Una campagna di
Caterina FenaroliContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
“Pedalandum est” è un viaggio fisico e psicologico da parte di Caterina, una giovane ragazza determinata, studentessa di cinema, pronta a ricercare il rapporto con il nonno zoologo perduto dopo la sua morte avvenuta nel 2014. In questo documentario indipendente l'autrice ripercorre il suo rapporto con suo nonno e va alla ricerca di ciò che a lui è sempre mancato.
Mio nonno Luigi, da me chiamato Gigi, usava molti neologismi simpatici durante la sua vita. Uno di queste espressioni è “Pedalandum est”: una pretestuosa, e al quanto esibizionistica, opportunità a partire. Io, sua nipote Caterina, negli ultimi anni ho sempre cercato una strada per riavvicinarmi a mio nonno e al suo mondo, e ora sento il dovere di andare in Islanda per completare quella ricerca che lui aveva iniziato senza riuscire a portare a termine. Il pretesto è arrivato nel Museo di Storia Natura dell’università di Pisa, più precisamente nella galleria dei cetacei dove, al culmine, è presente una balenottera azzurra della fine dell’800. Quelle maestose ossa sono state assemblate proprio da mio nonno durante la sua carriera.
Luigi Cagnolaro era specializzato nella biologia marina, più nello specifico nei cetacei. Nel corso della sua vita è stato conservatore della sezione di zoologia dei vertebrati del Museo civico di storia naturale di Milano, dal 1962 vice-direttore e infine direttore dello stesso museo. Qui ha fatto crescere significativamente le collezioni di vertebrati, con numerosi diorami raffiguranti ambienti e specie sia in Italia che nel resto del mondo. Fu socio della SISN, società italiana di scienze naturali, ne divenne segretario e poi nel 1984 presidente. Dal 1990 al 1993 ha avuto l’incarico di coordinatore nazionale del Centro studi Cetacei, di cui è stato uno dei fondatori. Nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi musei italiani, come il Museo di storia naturale dell’università di Pisa. Nel 2001 gli venne conferito l’Ambrogio d’oro dal comune di Milano.
Mio nonno di cetacei ne ha osservati molti nella sua vita, ma non è mai riuscito a vedere la balenottera azzurra, l’animale più grande del mondo mai esistito. Per questo io sento adesso, a quasi nove anni dalla sua morte, il dovere di ricercarlo, tra le onde dell’oceano Atlantico.
A cosa ci serve un finanziamento?
Il documentario verrà girato da una troupe ridotta: la regista, un direttore della fotografia, un produttore indipendente, e infine un fonico. Siccome momentaneamente i professionisti lavorano al progetto a titolo volontario, i finanziamenti serviranno principalmente per riuscire a pagare le spese di viaggio, il noleggio materiale laddove ci sarà bisogno e la post-produzione, che è l'aspetto più caro e impegnativo.
Sebbene si tratti di un film indipendente, l'obiettivo è quello di mandarlo al grande pubblico, festival, televisioni e web. Ciò significa che per competere con altre produzioni più grandi c'è bisogno di materiale di qualità e professionisti capaci. Siamo convinti che per la memoria di uno dei più grandi zoologi mai esisti in Italia, questi finanziamenti siano fondamentali, per fare in modo che ne esca un film documentario all'altezza di Luigi.
In questo viaggio non sarò sola, ma verrò accompagnata da una delle reflex analogiche che il nonno Gigi possedeva e saranno proprio i suoi obiettivi a mostrare quelle bellezze del mare che negli ultimi anni della sua vita non è riuscito più ad ammirare a causa di un peggioramento della vista che nel tempo lo rese cieco.
Nonno Gigi mi ha insegnato le basi della fotografia e mi ha fatto appassionare. Forse è anche grazie a lui se adesso sto studiando cinema. Non ci sono rimaste tante foto insieme, perché ogni volta che c'era una macchina fotografica nella stanza, la prendevo io in mano e iniziavo a scattare. Mi manca tutto ciò, ed è per questo che ti voglio cercare, nonno.
Ciao!
Mi chiamo Caterina Fenaroli ho 20 anni, sono nata e cresciuta a Monza. Nel corso della mia adolescenza ho sempre sentito di non riuscire ad esprimermi come avrei voluto. Ho frequentato il liceo artistico sperando di trovare il mio posto, ma ne sono uscita più confusa di prima. L’unica cosa di cui ero certa era che avrei voluto passare la mia vita a documentare, vi chiedete cosa? Tutti gli aspetti che mi fanno emozionare, tra la gioia e la rabbia.
Finito il liceo mi sentivo più ferrata nella fotografia che nel mondo del audio-video, quindi ho scelto di frequentare un corso accademico di filmmaking alla scuola Mohole di Milano, bisogna sempre stare fuori dalla confort zone ;) .
Qui mi viene data la possibilità di confrontarmi con professori provenienti da diverse esperienze che mi hanno permesso di osservare oggi il mondo con uno sguardo nuovo, ma soprattutto hanno fatto si che io trovassi un linguaggio nelle mie corde per potermi esprimere come più mi sento.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Utilizzo sostenibile del mare: conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Commenti (7)