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Sono Francesco William Posa uno studente del corso di Media Design e Arti Multimediali della NABA di Milano. Per il mio progetto di tesi, con l’aiuto di altri ragazzi della Naba, sto realizzando un cortometraggio di genere drammatico. Il corto mostrerà la prospettiva di un bambino in una storia che molti adulti conoscono bene.
Il corto tratta la storia di un bambino con una famiglia disfunzionale per via delle pressioni psicologiche esercitate dal padre e paradossalmente dalla sua scarsa presenza. Si parte infatti, proprio dal padre che dimentica di andare a prendere il figlio da scuola e dalla madre che deve rimediare andando a prendere il piccolo in estremo ritardo. La situazione che si presenta arrivati a casa è tranquilla, nonostante la stanchezza della madre dovuta al peso di dover far fronte alla gestione della famiglia e agli impegni lavorativi, ma soprattutto di dover rimediare alle mancanze del marito facendosi carico delle sue responsabilità. Il bimbo non comprende appieno le dinamiche e i motivi delle costanti discussioni, ma ne subisce le conseguenze che determinano stati d’ansia che sfociano in sogni ad occhi aperti nei quali prova a rifugiarsi immaginando scene positive che lo aiutano a scappare dalla realtà, ma che poi si evolvono in scenari distopici che peggiorano la situazione, come immaginare la madre che cerca di scappare dall’attacco di un drago.
Il mio cortometraggio è un'esplorazione poetica della psiche infantile di fronte a una famiglia disfunzionale. Attraverso la fusione tra realtà e fantasia, intendo immergermi nel mondo interiore di un bambino in cerca di rifugio dai conflitti che affliggono il suo ambiente familiare. L'obiettivo è catturare la complessità emotiva di questa esperienza e rivelare la forza dell’immaginazione, mettendone in risalto sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Per esempio la mente aiuta molto spesso il bimbo a creare immagini positive come distrazioni dalla realtà, al contrario di altre volte in cui è proprio ciò che immagina, che per via delle ansie o della paura si trasformano in incubi ad occhi aperti, che peggiora la situazione.
Federico | Protagonista: Federico è un bambino di 6 anni, ha i capelli castani e degli occhi grandi e marroni. Vive sospeso a metà fra mondo reale e quello immaginario. Pur non comprendendo appieno i problemi della sua famiglia, ne è fortemente turbato. Si trova molto a suo agio nella solitudine, tanto da creare sotto il tavolo della cucina un luogo sicuro dove si isola dal resto del mondo.
Madre | CoProtagonista: La Madre è una donna di 38 anni, ben curata, con occhi marroni e capelli castani. La mattina lavora in banca, mentre nel pomeriggio si dedica alle faccende domestiche e alla cura della famiglia senza alcun supporto da parte del marito, con cui vive continuamente in conflitto. Questa situazione la porta ad essere esausta e stanca della routine quotidiana non facendole più aprezzare quello che ha, nonostante l'amore che nutre per la sua famiglia e per il lavoro.
Padre | Ruolo Minore: Il Padre è un uomo di 46 anni dall'aspetto trascurato e con pochi capelli. Passa gran parte della sua giornata lavorando e quando non è impegnato professionalmente sembra disinteressarsi a tutto ciò che lo circonda, ignorando così sia la moglie che il figlo. È’ quasi ossessionato dal guadagno economico e si preoccupa della conformità ai modelli sociali tradizionali, gli stessi che lo hanno spinto a sposarsi e a creare una famiglia.
Il cortometraggio è autofinaziato da me, attraverso questo canale cerco di recuperare fondi per poter finanziare i costi di produzione a cui andrò incontro: affitto location, trasporti, affitto attrezzatura, iscrizione ai festival di cortometraggio italiani e internazionali.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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