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Abbiamo riqualificato con impegno e partecipazione un bene pubblico abbandonato. Lo abbiamo fatto “giocando a pallone”, modificandone le regole e trasformandolo in uno strumento potentissimo di inclusione sociale. Oggi, dopo 10 anni di lavoro, vogliamo costruire il primo campo di calcio a 11 nella periferia di Corviale per permettere ai nostri ragazzi di continuare un percorso educativo con noi, per poter cambiare un goal alla volta il nostro territorio.
Siamo arrivati a Corviale nel 2009. Davanti a noi un’enorme sfida. Davanti al complesso di edilizia popolare più grande d’Italia conosciuto dai romani come il “Serpentone”, con 1.300 alloggi (di cui molti occupati abusivamente) trasformare uno spazio pubblico totalmente abbandonato in un luogo di aggregazione e inclusione. Il nostro obiettivo, portare la bellezza nella periferia: contrapporci al grigio del “Condominio più grande d’Italia”.
Ci siamo riusciti dando vita al Campo dei Miracoli, la nostra sede operativa che al cemento che definisce Corviale, contrappone il legno, l’argilla, il sughero, il riscaldamento geotermico e il verde di campi ecosostenibili e realizzati con materiali riciclati all’insegna dell’economia circolare.
Ad oggi siamo riusciti a coinvolgere più di 3000 ragazzi, bambini e bambine dai 6 anni in su, trasformando il Campo dei Miracoli, in un luogo di aggregazione non solo per i giovani ma anche per le loro famiglie, un posto dove i genitori, che non possono permettersi di pagare centri privati o associazioni sportive per far praticare uno sport al proprio figlio, si sentono sicuri, consapevoli che i ragazzi non solo si divertono ma iniziano un percorso di crescita personale fatto di valori positivi.
Calciosociale propone una metodologia educativa, basata sulla rivisitazione delle regole del calcio, "Best practice italiana per Sport e Inclusione Sociale” nel Semestre italiano della Presidenza Europea del 2014. Un programma di crescita che mira allo sviluppo autentico dei partecipanti, trasferendo gli strumenti adeguati a diventare protagonisti attivi del cambiamento, impiegando le capacità e l’intraprendenza necessarie per agire e costruire un mondo migliore. La nostra idea è di "Trasformare i campi di calcio in palestre di vita". Lo facciamo utilizzando il calcio il fenomeno sociale e mediatico più potente, capace di parlare a milioni di persone. Lo facciamo utilizzando uno sport che tutti sono in grado di praticare.
Riscriviamo totalmente le regole del calcio per favorire la cura delle relazioni, preferendole alla semplice competizione sportiva: le squadre sono miste, ragazzi e ragazze di qualunque età, origine, religione giocano insieme. Non ci sono arbitri, i rigori li batte il più debole. Per rafforzare la metodologia le partite non si giocano solo nel campo di calcio, ma i partecipanti si sfidano in attività “fuori dal campo” di cittadinanza attiva (recupero degli spazi, momenti di riflessione su tematiche legate ai valori della legalità, inclusione, tutela dell’ambiente) che contribuiscono ad accumulare punti in classifica. I giocatori diventano agenti del cambiamento del proprio territorio ed imparano a custodirlo. Il nostro motto: VINCE SOLO CHI CUSTODISCE.Chi custodisce la bellezza che è dentro ognuno di noi, la potenzialità la forza che è dentro ognuno di noi.
Abbiamo l’importante opportunità di ridare nuova vita ad un’altra area della periferia. Possiamo creare un altro spazio dove continuare con più efficacia il lavoro con i nostri ragazzi. Possiamo realizzare il primo Campo a 11 a Corviale, omologato per ospitare la nazionale femminile ed eccellenza maschile, fondamentale per implementare il nostro impatto sul territorio.
Il campo permetterà infatti:
La bellezza in periferia è possibile: la bellezza cura.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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