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NEL NOME DEL PADRE nasce dal forte desiderio di raccontare pura fiction come non se ne vede in Italia. Una vicenda quasi surreale ma plausibile. Ispirato dal cinema di stampo tarantiniano, il regista Max Menghini mette in scena in questo cortometraggio un regolamento di conti del più classico dei western anche se ambientato nei giorni nostri. Per gli amanti del genere.
Un prete, Padre Zilli, e Federica, che presta servizio volontario in canonica, si recano presso la villa del Sig. Russo, un ricco possidente trasferitosi da poco in città, per espletare la pratiche riguardanti una lauta donazione a favore delle casse della Chiesa da parte di quest'ultimo. Attorno a un tavolo, davanti a delle tazze di caffè, il climax cresce violentemente fino a culminare nella rivelazione della vera identità di tutti i personaggi coinvolti.
Conseguenze disastrose e colpo di scena finale assicurato.
NEL NOME DEL PADRE parla di una famiglia distrutta, di inganni e cupidigia, di vendetta condita da interessi personali e, in parte, fanatico religiosi. Fiction fine a se stessa, basata sui colpi di scena, rientra nel modern western coniato da Tarantino, per un cinema di puro intrattenimento ma che lascia, alla fine, un brivido, qualcosa su cui riflettere e un po' di amaro in bocca.
- Gestire i costI di scenografia e props
- Noleggiare attrezzatura tecnica
- Coprire spese di post-produzione e distribuzione
Scritto e diretto da Max Menghini
Fotografia di Federico Galiazzo
Aiuto regia Edoardo Toniolo
Costumi di Aurelia Capuzzo
Scenografia di Martina Ceccato
Suoni di Duccio Bellini
Musiche originali di Alberto Zenato
Montaggio di Diego Corona
Una produzione della MAMEN FILMS
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