Una campagna di
Elena GriggioContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Outis - Viaggio per mare è un progetto teatrale nato nel 2018.
Originariamente concepito come progetto sperimentale, dedicato allo scambio pedagogico e alle proposte creative individuali di ciascun artista coinvolto, Outis - Viaggio per mare si è sviluppato all'interno di sei residenze artistiche a cadenza trimestrale e dedicate ciascuna a un diverso capitolo del tema portante. Nello specifico, gli otto artisti scelti per realizzare il progetto si sono riuniti e dedicati (attraverso le diverse discipline di competenza di ciascuno) ai seguenti temi: Naufragio, Uomo in Mare, Terra in Vista, L'approdo, Avascoperta, Ritorno a Casa.
Complice la comune esperienza come allievi, piuttosto che come attori per la compagnia di Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi, Teatro Valdoca, le persone coinvolte nel progetto hanno consolidato progressivamente un linguaggio comune e un metodo di lavoro che ha pemesso alla compagnia di crescere rapidamente. Pur mantenedo una forma autogestita e autofinanziata, il progetto si è via via sviluppato nel corso delle diverse residenze in una sempre più evidente forma di composizione scenica.
Il desiderio di consolidare lo scambio di conoscenze, l'aver dato forma a diverse proposte individuali e l'averle sviluppate collettivamente nonché la crescita comune che la neonata compagnia ha coltivato nei mesi di lavoro insieme, ha portato il progetto Outis - viaggio per mare sulla soglia della realizzazione di uno spettacolo teatrale, sintesi e restituzione al pubblico dei frutti migliori emersi dal cammino.
L'incontro con Marco Guidi, con il collettivo de Gli Impresari e con l'artista e artigiana Roberta Bianchini è stato infine determinante per la compagnia nel delineare i quadri scenici che compongono lo spettacolo, nei quali lavorano insieme Davide Arena, Rossella Guidotti, Francesco Severgnini, Daniele Cannella, Ilaria Lemmo, Giuditta Di Meo, Yasmin Karan, Nahuel Bustamante Ebis e Elena Griggio, coniugando al canto corale e polifonico, elementi di teatro danza, mimo corporeo e musica dal vivo.
Discipline così diverse trovano un paesaggio comune, oltre che nel macrotema del Viaggio per Mare, anche nello stesso percorso costruito insieme, nonché nel insegnamento reciproco dei propri linguaggi fino a comporne uno proprio della compagnia, che ne traccia la firma collettiva.
Da maggio 2018 ad agosto 2019 la compagnia ha sostenuto autonomamente tutte le spese necessarie alla realizzazione del progetto all'oggi. Outis - viaggio per mare vede coinvolti artisti provenienti da tutta Italia la cui età è compresa tra i 22 e i 29 anni, giovani teatranti e musicisti che hanno investito nel progetto avendo fiducia nella sua crescita e coltivandola anche in termini di gestione delle spese in piena autonomia.
Oggi, dopo un anno e mezzo di lavoro, la compagnia si sente pronta a mettersi alla prova e ad incontrare il pubblico. Nell'intento di realizzare lo spettacolo in cui comporre drammaturgicamente i migliori risultati raggiunti insieme, cerchiamo ora nuove forme di sostegno economico che rendano possibile questo fondamentale passaggio.
Grazie al vostro contributo lo spettacolo potrà nascere.
La possibilità di acquistare materiali necessari alla scenografia, coprire i costi di trasporto per i materiali di scenotecnica e illuminotecnica, coprire le spese di realizzazione dei costumi, nonché permettere alla compagnia di lavorare in spazi idonei alla realizzazione dello spettacolo sono aiuti straordinari per la compagnia.
Parte del contributo verrà speso per la promozione dello spettacolo, coprirà le spese tecniche in loco nel corso di ciascuna replica e cercherà di offrire un minimo garantito per il pagamento delle prove attorali. I fondi raccolti potranno inoltre sopperire alle necessità legate alle macchine sceniche, opere d'arte realizzate da Gli Impresari, e alla loro cura, nonchè alla strumentazione di composizione elettroacustica, linguaggio che attraversa lo spettacolo in diverse scene portanti.
Infine, un aiuto economico aiuterà la compagnia ad ammortizzare le spese vive alle quali vanno incontro i partecipanti al progetto in termini di viaggio, vitto e alloggio per la compagnia stessa, accanto al rimborso spese per i collaboratori di fiducia, quali Luana Giardino per i video e Roberta Tocco per la fotografia. Persone la cui fiducia e professionalità saremmo felici di poter retribuire e compensare più di quanto sia possibile all'oggi.
Elena Griggio è attrice e guida al canto di Teatro Valdoca. In questa veste, segue Cesare Ronconi e Lucia Palladino nei seminari che il regista di Teatro Valdoca tiene in tutta Italia. Nei diversi workshop residenziali, dedicati agli allievi attori e in cui insegna, incontra progressivamente i suoi futuri compagni del progetto Outis - Viaggio per Mare, idea alla quale aveva di fatto dedicato le sue energie per oltre due anni, sia in termini di mappatura e organizzazione che di creazione delle condizioni per poterla di fatto realizzare.
Individuate le prime sei persone che avrebbero potuto intrecciare al meglio le loro capacità rispetto al progetto, Elena invita successivamente a partecipare ad Outis - Viaggio per Mare altri due colleghi: Rossella Guidotti, sua compagna attrice nella produzione di Giuramenti e Nahuel Bustamante Ebis, incontrato nella compagnia inglese con cui entrambi si sono formati e hanno lavorato per diversi anni, la Roy Hart Theatre, nel sud della Francia.
Le persone invitate si sono in questo senso rivelate determinanti alla riuscita nonché fondanti rispetto al progetto stesso, sia per la eterogeneità e specificità della loro disciplina artistica, che per la chiara predisposizione ad un lavoro di gruppo, tematico e fondato su un linguaggio comune a tutti in cui riconoscersi e dal quale partire.
L'intento era quello di offrire un tempo e uno spazio protetto, idoneo al teatro, in cui persone diverse, di forte identità artistica, ma accomunate da una grammatica tra loro complementare, trovassero il giusto equilibrio tra lo sviluppo delle proprie abilità specifiche e la capacità di mettersi in discussione in un contesto collettivo. Di esporsi, dunque, insegnando ai propri compagni e di dedicarsi al contempo ad un progetto con impegno e concretezza, fondandolo su una crescita comune su più livelli.
Questo è ciò che, alla base, la fondatrice del progetto ha riconosciuto come il più significativo aspetto della sua crescita come teatrante nel proprio percorso di formazione e che ha dunque sentito essere necessario condividere con i propri attori, ricreandone nuove condizioni perché accadesse anche per i suoi compagni: un fertile terreno d'incontro tra metodi formativi e approcci al teatro completamente diversi (come Elena aveva avuto modo di sperimentare nella collaborazione col Living Theatre di New York piuttosto che nella formazione presso la Roy Hart in Francia, fino alla LAMDA e alla RADA in Inghilterra) e la capacità di intrecciare i linguaggi come più importante aspetto di un teatro ancora fondato su un pensiero e un agire artigianale, a favore di un pubblico attento, presente all'incontro. Pronto al dialogo piuttosto che all'intrattenimento.
Tale aspetta fondamentale, intrecciato all'incontro con persone il cui ardore e dedizione erano evidenti, pur declinati in forme differenti e altrettanto valide, ha spinto Elena alla semina di questo campo.
I frutti che ne sono nati hanno lasciato sorpresa lei stessa.
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