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"The best plan is 'the no plan" è la frase che ho spesso sentito ripetere ad Agostino Tilotta, chitarrista della band Uzeda. Un po’ come dire virennu facennu, si vede facendo, tipica espressione del sud che invita a fare senza troppi programmi: adattare la progettualità agli accadimenti.
Ed è così che ho iniziato questo film, senza un piano, seguendo il desiderio di fissare un pezzetto di vita e di storia degli Uzeda, perché ci fosse una traccia audiovisiva che raccontasse il modo di essere di una band indipendente che ha mantenuto questa prospettiva per 30 anni.
Un film per scoprire come si può vivere mettendo al primo posto la musica, la ricerca, la sperimentazione, il dialogo con se stessi, una economia senza plusvalore. I soldi, proprio come la chitarra, il basso, la batteria e le corde vocali, sono solo uno strumento; e il suono non è la somma degli strumenti, è altro, è qualcosa di dirompente che si scatena. Posizione radicale, senza compromessi, che mi ha rapita dal pensiero catastrofico e autodistruttivo imposto all’immaginario dalla società in cui tutti abitiamo."
Maria Arena
Locandina di Stefano Libertini
Il film segue la band Uzeda dal 2016 al 2020, documentando tour, pezzi di vita privata, la storia dei 7 dischi pubblicati di volta in volta al fine di documentare le tappe di un cammino. Il concerto del 25 e 26 maggio 2018 all'Afrobar di Catania è un momento topico: in occasione del 30° anno di attività, in Sicilia si ritrovano per suonare gli amici sparsi per il mondo. I June of 44, riuniti per l’evento, The Ex, Shellac, Black Heart Procession e gli italiani Three Second Kiss, Tapso II e Stash Raiders. Nel gennaio del 2019, il recording engineer Steve Albini raggiunge gli Uzeda a Verona, al Recording Studio Sotto il Mare, perla registrazione del loro ultimo album Quocumque Jeceris Stabit pubblicato da Overdrive records in Italia, e da Temporary Residence Ltdnel resto del mondo. Il racconto di quei giorni fa da punteggiatura al film, documentando un altro aspetto fondamentale della musica degli Uzeda, l’incisione del loro suono su nastro magnetico.
Nasce nel 1987 dall’incontro tra i chitarristi Agostino Tilotta e Giovanni Nicosia (che ha lasciato la band nel 1995), il bassista Raffaele Gulisano, il batterista Davide Oliveri e la cantante Giovanna Cacciola. Sono nati a Sud, in Sicilia, amano la musica e crescono con suoni oltreoceano, anche grazie ai dischi portati a Catania da Dante Maiorana per la sua radio CTA. Suonano nei garage, in posti improbabili in giro per l’Italia, passano continuamente lo stretto di Messina, viaggiando su un furgone rosso sgangherato, ma qualcuno crede in loro: dalla prima etichetta discografica locale AVarts alla Touch&Go Records, storica etichetta indipendente, nata a Chicago negli anni Ottanta. L’incontro con Steve Albini, recording engineer e punto di riferimento della scena alternativa americana, è la svolta: il loro suono viene inciso fedelmente su nastro analogico, suonano a due Peel Session alla BBC ospiti di John Peel e al festival ATP, girano Stati Uniti e Europa in tour. Le radici sono siciliane, vulcaniche e aspre, il cuore è anglofono e rumoroso. Sono andati lontano con quello stesso furgone rosso, portando con loro pezzi di famiglia, figli, amici, altri musicisti con cui hanno condiviso non solo il palco ma anche il senso di ciò che hanno sempre fatto, nel modo in cui volevano loro, suonare senza compromessi se non quello con loro stessi. Poi però sono sempre tornati a casa, in Sicilia, un posto da cui è difficile partire e in cui è ancora più difficile rientrare, ma in cui per loro, nonostante tutto, è valsa la pena restare. Uzeda è una band indipendente nel senso profondo e insindacabile del “Do it yourself”, sempre da soli ma sempre insieme a tutte le persone che li hanno seguiti e capiti. Perché la libertà di non essere un ingranaggio ha un prezzo che richiede uno sforzo collettivo: la musica degli Uzeda è comunità, è la condivisione che si crea quando tra palco e pubblico c’è un legame che non ha niente a che fare con tutto quello che c’è intorno, ma si vive insieme, in modo orizzontale e pervasivo, in un momento in cui esistiamo solo noi e loro. “Uzeda - Do it yourself” è un altro di quei momenti.
Foto della band di Maria Vittoria Trovato
Maria Arena. Quello sulla band Uzeda è il mio terzo film indipendente dopo ‘Gesù è morto per i peccati degli altri' (2014) girato a Catania e ‘Il terribile inganno' (2021) girato a Milano, selezionati nei festival italiani, distribuiti nei cinema d’essai e oggi disponibili online, il primo su varie piattaforme on demand tra cui 1895 cloud, il secondo su Infinity.
Sono nata a Catania e vivo a Milano dove mi sono laureata in Filosofia e diplomata in Regia alla Scuola Civica di Cinema. Ho due figli di 23 e 21 anni.
Ho realizzato cortometraggi, film documentari, videoclip, videoinstallazioni, spettacoli teatrali. Sono docente in Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo e coordinatrice del corso di Cinema all’Accademia di Belle Arti di Catania. Ho scritto il libro ‘Falso movimento, laboratorio audiovisivo tra analogico e digitale’, Ed. Bonanno 2011.
Ritratto fotografico di Max Cardelli - Intervento grafico RoccellaStudio
Nois production e in particolare Bruno e Fabrizio Urso hanno deciso di sostenere la nuova opera di Maria Arena. La realtà della musica indipendente è un tema molto caro alla Nois e nel quale si riconosce pienamente. Essere indipendenti è una difficile sfida che spesso va oltre la sfera lavorativa e coinvolge le vite dei protagonisti. Il film che con determinazione sta portando avanti Maria Arena, con la quale nel corso degli anni si è instaurato un sincero rapporto di stima professionale ma anche di amicizia, non è solo un viaggio nella musica degli Uzeda, ma è un viaggio di chi ha fatto della sua scelta artistica una scelta di vita. Essere indipendenti molto spesso vuol dire proprio questo, dedicare tutti se stessi e rinnegare qualsiasi compromesso per perseguire con sincerità e passione il proprio progetto. Per tutti questi motivi il Film non solo rispecchia pienamente la linea editoriale della società, ma siamo certi che la profonda sensibilità della regista, pienamente dimostrata nei precedenti film, riuscirà a mostrarci questo mondo con un punto di vista originale in grado di indagare la vera essenza dell'essere indipendenti. Questa è la nuova sfida che la Nois production, Bruno e Fabrizio e Maria Arena intendono portare avanti insieme a tutte quelle persone che si uniranno al progetto attraverso il crowfounding.
Attraverso questo crowdfunding vorremmo ottenere gli strumenti per concludere la produzione del progetto nel migliore dei modi con la volontà di creare qualcosa di coinvolgente. Il nostro primo obiettivo è finire il montaggio e fare le post di grafica/color grading/mix audio/mastering.
Sostenere la campagna di crowdfunding per “UZEDA do it yourself" vuol dire sostenere la possibilità di ascoltare e guardare la storia di una band che con la sua musica cerca di rivelare in modo genuino e schietto il mondo in cui viviamo. Partecipando alla campagna crowdfunding renderete possibile la prosecuzione di questa avventura collettiva che sono da sempre gli Uzeda.
Se state cercando una storia che parla di libertà, passione, sacrifici, noi stiamo cercando voi.
Segui “UZEDA do it yourself" su: Instagram, Facebook e YouTube.
ENGLISH
UZEDA Do It Yourself.
a film by Maria Arena about the underground band
‘The best plan is 'the no plan' is the phrase I have often heard repeated to Agostino Tilotta, guitarist of the band Uzeda. A bit like saying virennu facennu, you see by doing, a typical southern expression that invites you to do things without too many plans: adapt your planning to the events. And that's how I started this film, without a plan, following the desire to fix a piece of Uzeda's life and history, so that there would be an audiovisual trace that would tell the story of the way of being of an independent band that has maintained this perspective for 30 years. A film to discover how one can live by putting music, research, experimentation, dialogue with oneself and an economy without surplus value first. Money, just like the guitar, bass, drums and vocal chords, is just an instrument; and sound is not the sum of instruments, it is something else, it is something disruptive that is unleashed. It is a radical, uncompromising position that has kidnapped me from the catastrophic and self-destructive thinking imposed on the imagination by the society we all live in."
Maria Arena
FILM POSTER BY STEFANO LIBERTINI
The film follows the band Uzeda from 2016 to 2020, documenting tours, pieces of private life, the history of the 7 records released each time in order to document the stages of a journey. The concert on 25 and 26 May 2018 at Afrobar in Catania is a topical moment: on the occasion of the band's 30th year of activity, friends scattered all over the world gather in Sicily to play. June of 44, reunited for the event, The Ex, Shellac, Black Heart Procession and the Italian Three Second Kiss, Tapso II and Stash Raiders. In January 2019, recording engineer Steve Albini joined Uzeda in Verona, at the Sotto il Mare Recording Studio, for the recording of their latest album Quocumque Jeceris Stabit released by Overdrive records in Italy, and by Temporary Residence Ltd in the rest of the world. The account of those days punctuates the film, documenting another fundamental aspect of Uzeda's music, the recording of their sound on magnetic tape.
UZEDA BAND PHOTOS by Maria Vittoria Trovato
Maria Arena. The one about the band Uzeda is my third independent film after 'Jesus Died For Somebody's Sins' (2014) shot in Catania and 'The Terrible Deception' (2021) shot in Milan, both films were selected in Italian festivals, distributed in arthouse cinemas and now available online, the former on various on-demand platforms including 1895 cloud, the latter on Infinity.
I was born in Catania and live in Milan where I graduated in Philosophy and graduated in Direction at the Scuola Civica di Cinema. I have two children aged 23 and 21.
I have made short films, documentary films, video clips, video installations, and theatre performances. I am a lecturer in Audiovisual Languages and Techniques and coordinator of the Cinema course at the Academy of Fine Arts in Catania. I wrote the book 'Falso movimento, laboratorio audiovisivo tra analogico e digitale', Ed. Bonanno 2011.
PHOTOS OF THE DIRECTOR by Max Cardelli - edit by Roccella Sudio
Nois production, and in particular Bruno and Fabrizio Urso, have decided to support Maria Arena's new work. The reality of independent music is a theme that is extremely close to Nois and in which it fully recognises itself. Being independent is a difficult challenge that often goes beyond the working sphere and involves the lives of the protagonists.
The film that Maria Arena is resolutely carrying out, with whom a sincere relationship of professional esteem but also friendship has been established over the years, is not just a journey into the music of Uzeda, but is a journey of someone who has made her artistic choice a life choice. Being independent very often means precisely this, devoting all of yourself and denying any compromise in order to pursue ones project with sincerity and passion. For all these reasons, the film not only fully reflects the company's editorial line, but we are certain that the director's profound sensitivity, fully demonstrated in her previous films, will succeed in showing us this world with an original point of view, capable of investigating the true essence of being independent. This is the new challenge that Nois production, Bruno and Fabrizio, with Maria Arena intend to undertake together with all those people who will join the project through crowdfunding.
Through this crowdfunding we would like to get the means to finish the production of the project in the best possible way with the desire to create something engaging. Our first goal is to finish the editing and do the post graphics/colour grading/sound mixing/mastering.
Supporting the crowdfunding campaign for ‘UZEDA - Do It Yourself’ is a way of giving people the chance to listen to and watch the story of a band whose music tries to reveal the world we live in in a genuine and frank way. By participating in the crowdfunding campaign you will make possible the continuation of this collective adventure that has always been Uzeda.
If you are looking for a story that speaks of freedom, passion, sacrifice, we are looking for you.
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