Che cos'è?

CYBER-COINVOLTI non è un progetto … è un’esperienza di educazione tra pari nel mondo virtuale che coinvolge chi ne fa quotidianamente parte, primi fra tutti i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado (11-14 anni).

Perché lo facciamo?

Cybercoinvolti ha l’obiettivo di:

• sensibilizzare alla cittadinanza digitale aumentando la consapevolezza e il senso critico nell’utilizzo dei media;
• prevenire tutti quei comportamenti inadeguati, che avvengono in Rete, che possono essere rischiosi e pericolosi, fenomeni e comportamenti che definiamo di Cyberstupidity.

CYBERCOINVOLTI mette al centro i giovani rendendoli protagonisti!

Come funziona Cybercoinvolti?

I ragazzi non “vivono passivamente” un intervento puramente informativo, ma al contrario, si mettono in gioco in prima persona. Progettano e realizzano, nell’arco di 3/4 mesi un’azione di sensibilizzazione e prevenzione rivolta ai loro coetanei, appunto del gruppo dei pari.

È un’esperienza, realizzabile in più scuole contemporaneamente, che rende i ragazzi maggiormente competenti rispetto alle potenzialità e alle responsabilità della vita online, aumenta la capacità di comunicare efficacemente con i coetanei e di influire significativamente nel gruppo dei pari, generando un “effetto onda” che si protrae nel tempo e nei diversi contesti di vita dei ragazzi.

Genitori, insegnanti e adulti significativi non sono assenti, hanno un ruolo fondamentale che è quello di accompagnare e sostenere i ragazzi nelle diverse fasi dell’esperienza. Il progetto prevede anche per loro momenti di sensibilizzazione e formazione.

Di cosa parla Cybercoivolti?

Nelle attività con ragazzi e adulti verranno affrontati principalmente i seguenti argomenti: fake news, effetto alone, cookies, dieta mediale, challenge, immagine di sé on line, bisogno di approvazione e conformità, sexting, responsabilità in rete

Cosa abbiamo fatto fino ad oggi?

Negli ultimi quattro anni CYBERCOINVOLTI ha coinvolto oltre 6.000 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado del territorio, formando più di 300 giovani, i PEER, che hanno condotto l’esperienza con i loro compagni utilizzando strumenti e materiali autoprodotti, aggiungendo un tassello fondamentale alla crescita consapevole e responsabile delle nuove e nuovissime generazioni.

E ora cosa faremo?

Il progetto è stato finanziato negli anni passati da vari bandi e contributi ormai conclusi. Grazie alla campagna di Crowdfunding vogliamo sostenere questa virtuosa esperienza, portando avanti l’attività e continuando a coinvolgere altri ragazzi e ragazze su un tema particolarmente sensibile e che li coinvolge da vicino. La metodologia di Peer Education li rende reali protagonisti della loro Cittadinanza Digitale!

Attraverso il raggiungimento della somma prefissata saremo in grado si sostenere la realizzazione del progetto in alcune Scuole Secondarie di Primo Grado dell'Alta Padovana, nell'Anno Scolastico 2022/2023, coinvolgendo circa 1000 ragazzi e ragazze e formeremo circa 40 PEER. 

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