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L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 paesi membri dell’ONU. Ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione. La sfida è raggiungerli entro il 2030.
Qui ci interessa un obiettivo in particolare, il numero 12, che punta a garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, per esempio promuovendo l’efficienza delle risorse e dell’energia. Il consumo e la produzione sostenibile puntano a “fare di più e meglio con meno”, aumentando i benefici in termini di benessere tratti dalle attività economiche, attraverso la riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita.
Perché il modo in cui il cibo viene prodotto, lavorato, trasportato, consumato e smaltito ha molto a che vedere con tutto questo, dal momento che produce un impatto importante sul pianeta. Tanto per fare un esempio, ogni anno circa un terzo del cibo prodotto, corrispondente a 1,3 miliardi di tonnellate, per un valore pari a circa mille miliardi di dollari, finisce nella spazzatura di consumatori, commercianti… e ristoratori. Il rifiuto organico che finisce in discarica non crea solo un danno all’ambiente, ma anche un notevole spreco di risorse, per esempio quello dell’acqua.
Noi il cibo lo amiamo e ce ne prendiamo cura, lo prepariamo per i nostri ospiti, è al centro del nostro lavoro, come potremmo tirarci fuori da un ragionamento globale sulla sua sostenibilità e sulla vita futura di tutti noi?
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È presto detto: diventare un ristorante zero-rifiuti! Il nostro percorso non inizia oggi: la consapevolezza sulle materie prime, la scelta di fornitori locali di cui conosciamo i metodi e l’impegno, l’utilizzo di imballaggi eco-sostenibili sono tutte cose su cui siamo impegnati da tempo, ma che ancora non bastano.
Ecco quindi il passo successivo: riuscire a trasformare il rifiuto organico in compost ossia in terriccio per orti e piante. Da uno scarto alimentare alla vita, ecco il processo che abbiamo in mente.
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Il nostro aiutante magico
Per fare quello che abbiamo in mente, però, non è possibile lavorare con le classiche compostiere aerobiche che si trovano in commercio, poiché richiedono spazi che di solito un ristorante (e tantomeno il nostro, che si trova nel centro storico di una cittadina veneta) non ha a disposizione.
Tuttavia, esiste in commercio una compostiera “anaerobica” innovativa adatta al nostro scopo, che in poco tempo trasforma il rifiuto in compost, senza ingombri e senza odori sgradevoli. GG-02 è un’unità elettrica di compostaggio che aiuta a riportare alla terra lo scarto alimentare riducendo la quantità di gas che viene prodotta dal materiale organico, abbattendo allo stesso tempo le emissioni di anidride carbonica.
GG-02 ce la immaginiamo un po’ come gli androidi di Star Wars: piccola, ma estremamente intelligente, è la compagna di viaggio ideale sul nostro cammino verso il “no waste”, perché ci consentirà di fare un sacco di cose importanti:
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Il fertilizzante prodotto lo useremo nel nostro “giardino segreto”: uno spazio che abbiamo creato e fatto crescere negli anni, dove il giardino dei semplici e l’orto convivono con gli spazi per i nostri ospiti, in un ciclo continuo di produzione e consumo.
È uno spazio molto bello e accogliente, te lo mostriamo:
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Noi della Taverna al Boccale e Cantina 900 di Portogruaro ci stiamo impegnando per far sì che anche un’attività commerciale possa contribuire a migliorare le sorti del nostro pianeta in modo etico e responsabile. Ogni piccolo passo è un tassello per creare un futuro migliore. Fai un pezzo di questo cammino con noi, aiutandoci ad acquistare GG-02!
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La Taverna al Boccale e Cantina 900 sono nate 6 anni fa, a Portogruaro, nell’entroterra veneto. Terraferma, si sarebbe detto un tempo. Da subito, ci siamo messi a studiare le relazioni storiche di questa piccola cittadina con Venezia. Lo stesso edificio in cui stava per nascere la Taverna, ci rimandava a quel passato: un tempo granaio per la Serenissima, poi casa editrice per la famiglia Scarpa, quindi falegnameria e infine locale pubblico. Ci siamo subito resi conto che stavamo prendendo in mano una importante eredità e, da allora, abbiamo cercato di esserne all'altezza. Il fiume Lemene che passa a fianco al nostro giardino interno è stato per secoli viatico di prodotti, ricchezza e persone, mentre ora ci regala un suggestivo angolo verde.
Tutto questo lo abbiamo voluto trasmettere nel nostro modo di intendere la ristorazione, creando un locale informale ma accogliente, privo di etichette e, nello stesso tempo, attento alle proprie scelte gastro-enologiche, con uno sguardo fisso sul territorio locale, senza dimenticare, però, che sono state proprio le relazioni che Venezia ha avuto con il mondo a rendere grande e profonda la nostra cultura.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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