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EXIT è un festival indipendente di arte visiva e performance nato nel 2017 a Bologna. EXIT nasce per uscire dai tradizionali luoghi dell’arte e aprire un varco su un “altro” quotidiano. La ricerca prende slancio dall’interesse per le qualità evocative ed emotive dello spazio. EXIT gioca ad alterare temporaneamente la percezione dello spazio e delle relazioni di intimità che abitano spazi pubblici e domestici, attraverso l’arte. Il festival è il contenitore in cui sviluppare questa ricerca, condividere pratiche e coltivare collaborazioni per realizzare percorsi espositivi dinamici attraverso la città.
Tilacoide (dettaglio), Noemi Bigelli e Alessandro Miroballo, EXIT I (Festival 20 30 Off), 2017. (Courtesy l3 artist3. Foto di Guido Balzani)
Nuvole Barocche- le dita sotto i piedi (vista dell’installazione), Saggion-Paganello, EXIT II (Festival 20 30 Off), 2019. (Courtesy Saggion-Paganello)
L’attività principale di EXIT consiste nell’organizzare un festival che, per tre edizioni, dal 2017 al 2019, si è tenuto in spazi privati, dall’abitazione al minimarket. EXIT è stata una piattaforma attraverso cui svelare spazi d’intimità e manifestare punti di vista sulle esperienze dell’abitare. Le opere esposte, installazioni e performance site-specific, sono state il frutto dell'incontro tra artistǝ e proprietariǝ dei luoghi coinvolti. EXIT innesca una modalità di creazione in cui il pubblico è accolto come parte attiva dell’esperienza. Infatti, nel corso delle tre edizioni realizzate, ha coinvolto un pubblico eterogeneo, per interessi, provenienza ed età.
Sopra: foto di EXIT III, 2019. sotto: vista dell’installazione HOTSPOT, collettivo CLON-E, 2019, EXIT III (courtesy l’artista. Foto James Beghelli)
Marcello Spada - studio for an Emoji. Heidi wearing a Gucci balaclava, EXIT III, 2019. (Courtesy l'artista. Foto James Beghelli)
Xia Shafei, Volare, EXIT III, 2019 (Courtesy l'artista. Foto di James Beghelli)
Nel 2021, dopo un periodo di inattività, EXIT propone alcuni eventi, come Punto di Raccolta, allestimento partecipato per l'anteprima di Festival 20 30, partner storico del progetto, nel Maggio 2021 presso il Giardino Pincherle, Bologna; e Picnic underground / Portafortuna, performance e dj-set realizzati negli spazi del circolo arci Renz.
Nel 2022, EXIT rinasce per proporre un progetto nello spazio pubblico, che attraversa l’area residuale dei Prati di Caprara Est, bosco spontaneo nel cuore della città, che dal 2017 è difeso e curato dallǝ attivistǝ del comitato Rigenerazione NO Speculazione.
Quest'anno, la quarta edizione di EXIT si intitola SSSST... e racchiude una rassegna di workshops, performances, talks, una mostra e una pubblicazione intorno ai Prati di Caprara a Bologna, in più appuntamenti dal 24 settembre al 31 ottobre.
Riferire queste pratiche ai Prati di Caprara significa rivedere la selva urbana come un’infrastruttura aperta, partecipata, eterogenea e attraversabile in quanto tale. Questo luogo ha un carattere poroso e permeabile, ha sviluppato una propria identità nello spazio e nel tempo, resistendo inaspettatamente al progetto del moderno e distanziandosi dalla retorica della città. E’ possibile immaginare una relazione tra lo spazio naturale e la performance, come atto di creazione effimera, selvatica, resistente e improduttiva; aprire una riflessione sulle pratiche artistiche che fanno della condivisione di un’esperienza estetica un punto di incontro e di scambio libero e non normato.
Attraverso queste modalità, il festival vuole mettere in discussione forme di spettatorialità e di abitazione dello spazio pubblico, e generare spazi liberi per la creazione e la condivisione di saperi improduttivi. Lǝ artistǝ invitatǝ intrecciano diverse direzioni di ricerca per condividere pratiche di esplorazione, osservazione, mappatura, ascolto, movimento, presenza, durata, sparizione.
Durante le giornate del festival, artistǝ, invitatǝ, partecipanti e pubblico condivideranno le pratiche e gli esiti delle proposte laboratoriali. Dal 29 al 31 ottobre sarà allestita una mostra conclusiva presso gli spazi di Adiacenze, in vicolo Spirito Santo 1, che racconterà il processo attraversato nelle esperienze, praticando una forma di curatela performativa in cui lo spazio si modificherà giornalmente e sarà animato dai corpi e dalle voci che faranno vivere confronti e talks, in cui interverranno attivistǝ e curatorǝ per condividere storie di pratiche artistiche, politiche e civiche intorno ai Prati di Caprara e agli spazi residuali a Bologna.
Inoltre, ad accompagnare il progetto e la mostra, verrà presentata la fanzine SSSST… in due parti, Volume I-II, una narrazione della ricerca e degli esiti, prima e dopo il festival. Il libro sarà presentato durante la mostra.
Lǝ artistǝ: Marco Augusto Basso, Luca Conte, Sara Cortesi, Hardchitepture, Gaia Ginevra Giorgi, Enrico Malatesta, Bianca Zueneli
e con la partecipazione di Ginevra Pierucci (dottoranda in Studi Storici, Geografici, Antropologici presso l’Università degli studi di Padova e Università Ca' Foscari Venezia), Matteo Bronzi e Caterina Ciarleglio (curatorǝ editoriali di Contronaturae, Derive Approdi, 2022, e membrǝ del collettivo Spaziǝ di contaminazione), Comitato Rigenerazione No Speculazione, Camilla Sanguinetti (Associazione Alchemilla, Bologna), Luisa Bravo (Museo Spazio Pubblico, Bologna), Gino Gianuizzi (curatore indipendente), Anna Marrocco (ricercatrice e attivista, rappresentante del collettivo Roma Non Esiste).
Il progetto è organizzato in collaborazione con il Comitato Rigenerazione No Speculazione, Associazione Culturale Alchemilla e Adiacenze aps.
Per sostenere l’organizzazione del festival, il lavoro dellǝ artistǝ e dellǝ altrǝ invitatǝ, e di tutto il team che dà vita al progetto
Per produrre il libro SSSST… vol. I - II
Per realizzare la mostra conclusiva
EXIT è una costellazione. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Lucia Fontanelli e Olivia Teglia, e nel corso degli anni ha condiviso la sua progettualità con altre persone e gruppi: ASAP APS, Collettivo Xi, Avanguardie 20 30 e Festival 20 30, evento teatrale bolognese organizzato insieme alla compagnia Kepler-452.
Tra il 2017 e il 2019, EXIT ha collaborato anche con altre realtà culturali e artistiche come BilBolBul festival internazionale del fumetto, Granata Studio, Home Movies- archivio nazionale dei film di famiglia e Archivio Aperto festival e ha coinvolto oltre 50 artisti e collettivi di artisti emergenti.
Oggi EXIT è parte dell’associazione ASAP APS, neonata associazione con sede a Bologna, esito della progettualità condivisa da un gruppo di sette artistǝ, attricǝ e architettǝ con l’obiettivo di promuovere e realizzare eventi artistici nell’ambito delle arti performative e dello spazio pubblico.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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