Una campagna di
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IVY è un cortometraggio indipendente che nasce dalla collaborazione tra Erica Zamparo, studentessa di ripresa alla Scuola di Cinema Luchino Visconti, e Gabriele Tucker, in arte Ertaco, pittore surrealista. Il progetto vuole raccontare visivamente il rapporto dell'artista con la sua pittura in relazione anche ad alcune esperienze personali. Il percorso che affronterà sarà rappresentato dal punto di vista di Erica Zamparo che per i propri progetti personali ha da anni sperimentato anche nell'ambito della regia.
La troupe è composta da studenti della Luchino Visconti, studenti del DAMS, di altre accademie di cinema a Roma e dello IUAV di Venezia. Essendo molti studenti provenienti dal Friuli Venezia Giulia le riprese si svolgeranno tra questa regione, la Lombardia e la Slovenia a fine settembre.
I fondi verranno utilizzati per il noleggio di alcune attrezzature, per la trasferta e il vitto e alloggio della troupe e per i costumi che verranno realizzati appositamente per il corto.
Un luogo abbandonato e un ragazzo legato a una sedia che dorme. Squilla un telefono fisso e il ragazzo si sveglia. Dopo vari tentativi riesce a liberarsi e inizia una fuga da qualcosa che neanche lui riesce a identificare. In una frenetica corsa onirica in cui nulla è logico il ragazzo si imbatte in una serie di luoghi in cui il colore è il protagonista, ed è proprio questo che sembra spaventarlo. Il telefono continua a farsi sentire fino a quando un sibilo fa cessare sia lo squillo che il sogno. Ora lo aspetta un percorso nel bosco in cui il ritrovamento di altri oggetti, e non solo, lo porterà a capire che quello in cui è caduto non è un incubo ma una presa di coscienza, in un sogno che forse non è ancora finito.
Erica Zamparo, nata e cresciuta in Friuli Venezia Giulia, sviluppa una passione per il cinema durante il liceo trasferitale dalla madre e confermata da un laboratorio svolto a scuola. Decide quindi di iscriversi poi al DAMS di Gorizia e dopo la laurea si trasferisce a Milano per continuare gli studi alla scuola Civica di cinema Luchino Visconti, in cui decide di specializzarsi in ripresa e fotografia. Mentre studia la parte tecnica, decide di sperimentare anche la regia nei suoi progetti più personali.
In questo progetto decide di collaborare con il pittore Ertaco, anche lui del Friuli Venezia Giulia, dove inizia il suo viaggio artistico nel mondo dei graffiti, per poi arrivare alla pittura.
Le sue opere sono influenzate dal surrealismo, dalla metafisica e dal Rinascimento, con un'attenzione particolare al mondo onirico e all'esplorazione della dimensione personale dell'inconscio.
Con questo progetto si vuole rappresentare un viaggio sia nel processo artistico che nella psiche, rappresentando anche degli elementi autobiografici.
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