Una campagna di
Elisabetta Cannas, Laura Ruggieri, Paola GiurdanellaContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Premessa
«Sogno una psicoterapia compatibile con il mondo come sta andando: un mondo aperto, poliglotta, politeista, cosmopolita, ricco di cose e di esseri che non intendono scomparire».
Da La guerre des Psy. Manifeste pour une psychothérapie démocratique. A cura di Tobie Nathan. Paris, Le Seuil, 2006.
La migrazione ha un impatto significativo sulla salute mentale degli individui, causando stress, ansia, depressione e altre difficoltà psicologiche. Tutto ciò ne compromette l’integrazione all’interno del territorio italiano. La mancanza di accesso a servizi di supporto adeguati aggrava queste condizioni, influenzando negativamente la qualità della vita e la capacità di contribuire alla società.
In Italia vivono e lavorano almeno 15.000 Burkinabè, una comunità nota per la sua laboriosità e serietà, ma che tuttavia, seppur necessitando di un supporto psicologico, per un sostegno al vissuto migratorio, non riesce ad accedere ai servizi di salute mentale disponibili sul territorio. Questo fenomeno riguarda la maggior parte degli stranieri in Italia, ma nel caso della popolazione burkinabè emergono maggiori difficoltà, legate ad una scarsa conoscenza del contesto culturale e linguistico di origine. La letteratura sanitaria, antropologica e di approccio alla malattia è, ad oggi, ancora molto povera.
All’interno di questa cornice si inserisce il nostro progetto.
La nostra equipe multidisciplinare è composta da: due psicologhe, un medico, un antropologo e un mediatore linguistico-culturale. Tutti formati in etnoclinica, all’incontro con l’altro nel suo insieme, all’osservazione e all’ascolto degli esseri “visibili e invisibili”, alle radici culturali e ai propri sistemi di cura tradizionali. L’approccio etnoclinico basato su una visione interdisciplinare e interculturale permette di aprirsi al sapere della persona nella sua totalità.
Per comprendere come la medicina tradizionale e la biomedicina possano coesistere e migliorare il benessere psicologico delle comunità, abbiamo deciso di conoscere direttamente la realtà burkinabé, il loro concetto di malattia e l’uso delle piante officinali nella medicina tradizionale. Alla fine di settembre ci recheremo in Burkina Faso per una ricerca sul campo sui sistemi di cura locali, con un focus particolare sulla salute mentale.
Riteniamo che l’incontro tra i saperi possa permettere di costruire ponti tra i differenti approcci alla malattia e alla cura migliorando l’efficacia dell’intervento psicoterapeutico e l’aderenza del paziente alla terapia.
Obiettivi del Progetto
1.Esplorare i sistemi di cura tradizionali: incontreremo un farmacista locale che studia e utilizza le piante officinali insieme ai guaritori tradizionali che operano in ambulatori specializzati in medicina tradizionale.
2.Osservare le pratiche ostetriche: visiteremo un centro ostetrico in un villaggio per documentare le pratiche tradizionali e rituali utilizzate durante il parto e il loro impatto sulla salute mentale delle madri.
3.Promuovere l'Integrazione delle conoscenze: facilitaremo lo scambio di esperienze e conoscenze tra i professionisti della salute mentale locali e il nostro team.
Benefici Attesi
- Miglioramento della salute mentale: contribuire alla comprensione e all'integrazione delle pratiche tradizionali con la biomedicina per migliorare il benessere psicologico delle comunità migranti con cui lavoriamo. Sperimentare interventi e dispositivi gruppali per promuovere la salute psicosociale degli stranieri, attraverso un approccio etnoclinico basato su una visione interdisciplinare e interculturale.
- Creare una collaborazione duratura e reciproca con le realtà di cura locali, per una co-progettazione di ricerca futura.
- Documentazione e sensibilizzazione: condividere i risultati della nostra ricerca per sensibilizzare l'opinione pubblica e gli esperti del settore sulla necessità di un approccio integrato alla salute mentale.
Dettagli della prima missione
- Periodo di ricerca sul campo: fine settembre, durata 2 settimane.
- Luoghi di Visita: Ambulatorio del farmacista e guaritore tradizionale, centro ostetrico di un villaggio.
Utilizzo dei Fondi Raccolti
- Supporto alle strutture sanitarie locali: donazioni alle strutture di medicina tradizionali a cui faremo visita per l’acquisto di materiali sanitari.
- Logistica e Organizzazione: copertura delle spese di viaggio, alloggio e vitto per il team di ricerca.
Come Contribuire
Puoi contribuire alla nostra missione con una donazione attraverso i seguenti metodi:
- PayPal
Ringraziamenti
Grazie al tuo supporto, potremo fare la differenza per le persone che curiamo in Italia promuovendo la salute mentale e il benessere attraverso la cooperazione e l'integrazione delle conoscenze mediche e dei saperi tradizionali.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sul nostro progetto, visita i nostri social
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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