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GIOVANNI BARBERA un (anti)eroe dimenticato

Una campagna di
Chiara Cimmino

Contatti

Una campagna di
Chiara Cimmino

GIOVANNI BARBERA un (anti)eroe dimenticato

GIOVANNI BARBERA un (anti)eroe dimenticato

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    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Una campagna di 
Chiara Cimmino

Contatti

Il Progetto

IL PROGETTO

“GIOVANNI BARBERA un (anti)eroe dimenticato” è un podcast a puntate che racconta il viaggio di una donna alla riscoperta di una vita dimenticata: quella del suo pro-zio partigiano. Una ricerca fatta di intuizioni, viaggi attraverso l'Italia, archivi e incontri inaspettati.

LA TRAMA

Luglio 1944 – Giovanni Barbera ha 27 anni, ed è un giovane professore di storia e filosofia. Ma è anche un antifascista, e per questo viene internato nel campo di concentramento di Fossoli. Il suo nome finisce nella lista dei 71 uomini destinati a essere uccisi in una delle stragi meno ricordate della nostra Storia. Giovanni verrà giustiziato insieme ai suoi compagni il 12 luglio del 1944 nella strage di Fossoli. Di lui non si sa quasi nient’altro.

Luglio 2024 - Chiara ha 40 anni e trova in casa un vecchio foglio con una calligrafia che riconosce: è la sua di quando aveva 17 anni. Lì aveva trascritto le parole della nonna mentre ricordava il viaggio che aveva fatto per salvare il fratello Giovanni, prima che fosse trucidato dai nazifascisti nel ‘44. Chiara decide di saperne di più, ma ben presto scopre che dello zio non è rimasta nessuna memoria, non si sa nemmeno se avesse una famiglia. La aveva.  Senza aver mai compiuto una ricerca storiografica in vita sua, Chiara si mette sulle tracce dello zio Giovanni, ucciso 80 anni prima. Chi era Giovanni? Quali scelte aveva preso nella sua vita? Perché era finito a Fossoli? Nessuna delle persone che lo hanno conosciuto è ancora in vita, eppure Chiara sente che una traccia del suo passaggio deve essere rimasta, da qualche parte.

CHI SONO

La Chiara del podcast sono io: mi chiamo Chiara Cimmino e nella vita sono attrice, regista e pedagoga; ma soprattutto sono la pro-nipote di Giovanni Barbera. 

Ho sempre saputo che Giovanni era il fratello di mia nonna, che a volte mi parlava di lui. Sapevo che era stato un giovane intellettuale di grandi prospettive e che era stato ucciso nella Strage di Fossoli o Eccidio del Cibeno, ma non sono mai andata davvero a fondo della sua storia. 

Nel frattempo sono diventata adulta, la mia vita è andata avanti e nessuno si è più ricordato di Giovanni. 

Un anno fa, in un’afosa giornata d’estate, ho sentito il bisogno di cercare il suo nome online e ho scoperto che di lui nessuno sapeva più nulla, che il suo nome si stava perdendo e che le informazioni su di lui erano scarne e contraddittorie. Addirittura non si sapeva se avesse mai avuto una famiglia.

Io, che sono l’ultimo tassello di ciò che resta della sua famiglia, ho sentito la chiamata a raccontare la sua storia. Ma per poterla raccontare dovevo innanzitutto conoscerla, e allora mi sono rimboccata le maniche e mi sono messa a cercare, appigliandomi alle poche informazioni trovate su di lui e al ricordo delle parole di mia nonna.

Mi sono quindi messa sulle tracce di Giovanni, mi sono scontrata con le anagrafi, ho consultato archivi, intervistato persone, spulciato libri impolverati.

Non so nulla di ricerca storica, ma il teatro mi ha insegnato due cose: a seguire le mie intuizioni e a perseguirle con metodo e precisione. È così che, un po’ per caso un po’ no, ho iniziato a fare alcune scoperte e via via sono riuscita ad arrivare dove nessuno era arrivato prima: attraverso la ricostruzione pezzo dopo pezzo dei suoi spostamenti e delle sue attività ho scoperto che Giovanni è stato un elemento chiave della Resistenza. Ma non solo: a poco a poco mi sono avvicinata alla persona che Giovanni Barbera era stato, ne ho ritrovato il modo di parlare, i gesti, gli entusiasmi, gli amori. Fino a scoprire, tra le pagine del diario inedito di una sua amica partigiana, che Giovanni era per natura “anti-eroico”, ovvero temeva la violenza e gli orrori della guerra; ma anche che, nonostante questo, aveva scelto di combattere per la libertà. 

Il mio desiderio si è trasformato quindi in una necessità: raccontare una storia sulle scelte che si fanno nella vita. 

Mi sono proposta quindi di tenere traccia della mia ricerca, da una parte con audio in presa diretta degli incontri e delle interviste di coloro che mi hanno aiutato a ricostruire la storia di Giovanni e del contesto in cui ha operato, dall’altra iniziando a scrivere le mie riflessioni sul valore della memoria e sul mio presente.

COSA VOGLIO REALIZZARE

“GIOVANNI BARBERA un (anti)eroe dimenticato” è un podcast a episodi che racconta due storie vere: la storia di Giovanni, ucciso dai nazifascisti nel ’44, e la mia, che a 80 anni di distanza compio una ricerca su di lui. 

Non ci siamo mai incontrati, eppure le nostre vite sono legate da un filo profondo: Giovanni era il fratello di mia nonna.

È un podcast sulla memoria e sull’importanza delle scelte che si fanno nella vita. È anche un podcast che racconta la Storia in un modo un po’ diverso dal solito.

Attraverso interviste, inaspettate scoperte d’archivio e audio in presa diretta, l’ascoltatore mi seguirà mettere insieme i pezzi e gli indizi di una vita dimenticata, scoprendo insieme le passioni, il carattere e l’impegno politico di Giovanni Barbera. 

E ascoltando la storia dei Giovanni, si ascolterà un po’ della Storia con la “S” maiuscola all’interno della quale Giovanni è cresciuto e ha operato.

Parallelamente, l’ascoltatore sarà testimone della crescita emotiva che mi porterà a fare i conti con il mio presente.

A CHE PUNTO SONO

Al momento ho autoprodotto un primo episodio che racconta l’inizio della mia ricerca su Giovanni Barbera, e un breve episodio extra che rappresenta il mio personale omaggio ai Caduti nella strage di Fossoli, in onore dell’80° anniversario della loro morte, il 12 luglio 2024.

Adesso dovrò ultimare la scrittura e produrre le restanti puntate del podcast.

Partendo dalla mia ricerca sto scrivendo i testi, con particolare attenzione all’uso del linguaggio, della musica e degli interventi delle persone con cui ho parlato durante la ricerca. A seguire, organizzerò dei momenti dilettura, che saranno un’occasione per verificare la struttura drammaturgica e le possibili scelte di regia. Sarà poi il momento di entrare in studio per registrare la mia voce narrante. Successivamente questa dovrà esseremontata con le voci delle persone che ho intervistato, le musiche e altri audio d’ambiente, con un preciso lavoro di post-produzione e mixaggio, fino ad ottenere il podcast, che sarà distribuito online in maniera gratuita e accessibile.

PERCHÈ HO BISOGNO DI VOI

“GIOVANNI BARBERA un (anti)eroe dimenticato” nasce come un podcast totalmente auto-prodotto e auto-finanziato. Per il momento il progetto è interamente sulle mie spalle e mi sto occupando personalmente di ogni aspetto. 

Si tratta di un’avventura nella quale sto mettendo tutta la mia anima e la mia cura, ma anche le mie competenze artistiche e le mie energie. Ma questo non basta! Per realizzare un podcast ho bisogno di aiuto per tutto ciò che comporta la parte tecnica.

Avrò perciò bisogno delle competenze tecniche e creative di alcune figure professionali esperte in regia, suono, comunicazione, alle quali voglio e devo riconoscere un compenso adeguato. Dovrò inoltre coprire le spese logistiche, l’affitto dello studio e il materiale tecnico per le sessioni di registrazione e finanziare la post-produzione. Ci saranno poi le spese vive: l’acquisto dei diritti di alcune musiche, le spese di grafica e promozione, per fare in modo che il podcast sia diffuso in maniera estesa ed accessibile. 

Cosa succede se non riesco a raggiungere l’importo richiesto? Continuerò a cercare altre risorse per rendere possibile questo progetto, che desidero fortemente realizzare entro il 2024, anno in cui ricorre l’80° anniversario della strage di Fossoli e quindi della morte di Giovanni.Pertanto mi impegno ad utilizzare i contributi ricevuti per realizzare almeno una parte degli episodi.

Se non vi è possibile fare una donazione potete comunque sostenermi parlando del progetto intorno a voi e aiutandomi a promuovere la campagna.

Grazie di cuore!

Chiara

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