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Progetto di rete avviato da GAS Fiume Azzurro di Vigevano con la collaborazione di: Istituto “Ciro Pollini” di Mortara, Scuola Primaria “De Amicis” di Vigevano, Cascina Bosco Fornasara di Robbio , Gruppo Scout Agesci Mortara I, Gruppo Scout d'Europa Mortara I, ASD Stella di Parona, Art. 3 vale anche per me, GUFI – Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, Oasi Lipu Bosco del Vignolo e STAI - Stop al Taglio degli Alberi Italia.
La Piccola Foresta è un progetto di riforestazione rivolto in particolare agli studenti dell’Istituto Ciro Pollini di Mortara, gli alunni della scuola Primaria e a tutti i bambini e ragazzi delle associazioni già citate; esso si avvale della consulenza tecnico-scientifica del Prof. Bartolomeo Schirone (Università della Tuscia) dell’associazione GUFI – Gruppo Unitario per le Foreste Italiane.
Il progetto La Piccola Foresta nasce nel 2020 su iniziativa di un’insegnante dell’istituto Ciro Pollini, con l’intento di far provare a bambini e ragazzi l’esperienza di piantare un albero, sensibilizzandoli e informandoli sul ruolo delle foreste e del verde per la tutela dell’ambiente e della salute umana. I partecipanti saranno accompagnati nella realizzazione di una foresta, costituita inizialmente da 300 piante, attraverso il metodo di riforestazione Miyawaki, che si differenzia dalle consuete tecniche di riforestazione perché consente di creare rapidamente un vero e proprio ecosistema.
Cos’è una foresta? Sebbene la maggior parte di noi identifichi la foresta con i suoi alberi, le specie arboree sono solo una parte di ciò che la costituisce. Per essere definita tale, infatti, una foresta non può essere solo un insieme di alberi, ma deve essere un ecosistema.
Un ecosistema è innanzitutto una comunità, all’interno della quale molte specie differenti concorrono e collaborano tra loro: un insieme di relazioni che diventa più complesso e intricato con il passare degli anni, sino a portare la foresta a uno stato di stabilità. Di queste relazioni non fanno parte solo gli alberi, ma anche gli arbusti e le specie erbacee, i funghi e i microrganismi, oltre ovviamente agli animali. Un sistema dove si scambiano informazioni, si creano relazioni simbiotiche e mutualiste, si condivide i nutrienti, dove le scorie prodotte da una specie diventano il nutrimento di un’altra: una vera società che costituisce il modello a cui ispirarsi quando parliamo di economia circolare.
Un intervento di riforestazione a scopo ambientale dovrebbe quindi puntare a ricreare una vera foresta (che è un ecosistema), e non limitarsi a realizzare una piantagione di alberi (che è una semplice coltivazione).
In natura, una foresta impiega molti decenni per arrivare a maturità e creare l’insieme di relazioni tra organismi viventi che la rende un ecosistema. Differenti specie di piante compaiono gradualmente, tramite un lungo processo chiamato successione. Questo processo naturale può essere replicato in modo artificiale e reso estremamente più rapido utilizzando metodi di riforestazione all’avanguardia, come quello elaborato dal Professor Akira Miyawaki.
Il metodo dello studioso giapponese prevede la messa a dimora in contemporanea di molteplici specie, non solo arboree ma anche arbustive ed erbacee, piantate fittamente sino a coprire tutta la superficie del suolo e mimando in questo modo la condizione naturale in cui ogni spazio disponibile viene colonizzato da una specie adatta.
Questo procedimento, ormai sperimentato con successo in più di 3.000 siti in tutto il mondo, non solo aumenta notevolmente la velocità di accrescimento delle piante, ma ha enormi conseguenze positive sulla biodiversità, sulla qualità del suolo e sulla resilienza della foresta stessa.
La Piccola foresta crescerà nel Comune di Mortara, in località “Fossalon”, su un terreno agricolo gentilmente concesso in uso da un privato, e i lavori che partiranno a inizio marzo vedranno coinvolti, compatibilmente con le disposizioni in materia di emergenza sanitaria, molti cittadini, in particolare giovani: dagli studenti dell’Istituto Ciro Pollini agli scout. È in programma un ulteriore ampliamento del progetto negli anni successivi. Verranno messi a dimora alberi come querce, aceri, betulle, olmi, pioppi, tigli e frassini, e arbusti o alberelli quali meli e pruni selvatici, padi, biancospini, prugnoli, evonimi, sanguinelli, ligustri, sambuchi, spini cervini e viburni.
La cifra che stiamo raccogliendo servirà:
Il “vivaio forestale diffuso”
La Piccola Foresta vuole essere anche un primo passo verso un progetto più ampio di riforestazione portato avanti dalle scuole. È già partita l’iniziativa “vivaio diffuso”, con la distribuzione di ghiande regalate ai bambini, che se ne prenderanno cura sino all’eventuale germinazione, per avere altri alberi da piantare intorno alla piccola foresta, e si sta costituendo una rete di insegnanti sensibili ai temi ambientali disposti a replicare questo progetto o altri simili, a seconda delle possibilità offerte dal territorio, dando ai bambini la possibilità di creare qualcosa che crescerà insieme a loro.
Le foreste sono fondamentali per la salute del pianeta e per quella umana: due concetti inscindibili l’uno dall’altro. Le foreste contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione della temperatura, al miglioramento dell’aria e all’abbattimento degli inquinanti, alla riduzione dell’inquinamento acustico, alla salvaguardia della biodiversità, alla stabilità idrogeologica del suolo, alla lotta al riscaldamento globale e, non ultimo, alla valorizzazione dell’ambiente (anche urbano) con conseguenti benefici sulla salute e il benessere della popolazione.
In un momento di emergenza climatica, ambientale e sanitaria come quello che stiamo vivendo, i promotori auspicano che questa iniziativa, che non a caso coinvolge attivamente le giovani generazioni, possa essere un segnale di speranza, per ripartire immaginando e creando un mondo diverso, dove uomo e natura possano convivere in armonia.
Ringraziamenti
All’Ing. Pierluigi Manzino per aver concesso in uso gratuito il terreno
A tutti i numerosi volontari degli enti coinvolti che hanno contribuito all’ideazione e alla realizzazione di queste prime fasi progettuali
All’Istituto “Ciro Pollini” di Mortara per aver stanziato i fondi necessari ad affrontare le spese più urgenti e ai docenti coinvolti per aver creduto e collaborato al progetto
Alla biblioteca dei ragazzi “Gianni Cordone” di Vigevano per aver organizzato l’evento di presentazione on line del progetto “Una foresta per amica”, in occasione della giornata nazionale degli alberi 2020
Al Prof. Schirone per la progettazione dell’impianto forestale
Al dott. Molina per i preziosi consigli in campo agronomico e il sopralluogo tecnico
Alla dott.sa Francesca Zeccara e al suo creativo papà Gianpaolo per aver creato il logo
A Elisabetta Zeccara per le fotografie sul campo
A Palumbo trading per la gentile donazione dei prodotti Riza PF e Rizacare
A Valentina Venturi del GUFI - Gruppo Unitario per le Foreste Italiane per la comunicazione
Al Sig. Polenghi per aver procurato parte del materiale necessario per la pacciamatura
Per info: elisa.manzino chiocciola ciropollini.eu
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