Il vero Party che dobbiamo promuovere sulle spiagge è solo quello delle uova che si schiudono: Uova Beach Party!
L'indirizzo del blog è questo: www.achijovabeachtour.blogspot.com
Vorrei dunque seguire il tour, almeno nelle sue date più critiche, per incontrare le persone che sono in trincea insieme ai Fratini, e raccontare il loro impegno, come ho già fatto in passato. In questo, ho bisogno del vostro appoggio, delle vostre segnalazioni, della vostra partecipazione e condivisione. E se qualcuno vorrà comprare delle copie di Fratini d'Italia, di Dove i rondoni vanno a dormire o prenotare l'eBook che raccoglierà tutte le parole e le immagini che mi capiteranno a tiro, da qui al 31 agosto, mi aiuterà a muovermi in questo alternativo Uova Beach Tour. Grazie in anticipo per il vostro sostegno!
Franco Sacchetti.
Laureatosi in architettura a Firenze, si specializza a Torino in Habitat e tecnologia dei paesi in via di sviluppo . Si interessa di costruzioni in terra cruda e fa esperienza sul campo in Italia, India, Marocco e Spagna. Nel 2002 collabora con la City Lights Italia all'allestimento della mostra DUNE: il film che non vedrete mai dallo storyboard di Giger e Moebius per l'omonimo film di Jodorowsky. Con la City Lights partecipa anche nel 2001 al festival letterario The beat goes on e pubblica le raccolte: Quando sono piccolo chi si innamora della mia grandezza? (2001) e Una fine da stronzi (2002). Nel corso degli anni collabora come vignettista con varie riviste tra cui Terra Nuova, l’ Ecologist italiano ed Eco - educazione sostenibile . Nel 2009 pubblica il romanzo: La Marcia dei Frigoriferi verso il Polo Nord . Nel 2016 pubblica Fratini d’Italia – cronache di resistenza dalle nostre spiagge , reportage a fumetti dedicato ad una specie in pericolo di estinzione, il Fratino, piccolo trampoliere che nidifica sulle ultime spiagge naturali del Paese, e ai tanti volenterosi che lungo le spiagge d’Italia ogni anno si battono per salvarne le ultime colonie riproduttive. Nel 2018 ALL YOU SEED IS LOVE - Tutto ciò che semini è amore, libro illustrato sulla tematica dei semi e della biodiversità. Nel 2019Dove i rondoni vanno a dormire, graphic novel dedicata ai rondoni e alla biodiversità urbana.
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