Il Molise non esiste, ma resiste

“Il Molise non esiste”?

Una terra rurale che poco e nulla ha a che fare con le rivoluzioni della rete. Un mondo incantato, di paesaggi nascosti agli abitanti del 2022: cascate, monti, valli; castelli, rocche rocce e rovine; paesi abbandonati e antichissime tradizioni.

Racconti magici.

L’idea è quella di girare un documentario che mostri e faccia sentire questo mondo di mezzo, questo mondo distante e umanamente così vicino. Lévi-Strauss, uno dei più grandi antropologi di sempre, parlava di Tristi Tropici, che stavano ardendo con l’arrivo della cultura occidentale. La gioia innata di quelle popolazioni, il loro rapporto di sintonia con la natura stava svanendo. I tropici non hanno resistito all’urto dell'Occidente. Questa regione, invece, silenziosamente si è nascosta nell’occhio del ciclone perché (come recita un graffito di Civitacampomarano) “il Molise non esiste resiste”.

La narrazione è iniziata dal racconto di una nonna molisana a suo nipote e ai suoi amici (noi), a questo punto, le strade del racconto si snoderanno in quattro paesi:

• Lucito
• Portocannone
• Roccamandolfi
• Civitacampomarano

Senza dimenticarci dei paesaggi dell’intera regione. Non solo i paesaggi naturali, ma anche quelli umani, delle persone che incontreremo e ci accoglieranno. Alcuni li abbiamo già conosciuti e altri speriamo di incontrarli anche grazie al vostro aiuto. Poi a quel punto saremo noi a portarvi da loro.

Il Molise è la terra da cui vengono i miei nonni materni. Una terra che mi ha sempre incuriosito, fin da bambino. Ascoltare tutti quei racconti di vecchietti che morivano dalle risate a ritirare fuori ricordi belli e polverosi. Mia nonna e le sue amiche passare le nottate a giocare a burraco, per poi presentarsi all’alba al bar a fare colazione. Io osservavo e i miei occhi riprendevano.

Mi ha ospitato tante altre volte, quand’ero piccolo, da scout. Letteralmente ospitato. Più volte mi è capitato di girare questa strana regione e sono sempre stato accolto da tutti con un’estrema facilità e bontà. Solo una volta, dopo aver bussato alla porta di un signore, questi ci aprì puntandoci una lupara in faccia. I molisani sono ospitali, ma quando non lo sono, te lo fanno capire subito e a modo loro.

In Molise ho conosciuto tante umanità diverse. Ma soprattutto ho sempre conosciuto Umanità. Un’umanità differente, atemporale, quasi ancestrale. Come i suoi paesaggi: incontaminati, nascosti e sorprendenti!

Questo documentario nasce prima come soggetto narrativo, ma poi mi sono reso conto che è un mondo in cui i personaggi superano la fantasia, in cui la realtà non solo non è scadente, ma è anche utopica. Utopica, come dovrebbe essere l’arte, che però in questi tempi bui non riesce a mostrare più una luce in fondo al tunnel, ma sempre il buio che ci circonda.

Luigi Grispello - regista

Siamo un gruppo di ventenni con il sogno di fare cinema. Ognuno di noi sta studiando per far sì che il sogno diventi realtà e ci stiamo specializzando in diversi settori: scrittura, fotografia, montaggio, musiche, grafiche e produzione. Il nostro obiettivo è che venga trasmesso nelle sale in giro per l’Italia e ai Festival, per portare il film e il Molise all’attenzione internazionale. Alcuni cinema hanno già sposato il progetto e, a scatola chiusa, ci hanno detto che sarebbero felici di proiettarlo. 

Per nessuno di noi è il primo lavoro, ma è il nostro esordio come troupe e crediamo fortemente in questo progetto. Infatti, ci vediamo da mesi per dare forma al film. Ora ha una struttura, delle ali, ma ci serve una mano per farlo decollare. In quanto ventenni non abbiamo tutti i soldi necessari per attrezzatura, spostamenti, cibo… perciò vi chiediamo di sostenere questo progetto. A quel punto vi faremo viaggiare con noi tra i sentieri e tra le storie che questa terra ha da raccontare.