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Il campo di concentramento per internati civili di Arbe (oggi Rab, in Croazia), voluto e gestito dal Regio esercito italiano, in funzione dal luglio 1942 fino all’8 settembre 1943, è stato il peggior luogo di internamento italiano della Seconda guerra mondiale.
In soli 15 mesi, si stima che nel campo siano morte per fame, freddo e malattie dovute alle insostenibili condizioni igieniche cui erano costrette, circa 1000-1400 persone, di cui 163 bambini e bambine al di sotto dei 15 anni, e 40 nati morti o a causa di complicazioni durante il parto.
Bambini uomini donne giovani e anziani, quasi tutti sloveni e croati internati dagli italiani in quanto partigiani, parenti di partigiani, abitanti di villaggi accusati di dare sostegno ai partigiani, abitanti di villaggi distrutti e dati alle fiamme.
(Il cimitero presso il campo di concentramento di Arbe 1942-1943; Pokopališče koncentracijskega taborišča Rab; Groblje kod logora na Rabu)
L'Italia e l'alleata Germania invasero la Jugoslavia nell'aprile del 1941. Dopo la rapida conquista, una parte del suo territorio fu annessa al nostro paese. Fu così, ad esempio, che la slovena Lubianadivenne un capoluogo di provincia italiano. Sorte simile toccò alla Dalmazia, al Montenegro e prima ancora all'Albania.
La reazione dei popoli jugoslavi portò nel giro di poco tempo alla nascita del movimento partigiano.
Proprio per contrastare i partigiani jugoslavi, l’esercito italiano decise di fare attorno a loro “terra bruciata", deportando nei campi di concentramento i loro parenti e gli abitanti dei villaggi sospettati di sostenerli.
Tra questi campi, appunto, il peggiore di tutti fu quello creato sull'isola di Arbe.
(Un internato del campo di concentramento di Arbe 1942-1943; Interniranec koncentracijskega taborišča Rab; Logoraš na Rabu)
I campi di concentramento italiani della Seconda guerra mondiale non avevano forni crematori, non erano stati pensati per sterminare gli internati.
Nei campi di concentramento del Regio esercito italianosi moriva per fame e malattie. Nei documenti ufficiali una delle principali cause di morte indicate è la "cachessia". Sapete cos'è? Prima di iniziare il lavoro di documentazione sui campi e le carceri fascisti neppure noi avevamo mai sentito questa parola.La cachessia è una sindrome da deperimento, una perdita di massa corporea che non può essere invertita con il nutrimento.
Nel 1943 Gastone Gambara, comandante delle truppe da cui dipendeva il campo di Arbe, arrivò ad affermare: "Logico ed opportuno che campo di concentramento non significhi campo d'ingrassamento. Individuo malato = individuo che sta tranquillo”.
(Lastra di metallo con alcuni nomi degli internati deceduti nel campo di Arbe. Memoriale del campo; Kovinska plošča z imeni internirancev, umrlih v taborišču na Rabu. Taboriščno spominsko območje; Metalna ploča sa nekim od imena od interniranih koji su preminuli u logoru na Rabu. Logorski memorijal)
Nonostante il suo ruolo nel sistema repressivo fascista, poco ancora si conosce del campo di concentramento italiano di Arbe. Ad esempio, non esisteuno studio approfondito sulla storia del campo, e tantomeno un elenco o un database degli internati e dei deceduti.
Anche per questo la storia di Arbe è quasi sconosciuta nel nostro paese. Ad esempio, gli studenti italiani, così (giustamente) numerosi nei viaggi della memoria diretti ai campi di concentramento tedeschi, molto raramente hanno l'opportunità di visitare il campo di Arbe.
Quanti insegnanti di storia in occasione del Giorno della Memoria parlano ai loro alunni dei campi di concentramento italiani?
E le istituzioni italiane? Dalla fine della Seconda guerra mondiale ad oggi nessuna autorità italiana si è mai recata in visita ufficiale al campo di concentramento di Arbe.
Il nostro progetto vuole provare a smuovere le acque paludose nelle quali rischia di scomparire la storia del peggior campo di internamento fascista.
Come?
Attraverso:
- una rigorosa ricerca storica negli archivi italiani, sloveni, croati
- la creazione di un sito web dedicato alla storia del campo, in lingua italiana, inglese, slovena e croata
- la creazione di un database con i nomi di tutte le persone internate, compresi i civili deceduti nel campo
- un viaggio della memoria al campo di concentramento di Arbe
(Mosaico nel memoriale del campo di concentramento di Arbe; Mozaik na taboriščnem spominskem območju na Rabu; Mozaik u logorskom memorijalu na Rabu)
E' sicuramente un progetto ambizioso(e anche perciò costoso). Il nostro obiettivo è portarlo a termine entro il mese di giugno del 2022, in occasione della ricorrenza dell'ottantesimo anniversario dell'entrata in funzione del campo di concentramento italiano di Arbe.
Tutto questo lo potremo realizzare solo attraverso il vostro sostegno.
Grazie.
L'associazione Topografia per la storia gestisce il progetto www.campifascisti.it
Iniziato nel 2012 grazie al bando europeo "European Remembrance", il progetto ha lo scopo di fornire una mappatura documentata dei luoghi di internamento e detenzione istituiti durante il ventennio fascista e la Seconda guerra mondiale.
Ad oggi sul sito sono mappati1142 diversi luoghi suddivisi in 15 diverse tipologie: dai campi di concentramento alle carceri, passando per le località di internamento, gli istituti di rieducazione, ecc.
Un work in progress che ha portato ad oggi anche alla pubblicazione on line di 4238 documenti in copia digitale provenienti dai più importanti archivi italiani e stranieri (partner del progetto è anche l'Archivio centrale dello stato), tutti classificati e ricercabili attraverso un motore di ricerca;un data base con quasi 600 immagini, oltre a raccolte di testimonianze,bibliografia, ecc.
Senza tralasciare le accurate mappe geografiche suddivise per nazioni (per l'Italia anche per regioni) e tipologie di luoghi.
Si tratta di un progetto che continua ad avere importanti riconoscimenti internazionali, per esempio quello dei curatori dell'Encyclopedia of Camps and Ghettosedita dall'United States Holocaust Memoria Museum di Washington, con i quali avvieremo a breve una collaborazione.
Con la competenza accumulata durante questa decennale esperienza, affronteremo ora, grazie al vostro aiuto, il nuovo progetto Il campo di concentramento di Arbe: una storia italiana.
Il progetto sarà curato da Andrea Giuseppini di Topografia per la storia e da Eric Gobetti.
Eric Gobetti (Torino, 1973) è uno storico free-lance, studioso di Seconda guerra mondiale e Jugoslavia nel Novecento. Ha pubblicato, tra gli altri, Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia (2013) e La Resistenza dimenticata (2018). Da dieci anni organizza viaggi di turismo storico nei paesi della ex Jugoslavia. Ha inoltre realizzato due documentari:Partizani. La Resistenza italiana in Montenegro eSarajevo Rewind 2014>1914 (con Simone Malavolti). Il suo ultimo libro è E allora le foibe? (2021).
I nomi di tutti i sottoscrittori, a prescindere dal contributo versato, saranno inseriti tra i donatori del progetto in una apposita pagina del sito sul campo di concentramento di Arbe.
Con una donazione di 30 euro si ha diritto a ricevere un audiodocumentario a scelta tra "Le voci di San Sabba" (in cui si ricostruisce il processo celebrato a Trieste nel 1976 per i crimini commessi nel lager nazista della Risiera di San Sabba - con le voci degli storici Galliano Fogar e Enzo Collotti, i magistrati Sergio Serbo e Domenico Maltese); e "Le storie di Stanka e Maria" (sulla storia del campo di concentramento di Gonars e la deportazione dei rom e dei sinti in Friuli Venezia Giulia, con le voci della storica Alessandra Kersevan, e di Stanka Braidich e Maria Held).
Con una donazione di 50 euro si può ricevere una copia in DVD del documentario di Eric Gobetti"Partizani. La resistenza italiana in Montenegro", prodotto nel 2015, con musiche originali di Massimo Zamboni. Il film, che utilizza interviste realizzate agli ultimi reduci della Divisione partigiana Garibaldi e immagini di repertorio ritrovate fortuitamente nel corso della lavorazione, racconta la storia dei ventimila soldati italiani che, dopo l'8 settembre 1943, scelsero di combattere con la Resistenza jugoslava in Montenegro.
Infine con una donazione di 100 euro si potrà partecipare al viaggio della memoria (spese di viaggio, vitto e alloggio escluse) presso il memoriale del campo di concentramento di Arbe accompagnati dallo storico Eric Gobetti. Il viaggio si terrà nel giugno/luglio del 2022 in occasione dell'ottantesimo anniversario dell'entrata in funzione del campo di concentramento italiano.
Projekt
Koncentracijsko taborišče za civilne internirance Rab (danes Hrvaška), ki ga je ustanovila in z njim upravljala italijanska vojska v obdobju od julija 1942 do 8. septembra 1943, je prepoznano kot najslabše organiziran kraj italijanske internacije med drugo svetovno vojno.
Ocena je, da je v samo 15 mesecih v taborišču umrlo v prisilnih nevzdržnih higienskih razmerah zaradi lakote, mraza in bolezni med 1000 in 1400 oseb, med njimi 163 otrok, mlajših od 15 let, in 40 mrtvorojenih otrok ali umrlih zaradi zapletov pri porodu.
Italijani so internirali otroke, moške, ženske, mlade in starejše, skoraj vsi Slovenci in Hrvati, ker so bili pripadniki partizanov, sorodniki partizanov, prebivalci vasi, obtoženih podpore partizanom, prebivalci vasi, ki so jih uničili in požgali.
Italija je z zaveznico Nemčijo aprila 1941 napadla Jugoslavijo. Po hitri zasedbi je bil del jugoslovanskega ozemlja priključen naši državi. Tako je Ljubljana, navajamo kot primer, postala prestolnica italijanske province. Podobno se je zgodilo z Dalmacijo in Črno goro in pred tem zAlbanijo.
Jugoslovanski narodi so se hitro odzvali in ustanovili partizansko gibanje.
Italijanska vojska je, da bi nasprotovala jugoslovanskim partizanom, sprejela odločitev, da okrog njih ustvari “požgano ozemlje” tako, da je deportira v koncentracijska taborišča njihove sorodnike in prebivalce krajev, osumljenih podporništva.
Med temi taborišči, kot izpostavljamo, je bilo najslabše tisto, ustanovljeno na otoku Rab.
Italijanska koncetracijska taborišča med drugo svetovno vojno niso imela krematorijskih peči, niso bila mišljena za iztrebljanje internirancev.
V koncentracijskih taboriščih italijanske vojske so internirani Slovenci, Hrvati in Črnogorci umirali zaradi lakote in bolezni. V uradnih dokumentih je kot eden glavnih vzrokov smrti navedena “kaheksija”. Poznate? Tudi mi, dokler nismo začeli z dokumentiranjem fašističnih taborišč in zaporov, nismo slišali za ta termin. Kaheksija je sindrom shiranosti ali izgube telesne mase, ki se ne more nadomestiti samo s prehrano.
Leta 1943 je Gastone Gambara, komandant enot, ki so upravljale s taboriščem na Rabu, izjavil: “Logično in primerno je, da koncentracijsko taborišče ni taborišče za pridobivanje na teži. Oboleli posameznik = miren posameznik”.
Glede na vlogo, ki jo je imelo v fašističnem represivnem sistemu, je o italijanskem koncentracijskem taborišču na Rabu malo znanega. Na primer, ni poglobljene študije o zgodovini taborišča, prav tako ni seznama ali podatkovne baze internirancev in umrlih.
Tudi zato je zgodba Raba v naši državi skoraj nepoznana. Italijanski dijaki, na primer, v številnih spominskih popotovanjih (kar je prav) obiščejo nemška koncentracijska taborišča, zelo redko pa imajo priložnost za obisk taborišča na Rabu.
Koliko učiteljev zgodovine ob dnevu spomina spregovorijo svojim učencem o italijanskih koncetracijskih taboriščih?
Kaj pa italijanske institucije? Še ni bilo italijanske oblasti, ki bi od konca druge svetovne vojne do danes uradno obiskala koncentracijsko taborišče na Rabu.
Naš projekt je poskus, da bi zbistrili motne vode, v katerih tvegamo, da potone zgodovina o najhujšem fašističnem internacijskem taborišču.
Kako?
Preko:
- temeljite zgodovinske raziskave v italijanskih, slovenskih in hrvaških arhivih;
- vzpostavitve spletnega mesta, posvečenega zgodovini taborišča v italijanskem, angleškem, slovenskem in hrvaškem jeziku;
-vzpostavitve podatkovne baze z imeni interniranih oseb, vključno s civilisti, umrlimi v taborišču;
- s spominskim popotovanjem v koncetracijsko taborišče Rab.
Zagotovo gre za ambiciozen projekt (zato tudi finančno zahteven). Naš cilj je, da ga izvedemo do konca junija 2022, ko bomo obeleževali 80. obletnico začetka delovanja koncentracijskega taborišča na Rabu.
Vse našteto bomo udejaniti samo z vašo podporo.
Hvala.
Združenje Topografia per la storia upravlja s projektomwww.campifascisti.it
Vse od začetka leta 2012, tedaj ob podpori evropskega razpisa "European Remembrance", je projekt namenjen zagotavljanju z dokumenti podprtegamapiranja krajev internacije in pridržanja, vzpostavljenih v dveh desetletjih obstoja fašizma in v času druge svetovne vojne.
Doslej je na spletnem mestu v zemljevid vnešenih 1142 različnih krajev, razvrščenih v 15 različnih tipologij: od koncentracijskih taborišč do zaporov, prekokrajev internacije,ustanov za prevzgojo indr.
Gre za delo v nastajanju, ki je do danes omogočilo spletno objavo 4238 digitaliziranih kopij dokumentov iz najpomembnejših italijanskih in tujih arhivov (del projekta je tudi italijanski osrednji državni arhiv), ki so klasificirani in dostopni preko iskalnika. Dostopna je tudi zbirka skoraj 600 slik, ob njih pa še zbirka pričevanj, biografij, indr.
Ne gre zanemariti natančnih geografskih zemljevidov, razdeljenih po državah (za Italijo tudi po regijah) in tipologije krajev.
To je projekt, ki ves čas prejema pomembna mednarodna prepoznanja. Izpostavljamo na primer prepoznanje kuratorjevEnciklopedije taborišč in getov, ki jo izdaja Muzej spomina na holokavst v Washingtonu (Združene države Amerike), s katerim v kratkem začenjamo sodelovanje.
S kompetencami, pridobljenimi v desetletju izkušenj, bomo - z vašo podporo in pomočjo - začeli nov projekt Koncentracijsko taborišče Rab: italijanska zgodovina.
Projekt bosta vodila Andrea Giuseppini iz združenja Topografie per la storia in Eric Gobetti.
Eric Gobetti (Torino, 1973) je zgodovinar freelancer, ki preučuje drugo svetovno vojno in Jugoslavijo v 20. stoletju. Nekatere izbrane objave: Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia (2013) in La Resistenza dimenticata (2018). Deset let je organizator zgodovinskega turizma v države nekdanje Jugoslavije. Je tudi avtor dveh dokumentarcev: Partizani. La Resistenza italiana in Montenegro in Sarajevo Rewind 2014>1914 (v sodelovanju s Simoneom Malavoltijem). Njegovo zadnje knjižno delo je E allora le foibe? (2021).
Z donacijo v višini 30 evrov boste lahko izbirali med radijskima dokumentarcema: “Le voci di San Sabba”, ki obnovi sojenje v Trstu leta 1976 za zločine v nacističnem koncentracijskem taborišču Rižarna Pri Sv. Soboti z glasovi zgodovinarjev, Galliana Fogarja in Enza Collottija, in sodnikov, Sergia Serba in Domenica Malteseja; in “Le storie di Stanka e Maria” o zgodovini koncentracijskega taborišča Gonars in deportaciji Romov in Sintov izFurlanije - Julijske krajine z glasovi zgodovinarke Alessandre Kersevan ter Stanke Braidich in Marie Held.
Za donacijo v višini 50 evrov boste prejeli DVD z dokumentarnim filmom Erica Gobettija:"Partizani. La resistenza italiana in Montenegro" iz leta 2015 z izvirno glasbo Massima Zambonija. Film, ki z intervjuji zadnjih veteranov partizanske divizije Garibaldi in arhivskimi slikami, ki so jih naključno našli med snemanjem, pripoveduje o dvajset tisoč italijanskih vojakih, ki so se po 8. septembru 1943 pridružili jugoslovanskemu odporniškemu gibanju v Črni gori.
Donacija v višini 100 evrov vam omogoča udeležbo na popotovanju pomnjenja (potni stroški ter stroški bivanja in hrane niso všteti), ko bomo obiskali spominski kompleks koncentracijskega taborišča na Rabu pod vodstvom Erica Gobettija. Potovanje je predvideno junija/julija 2022 ob obeležitvi 80. obletnice začetka delovanja italijanskega koncentracijskega taborišča.
Projekt
Logor za interniranje civila na Rabu, sproveden i održavan od strane talijanske Kraljevske vojske i u funkciji od srpnja 1942 do 8 kolovoza 1943, bio je najgore talijansko mjesto interniranja Drugog svjetskog rata.
Smatra se da je u svega 15mjeseciumrlo od gladi, hladnoće i bolesti radi nepodnošljivih higijenskih uvjeta na kojih su bile primorane, otprilike 1000-1400 osoba, od kojih 163 dječaka i djevojčica ispod 15 godina i 40 mrtvorođenčadi zbog komplikacija u toku porođaja.
Djeca, muškarci, žene, mladi i stari, skoro svi slovenci i hrvati, internirani su od strane talijana zato što su partizani, rođaci od partizana, stanovnici mjesta za koje se sumnjalo da podržavaju partizane, stanovnici razorenih i spaljenih sela.
Italija i Njemačka su napale Jugoslaviju u travnju 1941 godine. Nakon brzog osvajanja, jedan dio njenog teritorija je aneksiran Italiji. Tako se na primjer dogodilo da je Ljubljana postala glavni grad talijanske provincije. Slična sudbina se dogodila Dalmaciji i Crnoj Gori a još prije njih Albaniji.
Reakcija jugoslovenskih naroda donijela je u toku kratkog vremena do nastanka partizanskog pokreta.
Baš da bi se suprostavio jugoslovenskim partizanima, talijanska vojska odlučuje da ih „stjera u kut“ deportirajući u logore njihovu rodbinu i stanovnike sela za koje se sumnjalo da im daje potporu.
Među tim logorima najgori je bio baš onaj utemeljen naRabu.
Talijanski logori tijekom Drugog svjetskog rata nisu imali kremacijske komore jer nisu imali za cilj sterminaciju interniranih osoba.
U logorima talijanske Kraljevske vojske se umiralo od gladi i bolesti. U službenim dokumentima kao jedan od glavnih uzroka smrti zabilježena je „kaheksija“. Znate li što je to? Prije no što smo započeli rad na dokumentaciji o fašističkim logorima i zatvorima (www.campifascisti.it) ni mi nismo nikada bili čuli za tu riječ. Kaheksija je sindrom karakteriziran gubitkom mišićne mase koja se ne može povratiti ishranom.
1943 godine, Gastone Gambara, komandant trupa o kojima je ovisio logor na Rabu, došao je čak do sljedeće izjave:„Logično je i povoljno da logor ne bude mjesto u kojem se deblja. Bolesna osoba = mirna osoba“.
Spram njegove uloge u fašističkom represivnom sistemu, još uvijek se malo zna o logoru na Rabu. Na primjer, ne postoje temeljiti studiji o povijesti logora a ponajmanje spisak ili baza podataka interniranih i preminulih.
I radi toga je logor na Rabu skoro nepoznat u Italiji. Talijanski studenti su tako (sa pravom) mnogobrojni u memorijalnim putovanjimau njemačke logore, ali jako rijetko imaju priliku da posjete logor na Rabu.
Koliko nastavnika povijesti pričaju svojim studentima o talijanskim logorima uoči Memorijalnog Dana Holokausta?
A talijanske institucije? Od kraja Drugog svjetskog rata pa sve do danas nitko od talijanske vlasti nije službeno posjetio logor naRabu.
Naš projekt hoće da pokuša da pokrene močvarnu vodu u kojoj riskira da nestane povijest najgoreg fašističkog logora.
Kako?
Kroz:
Ovaj projekt je sigurno ambiciozan(a to znači i skup). Naš cilj je dovršiti ga do mjeseca lipnja 2022, povodom osamdesete obljetnice od početka rada talijanskog logora na Rabu.
To će nam poći za rukom samo uz vašu podršku.
Hvala.
Udruženje Topografija za povijest upravlja projektom www.campifascisti.it
Započet 2012 godine zahvaljujući evropskom natječaju „European Remembrance“, projekt ima u vidu pružiti dokumentirano mapiranje mjesta interniranja i pritvora postavljenih za vrijeme dvadeset godina fašizma i Drugog svjetskog rata.
Do danas su na sajtu mapirana1142 različita mjesta, podijeljena na 15 tipologija: od logora do zatvora, pa mjesta interniranja,zavodi za preodgojitd.
Jedan work in progress koji je doveo do objave na netu 4238 dokumenata u digitalnoj kopiji koji potiču iz najbitnijih talijanskih i stranih arhiva (partner projekta je i centralni državni Arhiv Italije), svi razvrstani i dostupni preko pretraživača; baza podataka sa gotovo 600 slika pored prikupljenih svjedočanstava,bibliografije itd.
Tu su i detaljne geografske mape podijeljene po nacijama(za Italiju i po regijama) i tipologiji mjesta.
Radi se o projektu koji nastavlja da dobiva važnainternacionalna priznanja, kao na primjer, ono sa supervizorima od Encyclopedia of Camps and Ghettos objavljena od United States Holocaust Memoria Museum Washington, sa kojim ćemo uskoro ući u saradnju.
Sa kompetencijom desetogodišnjeg iskustva sada ćemo da se suočimo, zahvaljujući vašoj pomoći, sa novim projektom Logor na Rabu: jedna talijanska priča.
Projekt će biti superviziran od Andree Giuseppinija iz Topografije za povijest i Erica Gobettija.
Eric Gobetti (Torino, 1973) je povjesničar freelance, proučavatelj Drugog svjetskog rata i Jugoslavije u dvadesetom stoljeću. Objavio je, među ostalom, Alleati del nemico. L'occupazione italiana in Jugoslavia (2013) i La Resistenza dimenticata (2018). Već deset godina organizuje putovanja povijesnog turizma u državama bivše Jugoslavije. Autor je i dva dokumentarna filma: Partizani. La Resistenza italiana in Montenegro i Sarajevo Rewind 2014>1914 (sa Simonom Malavoltijem). Njegova zadnja knjiga je E allora le foibe? (2021).
Imena svih pretplatnika, bez obzira na uplaćeni doprinos, će biti označena kao donatori projekta, na određenoj stranici sajta o logoru na Rabu.
Sa donacijom u iznosu od 30 eura se ima pravo na izbor između dva audiodokumentarca: „Glasovi San Sabbe“ (u kojem se rekonstruiše suđenje vođeno u Trstu 1976 za zločine počinjene u nacističkom logoru Risiera San Sabba – sa glasovima povijesničara Galliana Fogara i Enza Collottija, i sudaca Sergia Serboa i Domenica Maltesea); i „Priče Stanka i Marije“ (o povijesti logora Gonars i deportaciji roma i sintija u Friuli-Venezia Giulia, sa glasovima povjesničarki Aleksandre Kersevan, Stanke Braidich i Marie Held).
Sa donacijom u iznosu od 50 eura se ima pravo na DVD dokumentarnog filma Erica Gobettija:„Partizani. La Resistenza italiana in Montenegro“, proizveden 2015, sa originalnom muzikom Massima Zambonija. Film, koji upotrebljava intervjue napravljene zadnjim ratnim veteranima iz partizanske Divizije Garibaldi i slike iz reportoara pronađene slučajno tokom rada, govori o dvadeset tisuća talijanskih vojnika koji su, nakon 8 kolovoza 1943, odlučili da se bore na strani Narodnooslobodilačke borbe u Crnoj Gori.
Na kraju, sa donacijom od 100 eura se ima pravo prisustvovati memorijalnom putovanju (troškovi za put, prenoćište i hrana nisu uključeni u tu svotu) u logor na Rabu, u pratnji sa povjesničarom Ericom Gobettijem. Putovanje će se održati u lipnju/srpnju 2022 uoči osamdesete obljetnice nastanka talijanskog logora.
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