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Siamo quattroragazzi 18enni di Milano Jacopo,Matteo, Emanuele e Pietro che, nonostante abbiamo avuto la fortuna di vivere il periodo della didattica a distanza serenamente, abbiamo toccato con mano situazioni come queste, molto più diffuse di quanto pensavamo, anche vicino a noi.
Per questo motivo abbiamo creato, durante il periodo del primo lockdown, PC4U.tech per dare il nostro piccolo contributo al problema della didattica digitale. PC4U.tech è un'iniziativa no-profit che si occupa della raccolta e ricondizionamento di pc e tablet – usati ma funzionanti – che vengono poi ridistribuiti agli studenti della provincia di Milano che non ne dispongono.
Con un approccio giovane e semplice, e anche un po’ innovativo, abbiamo creato una piattaforma, facile da usare, composta da due bottoni “DONA” e “RICEVI” che permettono rispettivamente, a chi ha dispositivi da dare di farlo con semplicità e velocità e a chi, invece, ne ha bisogno di farne richiesta con altrettanta immediatezza.
Siamo consapevoli dell’esistenza di iniziative simili alla nostra, altrettanto lodevoli e nobili; siamo anche consapevoli dei fondi che il Governo ha messo a disposizione per aiutare la scuola, dando PC e tablet in comodato d’uso agli studenti bisognosi. Tuttavia, dopo numerosi confronti, ci siamo resi conto che, nonostante i svariati progetti, numerose famiglie sono comunque rimaste senza dispositivi sufficienti per la scuola digitale dei loro figli, anche nella ricca Milano e hinterland. Ne abbiamo testimonianza ogni giorno, dalle richieste che riceviamo (che ad oggi hanno superato le 300).
Sfortunatamente no: in seguito all'ultimo Dpcm del governo, rilasciato il 4 novembre ed entrato in vigore il 6 novembre, la Lombardia rientra nelle zone rosse identificate. Pertanto, ogni istituto della regione, salvo rare eccezioni, è stato costretto ad adottare la didattica a distanza. Questa situazione ha rimesso migliaia di famiglie (soltanto a Milano e hinterland), meno abbienti, in grandi difficoltà non avendo i mezzi giusti per affrontare questa difficile situazione.
Noi di PC4U.tech, inoltre, abbiamo una visione chiara: crediamo fortemente nelvalore del digitale applicato alla didattica, e siamo sicuri che sia una risorsa fondamentale, di cui tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche e sociali, hanno il diritto di disporre ora, come in futuro, a prescindere dal periodo di emergenza sanitaria attuale. Il processo di digitalizzazione, in Italia in forte ritardo, parte dalle nuove generazioni.
Il processo è semplice: una volta ricevute le donazioni, ci mettiamo in contatto con i donatori per accordarci sul ritiro del dispositivo, che avviene al loro domicilio; sempre noi poi ci occupiamo di portare il dispositivo dai nostri tecnici, che ne verificano il funzionamento, eliminano ogni dato se ancora presente e lo ricondizionano; finalmente, consegniamo il dispositivo, oramai rinnovato, sanificato e pronto all’uso, al domicilio di chi ne ha fatto richiesta, con un packaging curato e caloroso, che vuole ricordare il valore del dono.
In questi primi mesi di attività siamo riusciti a consegnare oltre 100 dispositivi ad altrettante famiglie bisognose che ne hanno fatto richiesta. Siamo riusciti a farlo grazie, oltre al nostro impegno quotidiano e ad un primissimo finanziatiore (famigliare), al supporto di alcune aziende e associazioni che ci hanno aiutato: Informatici Senza Frontiere, una cooperativa no-profit che coordina un gran numero di informatici volontari, che hanno verificato e ricondizionato ogni dispositivo donato; For-Te, un progetto sociale ideato e supportato da Esprinet, che offre lavoro a dieci persone con disabilità cognitiva e che ci ha aiutato nella consegna dei dispositivi alle famiglie; TIM e Huawei che, colpiti dal progetto, ci hanno donato tablet nuovi. Ma adesso la complessità è aumentata, perchè stiamo ricevendo moltissime richieste e anche, fortunatamente, molte donazioni: per riuscire a gestire tutto con una buona qualità siamo forzati a cambiare la nostra strategia, prendendo in considerazione costi che inizialmente non avevamo calcolato.
Il tuo aiuto ci serve per portare avanti il nostro progetto, che sentiamo, ora più che mai, necessario. Sempre più ragazzi e famiglie ci contattano ogni giorno, raccontandoci le loro storie, e spiegandoci quanto abbiano davvero bisogno della nostra mano, in un periodo che diventa sempre più complicato e difficile.
L'obiettivo di questo crowdfunding è raccogliere €15.000 per coprire tutti i costi necessari per poter gestire le prossime 300 richieste (più di 100 sono già arrivate). Nello specifico, i soldi verranno utilizzati per finanziare il ricondizionamento dei dispositivi donati, che include l’acquisto di componenti hardware da sostituire (hard disk, batterie, cavi di alimentazione, mouse, schermi, ecc.), l'acquisto delle licenze di Windows 10 (quando non sono incorporate nel PC), i costi di trasporto/spedizione, visto l’elevato numero di ritiri che dobbiamo afeffettuare, le spese del packaging (scatoloni, cartoline, sticker, ecc.) e, infine, le spese per la gestione amministrativa dell'Associazione. Abbiamo anche previsto l'acquisto di circa un quarto dei 300 dispositivi da donare da un fornitore che ce li fornisce già ricondizionati, visto che stimiamo di non riuscire ad ottenere un numero sufficiente di donazioni di device "recuperabili", anche sulla base dell'esperienza di questi 3 mesi di attività.
Dona per supportare noi e la nostra iniziativa, aiutando dei giovani che hanno voglia di intraprendere, che hanno voglia di fare innovazione, che hanno voglia di fare del bene, aiutando il prossimo.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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