Una campagna di
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05 ottobre 2024
A te che stai leggendo,
in poche righe vorrei provare a raccontarti una storia, o meglio, quello che spero possa essere l'inizio di una storia scritta insieme. È la storia di Pietro e Marta: ora sono una giovane coppia, ma prima di esserlo erano semplicemente due persone, entrambe con un grande sogno.
Marta è figlia di genitori "controcorrente": durante la giovinezza Paolo e Milena decisero di portare avanti i loro sentimenti e valori di giustizia nel modo più umile e radicale possibile, ovvero lasciando i propri rispettivi lavori e dedicandosi alla coltivazione biologica della terra.
Da questo humus di ideali ed azioni nasce Marta Olga Lea, che porta i nomi delle sue coraggiose nonne, terza di tre sorelle. Fin da piccola i suoi giochi preferiti si svolgevano ora tra i rami di un grande gelso, ora tra i banchi dei mercati ai quali partecipavano i suoi genitori, ora a rincorrere le galline nel pollaio. Da sempre ha sviluppato una passione per la cucina semplice e casalinga, quella che profuma di torta di mele appena sfornata.
Al liceo si forma sui libri dei classici greci e latini, ma la sua passione per la terra la porta a laurearsi in scienze gastronomiche. Inizia a lavorare come cuoca e nel mondo dell'associazionismo, ma Marta vorrebbe di più. Sente il desiderio di creare un progetto tutto suo.. finché non conosce Pietro. Lui dal canto suo, timido bimbo nato nel cuore della Valle Cervo, porta con sé i retaggi di un popolo valligiano e combattivo.
All’età di dieci anni, un' improvvisa malattia gli porta via mamma Laura, e il piccolo Pietro si rifugia nel mondo della cucina perché l'atto di nutrire qualcuno é il gesto più materno che possiamo immaginare. Si forma alla scuola alberghiera, e intraprende la carriera di cuoco, prima a Biella, poi a Milano e infine all'estero. Ma non è la stella che sogna, bensì di avere un giorno un’attività tutta sua.
Si iscrive all' Università del Gusto dove scopre la passione per la botanica e le erbe spontanee, che lo riportano con la memoria alle passeggiate nei boschi con il nonno Carlo. Da lì decide di lasciare gli studi per dedicarsi a una ricerca più integrata con la natura: lavora in un rifugio alpino, dove inizia ad utilizzare in cucina la flora spontanea commestibile.
Quando Pietro e Marta si incontrano, tra loro sboccia un amore gentile, leggero e delicato come un germoglio primaverile : assieme progettano attività e reti, ricostituiscono un’associazione e danno vita a progetti territoriali legati alla valorizzazione dei saperi sulle erbe spontanee commestibili. Il loro progetto "Erbass" si arricchisce di persone, eventi, belle realtà che collaborano per valorizzare il territorio alto-piemontese.
Ci sarebbe da raccontare per pagine e pagine, ma non mi dilungo oltre: veniamo ai giorni nostri.
Pietro e Marta, nel bel giorno d'autunno 2023, decidono di sposarsi e, nel cercare un luogo dove celebrare il proprio amore, non viene loro in mente nessun posto migliore che la chiesetta di Santo Stefano di Sessano, luogo al quale entrambi, per motivi diversi, sono affezionati.
Un giorno di gennaio 2024, fanno un giro a Santo Stefano per immaginare il proprio momento felice, e proprio mentre stanno per entrare nell' area verde scorgono l'edificio di quello che un tempo era il bar di Santo Stefano. Nella mente di entrambi contemporaneamente inizia a prendere vita un sogno, un’idea, un progetto, come se un piccolo semino fosse stato dormiente per anni dentro di loro, e li avesse portati a compiere tutte le azioni della loro vita per arrivare lì, in quel preciso istante per germogliare vigoroso: aprire un ristoro a Santo Stefano,
dove Marta potrà sfornare le sue torte di mele e Pietro potrà attuare la sua ricerca sulla cucina botanica, dove d'estate poter servire gelati al rosmarino, e d'autunno riempire l'aria del profumo scoppiettante delle caldarroste, dove poter finalmente avere uno spazio per portare avanti progetti sociali, di inclusione e formazione, e – soprattutto- un luogo dove cooperare con la comunità: un rifugio bioculturale per preservare e condividere i saperi.
Un sogno grande vuol dire una grande sfida. La prima che Pietro e Marta si preparano ad affrontare è quella di dover rifare parte degli interni della struttura per renderla accessibile a tutte le persone, eliminando le barriere architettoniche. E qui veniamo al perché di questa lettera.
Chi conosce l'area di Santo Stefano di Sessano, sa quanto quel luogo sia meravigliosamente magico, e sa anche che un'offerta gastronomica integrata con l'ambiente in cui si colloca fornirebbe un incredibile valore aggiunto al luogo. Poiché Marta e Pietro desiderano rendere accessibile a tutte le persone la bellezza di questo luogo, per farlo hanno bisogno del tuo aiuto, per realizzare un sogno e un progetto che coinvolga tutti i cittadini e le cittadine. Se vuoi aiutarli, puoi contribuire al progetto diventando co-creatore, con una donazione liberale per rendere accessibile il ristoro di Santo Stefano, che Marta e Pietro vorrebbero chiamare "Ansema", dal piemontese "insieme", perché il progetto vuole essere di e per la comunità.
L'obiettivo è raggiungere, entro la fine del 2024, 20.000 euro, che serviranno per rendere accessibile a chiunque il "ristoro bioculturale Ansema" che prenderà vita nel corso del 2025 a Santo Stefano.
Ecco come utilizzeremo quanto raccolto:
Grazie per la lettura, e spero presto di poter scrivere anche di te all'interno di questo inizio di storia.
Por informazioni :
ANSEMA.RISTORO@GMAIL.COM
PS: Se conosci altre persone che pensi potrebbero entrare a far parte di questo progetto, aiutami regalando loro questa storia!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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