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“Tutte a casa - Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19” è il film collettivo che racconta la pandemia dal punto di vista delle donne. Migliaia di video che ricostruiscono il corso di giornate apparentemente tutte uguali, eppure diverse. Le lacrime in un video selfie, una canzone urlata, il lievito della pizza, l’ennesima video call. E poi la stanchezza, il senso di vuoto, la malattia, la perdita, la voglia di andare avanti, per riscoprirsi più forti, a volte più fragili o semplicemente diverse.
“Tutte a casa” è un film composto da materiali video girati con il proprio cellulare da donne di estrazione sociale ed età diverse, provenienti da tutta Italia, durante lo tsunami sanitario causato dal Coronavirus. La paziente malata di Covid, la mamma in smart working e quella in cassa integrazione, il medico che ha curato il virus. La maestra impegnata nella didattica a distanza, la ballerina di pole dance, la donna che si ritrova a fare i conti con un corpo che non riesce più a comandare, le tassiste che attraversano città deserte, le ostetriche sempre al fianco delle donne. Per alcune, la quarantena è stata una rinascita, per altre una prigione, per altre ancora un motivo di riscoperta. Tutte loro, tra estro, creatività e sconforto, hanno saputo agire su se stesse, cercando soluzioni alla costrizione.
Siamo sedici professioniste del mondo del cinema e della comunicazione: registe, autrici, sceneggiatrici, attrici, giornaliste, storyteller.
Anche noi, come le nostre protagoniste, siamo rimaste a casa, ma non ci siamo volute “fermare”. Nei primi giorni della quarantena, ci siamo incontrate su un gruppo Facebook dedicato al cinema e abbiamo deciso di unire le forze, colte dall’urgenza di documentare il momento di crisi che si stava configurando. Così è nato il collettivo “Tutte a casa” e poi l'omonima associazione. Durante i primi giorni di lockdown, abbiamo iniziato ad organizzare, produrre e dirigere un film a distanza, creando una vera e propria casa di produzione online tutta al femminile. Il nostro è stato un piccolo miracolo che ha dell’incredibile: ad oggi, non ci siamo mai incontrate, se non in video call. Eppure giorno dopo giorno continuiamo a lavorare insieme, con determinazione e tenacia, con il fine comune di realizzare questo film partecipato.
Dal lancio della nostra call fino ad oggi è successo qualcosa di straordinario e potente: 150 donne hanno inviato più di 4000 contributi.
Il nostro non è stato un lavoro di raccolta di materiale video ma abbiamo unito i tasselli di un mosaico dimemorie digitali della pandemia. Lo abbiamo fatto instaurando con le donne protagoniste un rapporto fiduciario che si è definito nel tempo, video dopo video, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Ne sono venute fuori centinaia di ore di girato, realizzato con diversi supporti. Così facendo la narrazione della pandemia, che è stata dominata pubblicamente da uomini (politici, virologi, economisti) viene raccontata con la voce delle donne. Cambia il punto di vista.
Ora, vogliamo andare avanti in questo lavoro per soffermarci sulle sfumature, concependo un lavoro di indagine poetica che superi i limiti dell'oggi e dell'urgenza del Covid-19.
Il 17 marzo 2020 è uscita la prima call pubblica online, in poche settimane, il progetto è riuscito ad attrarre una community di oltre 2.000 follower e oltre 4.000 sono i contenuti che abbiamo ricevuto. Un potenziale enorme e prezioso, un patrimonio di storie, un archivio da valorizzare. Abbiamo però bisogno del vostro aiuto. Dopo mesi di lavoro che abbiamo svolto con grande dedizione e senza nessuna retribuzione, adesso è arrivata l'ora di trasformare questo progetto in realtà e per farlo dobbiamo investire nella post produzione professionale per il nostro film. La nostra campagna di crowdfunding, partita il 1 Luglio, durerà fino al 30 Settembre. E’ una nuova scommessa e con il vostro sostegno, potremmo trasformare il nostro progetto in realtà! Il nostro obiettivo è raggiungere 15.000 euro, una cifra che ci permetterà di affrontare le prime spese del montaggio e della post produzione.
PER SAPERNE DI PIU’ SU DI NOI
Per saperne di più basta consultare il sito www.tutteacasa.com, la pagina facebook Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19 (https://www.facebook.com/tutteacasa/), oppure scrivere all’indirizzo email tutteacasa@gmail.com.
Partner istituzionali
Governmental agencies Puglia’s Regional Council – Department for Libraries and Institutional Communication “Teca del Mediterraneo”
Media partner
community facebook di professioniste del cinema
Partner sostenitore
“Womanhood in Lockdown” is the collective film that narrates the pandemic from the women perspective. Thousands of videos that tell the course of days that seem very similar, but in reality are very different. Tears in a selfie video, a screamed song, the yeast of the pizza, yet another video call. And then tiredness, the sense of emptiness, illness, loss, the desire to go on, to rediscover yourself stronger, sometimes more fragile or simply different.
“Womanhood in Lockdown” is a film made up of video materials shot with each character’s own cell phone, by women of different social backgrounds and ages, from all over Italy, during the health tsunami caused by the Coronavirus. The Covid patient, the mother in smart working, the laid-off one, the doctor who treated the virus. The teacher engaged in distance learning, the pole dance dancer, the woman who finds herself dealing with a body she can no longer command, the taxi drivers who cross empty cities, the midwives always at the side of other women. For some, quarantine was a rebirth, for others a prison, for others the opportunity to rediscover. All of them, between inspiration, creativity and despair, have been able to work on themselves, seeking solutions to constraint.
We are sixteen professionals operating in the world of cinema and communication: directors, authors, screenwriters, actresses, journalists, storytellers.
We too, like our characters, stayed at home, but we didn't want to "stop". During the first days of quarantine, we met on a Facebook group dedicated to cinema and decided to join forces, seized by the urgency of documenting the moment of crisis that was taking place. Thus was born our group "All at home", that we later transformed into an homonymous association. During the first days of lockdown, we started organizing, producing and directing a film remotely, creating a real all-women online production company. Ours was a small miracle: to date, we have never met, except by video call. Yet day after day we continue to work together, with determination and tenacity, with the common goal of making this participatory film.
Something extraordinary and powerful has happened since the launch of our call: 150 women have sent more than 4000 contributions.
Ours was not a matter of receiving video material, but rather the putting together of a mosaic of digital memories of the pandemic. We did this by establishing a relationship of trust with our characters, which grew over time, video after video, day after day, week after week. The result was hundreds of hours of footage, made with different supports. In doing so, the narrative of the pandemic, which has been publicly dominated by men (politicians, virologists, economists) is told in the voice of women. As a result, the point of view changes.
Now, we want to move forward in our work and dwell on the nuances, conceiving a poetic investigative work that goes beyond the limits of today and the urgency of Covid-19.
The first public online call came out on 17 March 2020. In a few weeks, the project made it to attract a community of 2,000+ followers with a contribution of over 4,000 contents. A huge and precious potential, a heritage of stories, an archive to be enhanced. But we need your help. After months of work that we have done with great dedication and without any remuneration, now the time has come to transform this project into reality. To do so we must invest in professional post production for our film. Our crowdfunding campaign, which started on 1 July, will last until 30 September. It is a new challenge and with your support, we will bring our project to reality! Our goal is to reach 15,000 euros, a figure that will allow us to face part of the costs of professional editing and post production.
We started from down below, but with your help we mean to reach the top!
KNOW US BETTER
To find out more, visit the website www.tutteacasa.com, the facebook page Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19 (https://www.facebook.com/tutteacasa/), or write us tutteacasa@gmail.com.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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