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"Eterno Silenzio", un cortometraggio sui ragazzi di strada

Una campagna di
Sergio Mungari Cotruzzolà

Contatti

Una campagna di
Sergio Mungari Cotruzzolà

"Eterno Silenzio", un cortometraggio sui ragazzi di strada

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.022,00
  • Sostenitori 48
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti
  • Obiettivi
    1. Zero Povertà
    10. Ridurre le disuguaglianze

Una campagna di 
Sergio Mungari Cotruzzolà

Contatti

Il Progetto

AGGIORNAMENTI 16/08/2021

IL CORTOMETRAGGIO HA QUASI CONCLUSO IL SUO PERCORSO

Dopo 6 mesi tra pre e post produzione, possiamo finalmente annunciare che il cortometraggio è stato quasi completato, siamo nell'ultima fase di correzione. Infatti da metà settembre sarà possibile prendere parte alle anteprime: le proiezioni iniziali avverrano a Bologna nelle ultime settimane di settembre, mentre da ottobre in poi farà il giro del territorio nazionale, le date e i luoghi verranno pubblicati sui nostri social dalla prima settimana di settembre. All'inizio eravamo un semplice gruppo di persone che volevano raccontare quello che nessuno vedeva e sentiva, ma questo cortometraggio ci ha fatto trasformare in un'organizzazione che continuerà a parlare di tutte quelle storie invisibilizzate e censurate dalla società. Soltanto grazie al vostro sostegno questo progetto è stato possibile, la nostra gratitudine verso di voi è immensa. Speriamo dunque che il cortometraggio "Eterno Silenzio" sia solo l'inizio.

I N T R O D U Z I O N E

“Eterno Silenzio” è un racconto frutto dell’immaginazione di un giovane sceneggiatore di casa a Bologna, ma è basato su storie vere che ogni giorno si consumano per le strade delle nostre città. Il progetto, attualmente in fase di lavorazione, punta alla realizzazione di un cortometraggio incentrato sulla vita di sei ragazze e ragazzi di strada, delineando una realtà che spesso si intreccia a problematiche attualissime come l’omofobia, il sexwork e la violenza di genere, la tossicodipendenza e l’integrazione sociale.

Il cortometraggio, interamente indipendente e autoprodotto da ragazzi giovanissimi, vuole porsi come strumento di sensibilizzazione degli spettatori rispetto a tematiche di fondamentale importanza nel dibattito pubblico odierno, tanto più se si tratta di una realtà contornata da sguardi di indifferenza e relegata nella sua invisibilità.

I L   P R O G E T T O

In una Bologna che sembra assente, la vita da ragazze di strada di Poli e Mel è messa a dura prova, e con loro anche quella dei loro amici. L'indifferenza è regina assoluta in una società che ha reso i suoi figli orfani del loro desiderio di felicità.

G E N E S I

“Eterno silenzio” è il non-suono di una fredda giornata di Febbraio in zona rossa.
Il deserto bolognese avvolgeva le strade in un soffio di solitudine che muto spirava tra le volte dei portici e le persiane chiuse degli appartamenti.
Vagando per le rue desolate del centro la mia mente si ritrovò a pensare a luoghi lontani, deserti, in cui la vita fa fatica ad essere pensata come possibile;  con uno sforzo di immaginazione ora mi trovavo tra i fuochi estremi dell’America Latina, ora nella taiga boreale in Scandinavia, ora tra i ghiacci perenni delle vette equatoriali.

Solo tra le vie del centro, mi sentivo come l’ultimo uomo sulla Terra, e quindi l’unico in grado di descriverla, senza nessuno a cui poterla raccontare.
All’improvviso, vidi un ragazzo di strada seduto di fronte ad una serranda abbassata in cerca di soldi, malgrado nessuno fosse di passaggio in quel momento e chissà da quanto. Incontrai dapprima il suo volto, altrove o nello stesso posto, ma fu il silenzio intorno a consentirmi di guardarlo davvero. Senza dirgli una parola, scambiai una moneta con un pezzetto di quello sguardo, che inevitabilmente si tramutò in una sensazione di malessere persistente dentro me. In quel momento, mi resi conto che anche in quei deserti lontani e sconosciuti della mia immaginazione c’è vita, nascosta tra le rocce, e gli anfratti, sotto la neve, fino alle radici degli alberi. Semplicemente, la nostra mente preferisce l’idea della solitudine a qualcosa che non è in grado di percepire.

“ Q U E S T A   N O N   È   V I T A ”

Cosa significa vivere? Per me non era certamente la vita di strada, in bilico tra gli squilibri di una città che non conosce stagioni, senza sapere dove trovare pace quando la notte cala pesante sui sogni delle persone. È strano tornare nel proprio letto e pensare a come sarebbe vivere senza le comodità di una vita sistemata.

Da Febbraio a fine Marzo, ho raccolto testimonianze con la promessa di raccontarne la storia attraverso i miei personaggi, vite di ragazzi/e della mia stessa generazione che, per un motivo o un altro, sono finiti ai margini delle strade della mia città. A partire dal deserto che abito, fatto di sogni perduti e colli rotti di bottiglia, ha preso vita la sceneggiatura di un cortometraggio ambientato nella Bologna dei giorni nostri, nel tentativo di tradurre cinematograficamente cosa significhi vivere per un ragazzo di strada, con lo scopo di dare voce e restituire dignità a figure troppo spesso vittime di stereotipizzazione, soprattutto nel mondo del cinema. 

S I N O S S I

Poli inizia la sua giornata ritrovandosi sdraiata da sola ai Giardini Margherita. Stordita dalla sera precedente, cerca per il parco la sua ragazza, Mel. Dopo averla trovata e reperito insieme qualcosa da mangiare, decidono di mendicare fino al pomeriggio per racimolare un po’ di soldi. A questo punto, iniziano le vicende delle due protagoniste che si estendono nell'arco di due giornate, in cui incontreremo i loro quattro amici musicisti: Rato, un ragazzo con il problema della tossicodipendenza; Mena, una ragazza sexworker; Criri, che ha perso il lavoro e non riesce più a trovarne uno; Sico, un ragazzo di origini straniere.
Al termine degli eventi raccontati, Poli dovrà affrontare il suo passato, uscendone sconfitta. Per farla stare meglio, Mel racconta una storia a Poli con l’aiuto dei suoi amici; una storia che narra di una società equa, ma ormai persa per sempre.

D E S C R I Z I O N E   D E L   P R O G E T T O

Il progetto che stiamo realizzando è un cortometraggio di 37 minuti dal titolo “Eterno silenzio”. La vicenda, ambientata ai giorni nostri, ruota attorno alla vita di sei ragazzi di strada nella cornice urbana di Bologna, in particolare nei luoghi dove si sono consumate le vere storie da noi raccolte con le testimonianze. Gli attori, scelti tra le altre cose per la loro sensibilità nei confronti delle tematiche sociali trattate, hanno stretto un contatto diretto con le fonti al fine di portarne sullo schermo una personificazione quanto più sincera possibile. Le prove di recitazione sono iniziate nel mese di Aprile, congiuntamente ad un approfondimento dei temi relativi alla realtà delle sexworker, razzismo e integrazione, tossicodipendenza, identità di genere e sperequazione economico-sociale. Le riprese inizieranno l'ultima settimana di Giugno, mentre all’inizio di Luglio prenderà avvio la fase di montaggio e post-produzione.
L’orizzonte ultimo per la realizzazione del cortometraggio nella sua versione definitiva è l’inizio di Settembre per candidarlo, entro il 13 settembre, al Sundance Film Festival, USA, festival internazionale dedicato al cinema indipendente.

O B I E T T I V I   D E L   P R O G E T T O

“Eterno silenzio” parteciperà al Sundance Film Festival, Tribeca Film Festival, Toronto Film Festival ed altrI festival nazionali e internazionali. L’intento del cortometraggio è quello di portare la voce dei ragazzi di strada oltre i nostri confiniterritoriali e simbolici, partendo da una realtà come quella bolognese, cementata nella memoria collettiva del nostro Paese per la sua storia che a lungo ha visto sovrapporre tragicamente la figura dell’artista a quella del tossicodipendente. Consapevoli che oggi Bologna sia cambiata sotto molteplici aspetti, proveremo a fornire al pubblico una rappresentazione realistica della situazione attuale di chi vive per strada, lontana dall’immaginario nostalgico e a tratti idealizzato della città nell’ultimo ventennio del secolo scorso. Nella speranza che anche la sensibilità della società civile e delle istituzioni pubbliche verso le tematiche trattate sia cambiata, proveremo a restituire umanità alle storie che abbiamo ascoltato, approfittando di un clima culturale in cui di giorno in giorno, di città in città, stanno crollando i tabù che per anni hanno confinato i personaggi da noi raccontati nella loro solitudine.

B U D G E T

L’obiettivo della campagna di crowdfunding è fissato a 6000 euro. Gran parte del budget sarà dedicata alla copertura dei costi di post-produzione, distribuzione e iscrizione a festival. Parte del budget, inoltre, sarà utile a sostenere spese relative all’acquisto dei materiali di scenografia, costumi e make-up in fase di produzione. Il restante sarà equamente diviso tra i partecipanti al progetto.

P E R C H È   A I U T A R C I ?

Ad oggi, siamo ancora lontani dalla fine del cortometraggio. Mentre i nostri attori stanno iniziando a provare il copione, dobbiamo sostenere le spese di produzione e in seguito, di post-produzione. Si tratta di un progetto autoprodotto da giovani ragazzi e, come tutti i lavori di questo tipo, soffre di mancanze di fondi. Per questo, abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno per realizzare questo cortometraggio.

Il gruppo di lavoro e il cast sono composti in larga misura da studenti universitari con la voglia di mettersi in gioco e avere un impatto positivo sulle vita di chi li circonda. Il progetto non rappresenta soltanto un piano per la realizzazione dell’idea di una o poche altre teste, bensì il tentativo concreto di lasciare una traccia realistica negli occhi dello spettatore di quella che è la drammatica situazione che vivono ancora molti giovani nel centro di Bologna e - ne siamo sicuri - anche se in contesti diversi, nei centri di tutte le città. Il cortometraggio, inoltre, si colloca nel territorio delle maggiori questioni sociali del nostro tempo in materia di diritti della persona al di là del genere, sesso, provenienza o posizione sociale, senza prendere posizioni di alcun tipo, ma raccontandone la problematicità nel contesto delle strade.

nfine, dunque, vuole lanciare un messaggio allo spettatore pondendosi come strumento di sensibilizzazione verso tematiche attualissime e di fondamentale importanza nel dibattito pubblico odierno.

C H I   S I A M O 

C A S T

Poli: Alessia Maddalena Demuro

Mel: Agustina Dieguez 

Rato: Alessandro Atzori

Mena: Allegra Scotti

Sico: Avalon Tsegaye Abbey aka Avex

Criri: Klevis Caushaj

Amica del liceo: Beatrice Monti

T R O U P E

Produzione: Sergio Mungari Cotruzzolá

Regia: Sergio Mungari Cotruzzolá

Sceneggiatura: Sergio Mungari Cotruzzolá

Aiuto regista: Amina Bichon e Nina Rovera

Direttrice della fotografia (DOP): Victoria Torresi

Make Up artist (MUA): Mathilda Zanetti

Costumista: Giulia Crescimanna

Scenografa: Ilaria Succi

Sound-designer: Francesco D'Urso

Fotografa: Alessia Bianco

Fonico: Matteo Esposito

Grafica: Alessia Iacovozzi

Project Managers e Responsabili Comunicazione: Giulio Loforese e Adriana Cesaretti

Storyboard: Giulia Bilanzuoli

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T H E   P R O J E C T

In the city of Bologna, a place that seems absent, Poli and Mel's life as street girls is put to the test, and with them also the life of their friends. Indifference is the absolute queen in a society that has made its children orphans of their desire for happiness.
“Eternal silence” is the non-sound of a cold February day in the red zone.
The deserted Bologna enveloped the streets in a breath of solitude that mute breathed between the vaults of the arcades and the closed shutters of the apartments.
Wandering through the desolate streets of the center, my mind found itself thinking of distant, deserted places where life struggles to be thought of as possible; with a stretch of the imagination I was now among the extreme fires of Latin America, now in the boreal taiga in Scandinavia, now among the perennial ice of the equatorial peaks.

T H E   G E N E S I S

Alone in the streets of the center, I felt like the last man on Earth, and therefore the only one able to describe it, with no one to whom I could tell.
Suddenly, I saw a corner boy sitting in front of a lowered shutter looking for money, although no one was passing by at that moment and who knows how long.
I first met his face, in the same place or elsewhere, but it was the silence around that allowed me to really look at him.
Without saying a word to him, I exchanged a coin for a piece of that gaze, which inevitably turned into a lingering feeling of discomfort inside me.
At that moment, I realized that even in those distant and unknown deserts of my imagination there is life, hidden among the rocks, and the ravines, under the snow, up to the roots of the trees.

Simply, our mind prefers the idea of ​​loneliness to something it is unable to perceive.

" T H I S   I S   N O T   L I F E "

What does it mean to live? For me it was certainly not street life, poised between the imbalances of a city that knows no seasons, without knowing where to find peace when the night falls heavily on people's dreams. It's strange to go back to your bed and think about what it would be like to live without the comforts of a settled life.
From February to the end of March, I collected testimonies with the promise to tell the story through my characters, the lives of guys and girls of my own generation who, for a reason or another, ended up on the sidelines of the streets of my city. Starting from the desert I live in, made up of lost dreams and broken bottle necks, the script of a short film set in modern-day Bologna came to life, in an attempt to translate cinematically what it means to live for a street kid, with the aim of giving voice and restoring dignity to figures too often victims of stereotyping, especially in the world of cinema.

S Y N O P S I S

Poli begins her day by finding herself lying alone in the Margherita Gardens. Stunned from the previous evening, she wanders around looking for her girlfriend, Mel. After finding her and something to eat together, they decide to beg until the afternoon to raise some money.
At this point, the events of the two protagonists begin and continue over two days, during which we will meet their four musician friends: Rato, a guy with the problem of drug addiction; Mena, a sexworker girl; Criri, who has lost her job and can no longer find one; Sico, a guy of foreign origins.
At the end of the events, Poli will have to face her past, coming out defeated.
To make her feel better, Mel tells a story to her with the help of their friends; a story that tells of a fair society, but now lost forever.

D E S C R I P T I O N   O F   T H E   P R O J E C T

The project we are working on is a 37-minute short film entitled “Eterno silenzio” (“Eternal silence”).
The story, set in the present day, revolves around the life of six street kids, runaways, in the urban setting of Bologna, in particular in those places where the true stories we collected with the witnesses were consumed.
The actors, chosen among other things for their sensitivity towards the social issues dealt with, made direct contact with the sources in order to bring to the screen a personification as sincere as possible. The acting rehearsals began in April, together with an in-depth study of the issues related to the reality of sex workers, racism and integration, drug addiction, gender identity and economic-social inequality. Shooting will begin in the last week of June, while the editing and post-production phase will begin at the beginning of July.

The final horizon for the production of this short film in its final version is the beginning of September, in order to nominate it at the Sundance Film Festival, USA, an international festival dedicated to independent cinema, by 13 September 2020.

G O A L S   O F   T H I S   P R O J E C T

"Eternal Silence" will participate in the Sundance Film Festival, Tribeca Film Festival, Toronto Film Festival and other national and international festivals.
The intent of this short film is to bring the voice of street kids beyond our territorial and symbolic borders, starting from a reality like the one we can find in Bologna, cemented in the collective memory of our country for its history that has long seen tragically overlap the figure of the artist to that of the drug addict.
Aware that today Bologna has changed in more ways than one, we will try to provide the public with a realistic representation of the current situation of those who live on the streets, far from the nostalgic and at times idealized imaginary of the city in the last twenty years of the last century.
In the hope that the sensitivity of civil society and public institutions towards the issues dealt with has also changed, we will try to restore humanity to the stories we have heard, taking advantage of a cultural climate in which day by day, from city to city, the taboo that for years have confined our characters in their solitude.

B U D G E T

The goal of the crowdfunding campaign is set at 6,000 euros.
A large part of the budget will be devoted to covering post-production, distribution and festival registration costs.
Part of the budget will also be used to support expenses related to the purchase of set design materials, costumes and make-up during production. The rest will be divided equally among the participants in the project.

W H Y   H E L P   U S ?

To date, we are still a long way from the end of this short film.
While our actors are starting to rehearse the script, we have to bear the costs of production and later post-production. It is a self-produced project made by young people and, like all works of this type, it suffers from a lack of funds. For this, we need all your support to make this real.

The working group and the cast are composed largely of university students with the desire to get involved and have a positive impact on the lives of those around them. The project does not represent only a plan for the realization of the idea of ​​one or a few other heads, but the concrete attempt to leave a realistic trace in the eyes of the viewer of what is the dramatic situation that many young people still live in the center of Bologna and - we are sure - even if in different contexts, in the centers of all cities. This short film, moreover, revolves around the major social issues of our time in the matter of personal rights beyond gender, sex, origin or social position, without taking positions of any kind, but recounting the street problems.

Finally, we want to send a message to the viewer: among the thousands of paths that can be taken in life, some seem indispensable, either by choice or unforeseeable reasons, and nothing can be done about it.

Commenti (10)

Per commentare devi fare
  • EB
    Elisa Ragazzi incrocio le dita per voi! Forza 💪💪
    • DP
      Dario Non vedo l'ora di guardare il cortometraggio. Buon lavoro!
      • EM
        Emiliano Buona fortuna ragazzə💪✨
        • VC
          Vittoria Da artista appoggio le iniziative importanti sul sociale . Questa tematica è davvero troppo importante, rendere visibili gli invisibili ...Felice di aver contribuito! Bravi ragazzi e un grande in bocca al lupo! Francesco Demuro
          • avatar
            Sergio Caro Francesco, grazie di cuore per il tuo sostegno e il tuo contributo. Il tuo aiuto è prezioso! Siamo sicuri che il cortometraggio sarà all'altezza della tematica e della sua importanza. Ci auguriamo di poterti conoscere di persona al più presto. Un abbraccio, L'équipe di Eterno Silenzio
            3 anni, 4 mesi fa
        • MG
          Marta Sostengo appieno il vostro progetto, avete avuto una buonissima idea e spero che riusciate in questo lavoro!
          • avatar
            Sergio Grazie Marta! Seguici anche sui nostri canali social per non perderti aggiornamenti ed eventi in programma!
            3 anni, 5 mesi fa
        • GM
          Gregorio Forza con il progetto !
          • avatar
            Sergio Grazie del tuo sostegno Gregorio! Non vediamo l'ora di realizzarlo <3
            3 anni, 5 mesi fa
        • GM
          Gianlorenzo Un piccolo contributo per una grande campagna

          Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

          Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

          1. Zero Povertà

          Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.

          10. Ridurre le disuguaglianze

          Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;