Una campagna di
Parrocchia dei Santi Cosma e Damiano al VivaioContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Il visitatore che entra nella chiesa del Vivaio non può non rimanere incantato dalla bellezza della sua architettura cinquecentesca e dei suoi arredi tardo-barocchi, che sembrano realizzati di fresco.
Questo perché l’interno della chiesa, con gli stucchi, le tele pittoriche e le decorazioni, è stato sottoposto a un profondo e completo intervento di restauro intorno nell’anno 2007, quando la gestione era affidata ai sacerdoti del Movimento dei Focolari. Allora, grazie allo sforzo congiunto di numerose e benemerite fondazioni, aziende, enti pubblici e privati, e alla generosità dei fedeli incisani, fu possibile operare uno straordinario recupero e restituire a questo monumento di fede, di storia e di arte sacra, il suo antico splendore.
Tuttavia, in quegli anni, non fu realizzato il restauro dello storico organo, con la sua meravigliosa cassa e cantoria - costruito nel 1706 dall'organaro romano Lorenzo Testa e poi ampliato nel 1828 da Giacobbe Maria Paoli di Campi Bisenzio - fatto questo che lascia un senso di incompiutezza a tutto l’intervento precedente. Con l’aiuto della perizia, della generosa cura e della personale amicizia del M° Michele Manganelli, Direttore della Cappella Musicale del Duomo di Firenze, nel Consiglio Pastorale della parrocchia, un anno fa, si è presa la decisione di affidare il restauro alla prestigiosa ditta organara Mascioni di Azzio, che già nel 2007 aveva realizzato uno studio del nostro organo.
Il nostro desiderio è di poter di presentare presto, ai carissimi parrocchiani e a tutti coloro a cui il progetto potrà stare a cuore, il restauro di questo favoloso strumento che dal 1706 aveva accompagnato qui la celebrazione dei divini misteri, ma che da molti anni giace muto sotto la polvere. Il costo complessivo dell'intervento è di 95.700€ (circa 83€ per ognuna delle 1149 canne dello strumento). Ad oggi mancano ancora circa 36.000€ al raggiungimento dell'intera cifra.
Nell’anno in cui celebriamo il Giubileo dei 2025 anni dalla nascita del Salvatore, il Signore nostro Gesù Cristo, anche i lavori di recupero dell’organo possono essere “il segno visibile del rinnovamento interiore a cui tutti i credenti sono invitati, per continuare a progredire nel generoso esercizio della carità”.
Consapevoli dell’importanza del canto sacro, e con esso dell’organo a canne, sovrano di tutti gli strumenti musicali, per la lode di Dio e l’edificazione dei fratelli nella Liturgia, che è culmine e fonte della vita della Chiesa, desideriamo ringraziare dal profondo del cuore tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito e contribuiranno a rendere possibile la realizzazione di quest’opera. Sia su tutti loro e sulle loro famiglie l’intercessione dei santi Cosma e Damiano, di San Francesco D’Assisi, di Sant’Antonio di Padova, e di Maria Immacolata, Madre di Dio e antica patrona di questo convento.
Seguiranno aggiornamenti sullo stato dei lavori e sul completo risveglio dello strumento
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