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Invideo Multimedia di Silvio MontanaroContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Si può raccontare un quartiere, una città e un difficile momento storico partendo dal tennis da tavolo?
Sì, se nei giardini di piazza Vittorio Emanuele II, cuore del quartiere più multietnico di Roma, appaiono due tavoli da ping-pong in muratura. Perché allora, complice la pandemia, accade un fatto insolito: intorno a quei tavoli si forma una comunità di pongisti, la più varia che si possa immaginare, per età, provenienza, colore della pelle, lingua, religione. Un gruppo di diverse decine di persone che si sono appassionate al gioco e hanno stretto tra loro un legame profondo.
Attraverso le loro voci, le loro storie, compiamo un piccolo viaggio nella contemporaneità e nel malessere quotidiano.
Vite che si sfiorano senza comunicare, senza occasioni di socialità, hanno trovato nella comunità del ping-pong un varco, un’occasione per superare le barriere del consueto.
Il racconto dei pongisti è ora corale, costruito con le frasi delle molte interviste come un unico discorso - ora - invece - si inoltra nelle vite di alcuni dei protagonisti, seguendoli fuori dalla piazza nei loro luoghi di vita.
Piccoli ritratti che raccontano, con toni intimi, la complicata vita degli umani a Roma nel XXI secolo. Solitudine, incomunicabilità, superlavoro, routine, disoccupazione, frustrazione sono alcuni dei temi che emergono; accanto a loro i momenti di piccola felicità che anche il gioco e la piazza possono dare.
Nel documentario, accanto ai pongisti, ci sono altri comprimari: piazza Vittorio con i suoi giardini, il rione Esquilino e il ping-pong.
Piazza Vittorio è uno spazio straordinario, animato da un’umanità brulicante, dove confluiscono tutte le anime di un quartiere variegato come l’Esquilino.
Eletto negli ultimi anni a meta di intellettuali e cineasti, principale Chinatown romana, popolato da bengalesi, indiani, arabi, africani, oltre che dai residenti storici ancora rimasti, l’Esquilino è al centro di spinte contraddittorie, talvolta in conflitto.
Correnti umane, sociali, culturali che si riversano tutte nella ampia piazza, la più grande di Roma, e nei suoi magnifici giardini.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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