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Eccomi qui, alla partenza del mio secondo disco.
Anche in questo lavoro ho privilegiato l’idea di concept album. L’idea mi è venuta nell’estate del 2020 leggendo il libro “Perché non sono nata coniglio” curato da un mio caro amico, Claudio Jampaglia.
Scritto da 23 autori, racconta la travagliata storia di Lydia Franceschi, staffetta partigiana e madre di Roberto Franceschi, assassinato dalla polizia la sera del 23 gennaio del 1973 davanti alla università Bocconi, durante una manifestazione del movimento studentesco.
La storia di Lydia è un condensato del lato drammatico del 900, l’esito spietato di quel concetto di potere che ha dominato il secolo passato. Un potere inizialmente nuovo, alla ricerca del consolidamento, un potere che ha anche illuso ma che alla fine ha mostrato il suo lato aggressivo, spietato, un potere guerriero ma tangibile.
Tangibile al punto che le masse che lo hanno attraversato e che sono state attraversate sono riuscite ad organizzare un dissenso nel corso dei decenni: prima la resistenza, poi i sogni infranti e infine la contestazione. Un potere diverso da quello di oggi che invece si muove sotterraneo, impalpabile e inafferrabile, spesso incomprensibile al punto che è ancora incomprensibile organizzarne un’alternativa o forse anche pensarla, quanto meno in forma collettiva.
A Lydia quel potere ha estirpato le radici prima e le propaggini poi. Questo è il monito che la sua immensa lezione ci lascia: siamo tutti possibili bersagli dell’arbitrio delirante che sgorga dalle nude logiche del potere. Ma Lydia ci lascia anche un grandissimo segnale di speranza: non possiamo salvarci quando il potere ci travolge ma se solo avremo la forza di controbattere con logiche antitetiche, pur avendo perso tutto, avremo vinto.
L’ultima considerazione che Lydia ci consegna come lascito è direttamente collegata al messaggio di speranza: il passo indietro di ciascuno è l’unica possibilità di avere un futuro più accogliente.
Con il prezioso aiuto di Flavio Ferri, produttore del disco, ho cercato di tirar fuori un sound coerente con i contenuti e le atmosfere che ne scaturiscono. Ne sono venuti fuori 9 brani duri e crudi che spero vi portino nel mondo nel quale mi sono immerso attraverso la lettura del libro. Spero che la mia musica sia all’altezza e spero di trasmettervi tutto questo attraverso i 9 brani fatti di chitarre rudi ed essenziali che puntano diritte ai contenuti, senza fronzoli.
Ma perché tutto questo arrivi a voi ho bisogno del vostro supporto!
Il mio primo disco, “Senza storia”, lo potete trovare su tutte le piattaforme online e magari anche acquistarlo a questo link:
https://gaetanonicosia.bandcamp.com/album/senza-storia
Ascolterete buona musica e allo stesso tempo mi aiuterete anche a finanziare questo nuovo lavoro.
Nella pagina di questo secondo progetto ho aggiunto pure i due video realizzati per il primo disco
Grazie
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