Una campagna di
Maris MuzzarelliContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Gli occhi di Eva e la bambina si incontrano, in un momento che trascende dal tempo si fissano.
Una domanda fa eco nelle loro menti: com'è successo?
Musica da discoteca si espande gracchiante ed energica dalle casse da un grosso computer.
Una bambina sta giocando online, sullo schermo il disegno di una modella che su cui si alternano abiti, accessori, trucchi. Gli occhi della bambina si muovono frenetici da un punto all'altro dello schermo.
Contemporaneamente, Eva, ventiquattro anni, si sta preparando per uscire con le sue amiche.
Replicando nella realtà quello che sta avvenendo nel gioco, si sparpagliano frettolosamente per la stanza abiti, trucchi, accessori nel tentativo di costruire un look adatto.
Una volta soddisfatte, con un “click” seguito da un flash, bambina e ragazza, suggellano le scelte definitive in entrambi i mondi, fermando l'alternarsi frenetico delle preparazioni, con una foto.
Lo scatto però le travolge, unendo la realtà di Eva e il gioco delle modelle, scatenando un glitch che altera non solo l'immagine e lo spirito della protagonista, ma anche quello delle sue amiche.
Nel viaggio per raggiungere destinazione quella sera Eva deve fare i conti con il suo vissuto e il mondo che la circonda per incontrare la se stessa del passato e riuscire a interrompere quel glitch che, con violenza e ferocia, ha privato lei e le sue amiche della loro libertà.
Come i più grandi fuochi, anche le storie più intense nascono da una miccia che scatena la necessità urgente di espandersi e uscire.
E' quello che è successo quando ho pensato per la prima volta a “Catartica” a maggio di quest'anno, quando questa storia non possedeva un nome, né bordi definiti, ma solo un sentimento urgente che muoveva il mio spirito a continuare a scrivere.
Ciao, mi presento, sono Maris Muzzarelli, ho 23 anni e sono la sceneggiatrice e regista di “Catartica”.
Il corto non mira ad essere autobiografico, ma è nato proprio così come inizia: una sera, mentre mi preparavo per uscire, mi sono ricordata di quando passavo i pomeriggi a giocare al computer e ad immaginarmi cresciuta, ad indossare e a truccarmi proprio come le modelle che creavo all'interno del gioco.
Quella miccia è rimasta accesa e si è espansa, ha fatto nascere in me altri pensieri, riflessioni, ha risvegliato sentimenti e consapevolezze, sia sulla mia crescita personale sia sui limiti che ho incontrato riguardo alla mia espressione e libertà in quanto donna.
Ed è diventato un fuoco ardente.
“Catartica” non era più solo il ricordo affettuoso di quei pomeriggi, ma è diventata la necessità di raccontare della gioia di piacersi, l'euforia di sperimentare, ma anche il timore di farlo, la consapevolezza dei limiti che la società ci pone, la necessità di abbatterli e la rabbia nel realizzare di accontentarsi, spesso, dei compromessi.
Ma sapevo di non essere sola.
Sapevo che, dall'altra parte della strada, un'altra donna capiva e mi faceva posto accanto a lei per crescere, insieme.
E Catartica è anche questo.
Se la miccia del passato e il fuoco della rabbia sono quello che mi ha spinto a scrivere,la solidarietà che si fonda nel condividere una lotta, un percorso comune, è l'acqua che dà vita al terreno una volta passato l'incendio.
E da questo terreno fertile, è pronto per nascere qualcosa di nuovo.
Il mondo di “Catartica” è spezzato in due.
In bilico tra la realtà e l'immaginazione il passato di Eva bambina e il presente di Eva adulta si alternano e si contrastano, per poi entrare in collisione, mischiandosi.
Questo, non solo dal punto di vista della narrazione, ma anche visivamente tra riprese reali e animazione.
Se lo stile del gioco, (rappresentato da un'animazione in che rimanda allo stile dei videogiochi tra gli anni '90 e 2000, con una pixel art leggermente più dettagliata e tridimensionale) in un primo momento è circoscritto solo allo schermo del computer, dal momento del glitch le cose cambiano.
E notiamo qua e là, durante il cortometraggio, mentre seguiamo Eva nella realtà, delle impronte anomale. che porteranno ad un'ultima, significativa inquadratura finale in completa animazione dove è sarà proprio la bambina la protagonista.
L'animazione quindi è fondamentale, sia per garantire una realisticità e un coinvolgimento emotivo nella parte del gioco online, ma anche perché rappresenta lo sguardo infantile e sognante che aveva Eva a quell'età e che permane nel tempo, insinuandosi talvolta nel presente.
Ma la dualità viene anche utilizzata dalla regia per coinvolgere e sconvolgere lo spettatore.
Inquadrature fisse e in movimento si scambiano, giocando con lo spettatore in un rapporto di vicinanza - distanza, non solo in merito alle emozioni di Eva, ma anche alla sua condizione nella società.
La distanza visiva ha un’ambivalenza: è un modo per contestualizzare l'integrità e il fascino delle protagoniste, ma anche per simboleggiare la loro distanza dallo spettatore, incapace di poter entrare in contatto con loro e costretto ad osservarle quando il glitch travolge.
Le inquadrature in movimento e ravvicinate, invece spingono a saperne di più a osservare, a prestare attenzione, unendo il mondo animato con quello reale ed entrando nell'intimità mentale e fisica dei personaggi.
Ogni vicinanza e ogni lontananza corrisponde a un mondo tanto meraviglioso, quanto crudele, dove anche lo spettatore diventa partecipe e colpevole.
…ma c'è un modo per non restare solo uno spettatore, resisti e leggi ancora un po'!
Comprendere le strane regole che muovono il mondo del cinema è difficile e dietro a una raccolta fondi c'è più di quanto non si pensi.
Nonostante le possibilità ufficiali per i giovani artisti emergenti sembrino infinite, spesso richiedono molti mesi / anni per accedervi, attese infinite per risposte di finanziamenti che, in alcuni casi, o non arrivano o non riescono a coprire l'interezza dei costi.
Per questo riteniamo essenziale il ruolo che il crowdfunding ricopre nel sostenere piccoli o grandi progetti indipendenti.
Se il mondo del cinema talvolta sembra lontano e alienato dalla realtà, la partecipazione del pubblico alle donazioni ci ricorda che c'è qualcuno che crede in noi e che desidera che il progetto prenda vita.
Ma, ad ogni spesa è dovuta una spiegazione, quindi vi elenchiamo di seguito come utilizzeremmo le risorse ricevute.
I soldi raccolti serviranno
Prima delle riprese per
Dopo le riprese per
… per questo è arrivato il momento di presentarci ufficialmente.
REGIA E FOTOGRAFIA
Maris Muzzarelli è una giovane regista e sceneggiatrice di origine Bolognese.
Interessata fin da piccola dei temi sociali e dell'animo umano, ne ha fatta la sua missione creativa quando scrive e quando dirige.
Diplomata presso l'Accademia Cinema Toscana e scrive e dirige diversi prodotti audiovisivi tra cui cortometraggi, documentari, videoclip, spot, uniti tutti dalla ricerca estetica all'emozione e al narrare con profondità i sentimenti e le azioni che si fanno largo nel mondo.
Riceve nel 2022 il premio Accademico per il cortometraggio “A lume di candela!” e nel 2023 il premio “Weshort Best Shortfilm” indetto dalla piattaforma streaming We short per il pilota di serie “Sconosciuto, come me”, che vede protagonista una ragazza che soffre di mutismo selettivo, attualmente in fase di sviluppo.
Lavora da 3 anni attivamente nel campo cinematografico italiano su progetti di importanza nazionale e internazionale.
All'inizio del percorso accademico Maris incontra Martina, con cui si instaura non solo un grande rapporto di amicizia, ma anche una forte sintonia dal punto di vista creativo, che le porta a sentire il bisogno di collaborare dal punto di vista lavorativo, creando nel 2022 “A lume di candela” .
Il cortometraggio ha successo e vince la borsa di studio accademica, la collaborazione suggella l'inizio del percorso creativo insieme.
Martina Venzi, 25 anni e originaria di Pisa, da sempre appassionata della fotografia ritrattistica, inizia il suo percorso creando storie attraverso le immagini, presto comprende che però non le basta.
Studia per un anno ad Accademia Cinema Toscana, per poi scegliere di continuare il suo percorso di studi a Roma, presso la Roma Film Accademy, per i due anni successivi.
Qui firma come Direttrice della fotografia diversi cortometraggi per poi iniziare uno stage in Panalightappena concluso il percorso di studi e tornando sul mondo dei videoclip e della pubblicità partecipando a “Che t'o dico a fa” di Angelina Mango, “Compost3” di Ladybrockett e lavorando con Netflix.
Ha attualmente in pre-produzione 3 cortometraggi come Direttrice della fotografia e continua a lavorare nell'audiovisivo.
ANIMAZIONE
Matteo Congedo condivide il percorso di formazione all'Accademia Cinema Toscana, dove si diploma nel 2023 dopo aver firmato come montatore, VFX Artist e 3D Artist diversi cortometraggi, un documentario e un pilota di serie.
La passione per la post produzione cresce durante l'Accademia, dove realizza diversi video promozionali e videoclip come montatore e motion graphics animator e crea, in collaborazione con il Teatro Koreja di Lecce, un'esperienza VR come modellatore 3D e programmatore.
Conclusi gli studi lavora a ulteriori prodotti audiovisivi sia come VFX e 3D Artist e Compositor, sia come Motion Graphics Artist, tra cui il videoclip di “Tunnel - Simba la Rue” , “Shakarma”, cortometraggio di 15 min in 3D e realtà virtualee una mostra in realtà aumentata su Van Gogh.
Collabora come responsabile logistica al Saturnia Film Festival da 5 anni.
Attualmente lavora con Hypersee e cura diversi progetti tra grafica e post produzione.
Questi sono i primi nomi del nostro energico e affiatato team, costituito da giovani emergenti e professionisti del settore desiderosi di portare sullo schermo l'amore e la dedizione per l'arte e per il loro lavoro, convinti di poter fare la differenza con i temi che trattano.
In una perfetta congiunzione il cast artisticosi aggiunge a quello creativo, incrementandone il valore.
E che vede come protagoniste giovani promettenti attrici provenienti da Toscana ed Emilia Romagna.
Marta, Andrea, Miriam, Beatrice, Samantha, Matilde sono Eva e le sue amiche.
Formate tra teatro e cinema hanno accolto con entusiasmo e dedizione la storia, pronte a far uscire il meglio dalla profondità interpretativa che i ruoli richiedono.
E la piccola Eva? Eddai però almeno una piccola non ve la spoileriamo!
Però se donate ci sono tante piccole sorprese per voi!
Se siete curiosi di sapere come continuerà il progetto e le riprese potete seguirci sulle nostre pagine social o scriverci alla mail catarticashortmovie@gmailcom chiedendo di essere aggiunti alla newsletter ufficiale!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
Commenti (0)